F1 | GP Las Vegas: FIA ha messo nel mirino gli skid block?
Secondo le voci provenienti dal paddock di Las Vegas, FIA avrebbe pronta una TD sugli skid block: a cosa servono e qual è l'oggetto del contendere in F1?
Secondo la testata tedesca Auto Motor und Sport, il GP di Las Vegas vedrà l'introduzione immediata di una direttiva tecnica che limiterà l'impiego delle protezioni (skid block) sul fondo vettura.
Cosa sono gli skid block?
Vediamo innanzitutto di fornire un po' di contesto. Dal 1994 le vetture di F1 sono dotate di un pattino (il cosiddetto plank) sul fondo vettura così da impedire che le monoposto corrano con altezze da terra troppo basse (fatto che costituisce un problema intrinseco dal punto di vista della sicurezza).
Per rendere la misura quantomeno equa su diverse configurazioni di monoposto ed assetto, il pattino (originariamente in legno, ora in materiali più simili alla plastica) può essere dotato di protezioni metalliche (in titanio), gli skid block, che hanno il compito di alleggerirne l'usura in determinate aree. Questi sono limitati in numero ed estensione. Come particolare di folklore, va notato che buona parte delle scintille prodotte dalle monoposto proviene proprio da questi elementi.
Cosa dicono le regole e la strategia
Il consumo (o usura) del pattino diventa un elemento chiave della nostra analisi, perché le regole stabiliscono che il pattino deve avere 10 mm di spessore e nell'impiego in gara questo deve mostrare un consumo massimo di 1 mm, da valutare in quattro fori di ispezione, anch'essi definiti da Regolamento.
In questo contesto, le scuderie valutano i punti di maggiore usura del pattino in cui piazzare le protezioni di cui sopra in modo strategico attorno ai pozzi di ispezione. Ricordiamo che, con l'introduzione di un effetto suolo più spinto (dovuto al canale Venturi sotto le monoposto), viaggiare il più basso possibile rispetto alla sede stradale migliora drasticamente le prestazioni in termini di deportanza.
Red Bull Racing evidenzia una pratica illegale
Stando alle informazioni attualmente disponibili, Red Bull Racing avrebbe fatto notare alla FIA una pratica illegale (alla luce di una lettura molto precisa dei regolamenti di F1) portata avanti da buona parte delle scuderie sulla griglia (almeno la metà), per la quale avrebbe richiesto chiarimenti.
La soluzione dichiarata illegale dovrebbe riguardare l'impiego di un rivestimento speciale (materiale isolante) sui blocchi in titanio, fornendo così una certa quantità di gioco extra per attutire gli impatti con la pista. Il regolamento di quest'anno consentiva l'aggiunta di blocchi sulla parte posteriore dello scalino, zona sulla quale le scuderie hanno lavorato con il rivestimento speciale.
Levare questo agio significa giocoforza fare viaggiare le monoposto con più altezza da terra, con evidente minore efficacia nella "produzione" di prestazione aerodinamica ed un diverso bilanciamento della vettura.
Una lettera firmata FIA
Una settimana prima del GP di Las Vegas, tutte le squadre avrebbero ricevuto una lettera firmata FIA inerente al problema. Secondo i bene informati questa direttiva tecnica ha una portata notevole. Innanzitutto per l'effetto immediato, ma anche per l'estensione dell'applicazione, che riguarderebbe circa metà dello schieramento (si parla di Ferrari e Mercedes tra tutti, mentre McLaren e Red Bull Racing non farebbero uso di questa soluzione). Per fare un esempio, il sistema mini-DRS interessava solo McLaren.
Rimaniamo dunque in attesa di una ratifica ufficiale di quanto descritto e di capirne gli effettivi impatti sulle prestazioni. Poiché la Direttiva Tecnica andrebbe a colpire una zona grigia del Regolamento particolarmente "esposta", può essere che le scuderie pizzicate "con le mani in pasta" abbiano già pronte delle misure correttive.
Luca Colombo