Yazeed AL Rajhi, leader della Marathon
Credits: Yazeed Racing Official X page

Nella prima giornata della massacrante prova Marathon della Dakar 2025, ad avere la meglio è stato Yazeed Al Rajhi dopo un duello lungo ed estenuante con la Dacia di Nasser Al-Attiyah. Come ampiamente pronosticato, la prima frazione della prova di due giorni, così anticipata nel programma, ha creato diversi grattacapi ai protagonisti, tra cui non ha fatto eccezione Carlos Sainz, che ha perso una ventina di minuti. 

Toyota avanti, ma che lotta tra i big

Una giornata lunghissima, quella di oggi, in cui gli equipaggi hanno potuto percorrere ben più della metà dei 967 km cronometrati di questa Marathon ricavata a nord di Bisha, città di partenza della Dakar 2025 e di arrivo nella giornata di domani. Alle 17:00 locali, come da regolamento, tutte le vetture si sono fermate nei bivacchi preparati dall’organizzazione di Marc Castera, senza però ricevere alcuna assistenza. Da qui, domani, ripartiranno per completare la prova. 

Al momento dello stop obbligatorio, a guidare le danze è stato Yazeed Al Rajhi. Il pilota saudita, alla guida del suo Toyota Hilux, preparato dal team Overdrive Racing, è riuscito ad andare a percorrere più di 600 km in 6:57.03, chiudendo la giornata con 1’19” di vantaggio su Nasser Al-Attiyah. Il secondo Hilux, per oggi, è stato quello di Henk Lategan, che aveva conquistato il prologo di venerdì, e che ha chiuso quarto, primo tra gli ufficiali del team Gazoo Racing. Yacopini si è dunque trovato quinto, davanti al team mate Botteril. Peccato per Baciuska, che ha effettuato un recupero incredibile dopo le due ore di stop patite nei primi chilometri di giornata, ma nel finale ha perso più di dieci minuti finendo fuori dalla top ten provvisoria. 

In seconda posizione ha chiuso, appunto, Al-Attiyah, mostrando le buone qualità del Dacia Sandrider ufficiale. Con questo risultato, il qatariota sarebbe al secondo posto nella generale, dietro proprio al leader Al Rajhi, con il quale la battaglia è stata serratissima per tutta la giornata odierna, nelle dune del deserto nel cuore della penisola araba. Terza piazza per il primo dei Ford Raptor, quello di Mathias Ekstroem. Il pilota svedese è stato il migliore tra gli M-Sport, a 9 minuti dalla leadership, mentre Nani Roma ha chiuso la giornata in ottava piazza, cedendo nel finale agli attacchi di Price. 

Sainz, Loeb, Chicherit: giornata complicata per i big

In tanti tra i protagonisti avevano pronosticato due giornate complicate, in cui limitare al minimo gli errori sarebbe stato fondamentale per portare a casa un grande risultato. Così non è stato per molti di loro, a partire da Carlos Sainz. Lo spagnolo si è infatti ribaltato alla guida del suo Raptor al chilometro 327, perdendo più di 20 minuti e ripartendo nonostante i diversi danni riportati dal mezzo. Fortunatamente, lui e il navigatore Lucas Cruz non hanno riportato danni fisici; ora saranno da valutare le problematiche tecniche patite dal Raptor, che potrebbero costare caro ai due madrileni.

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Carlos Sainz prova ad uscire dalle dune dopo l'incidente

Sono stati invece problemi tecnici, in particolare elettrici, a mettere in seria difficoltà Sebastien Loeb, che ha perso una quarantina di minuti al refuelling point posto al chilometro 413, raggiunto con l’aiuto della team mate Cristina Gutierrez. Ciò lo ha fatto retrocedere fino alla 17° posizione finale: non tutto è perduto, siamo ancora agli inizi, ma la giornata di domani sarà comunque cruciale. Problemi anche per la Mini del leader della classifica dopo la prima giornata, Guerlain Chicherit, solo 19° al suo arrivo alla breaking zone. ,

Credits: Dakar Official website

Trucks: Macik guida la carica MM Technology

A metà della tappa Marathon della Dakar 2025, Martin Macik guida la classifica per quanto riguarda i trucks, alla guida del suo MM Technology Powerstar. Il ceco ha preso la leadership a metà giornata, avendo la meglio sugli Iveco di Loprais e Zala. 

La giornata di domani: chi sarà il migliore a Bisha?

La prima mattinata del 6 gennaio vedrà tutti i piloti scattare dai bivacchi raggiunti oggi, con moto e macchine intervallate di trenta secondi in base all’ordine di arrivo odierno. Più di 300 km li separeranno dall’arrivo a Bisha, e ancora una volta sarà il deserto con le sue dune e la sabbia a farla da protagonista, con la navigazione che rivestirà un ruolo primario soprattutto nel cercare di evitare le insidie che le onde di sabbia portano con loro nel deserto arabico.

Nicola Saglia