Sebastian Vettel 9. L'inizio di weekend non sembra sorridere al tedesco che, sia al venerdì che al sabato, lamenta problemi di assetto e bilanciamento che lo relegano al terzo posto sulla griglia di partenza. In gara il copione non sembra cambiare piùdi tanto, visto che fatica a trovare il ritmo ed il passo per poter stare con Hamilton e con il compagno di squadra Raikkonen. Poi nel regime di Virtual Safety Car pesca il jolly che gli permette di uscire, dopo la sua sosta ai box, in testa alla gara e davanti ad un Hamilton che, nonostante sia più veloce, non riesce a negargli la vittoria numero 48 in carriera (nona in rosso) e la prima leadership iridata della stagione.

Lewis Hamilton 8,5. Voleva togliere il sorriso sul volto di Vettel ma è lui a non sorridere a fine gara. Al di là di tutto, l'anglo-caraibico della Mercedes non può davvero rimproverarsi nulla in un weelend perfetto... fino alla Virtual Saferty Car, dove a perdere la gara è più il suo muretto che lui. Nonostante tutto può consolarsi con il pensiero di una stratosferica pole position ottenuta il sabato e la consapevolezza di avere tra le mani una vettura veramente molto competitiva.

Kimi Raikkonen 8. Fin dai primi giri sul tracciato australiano dimostra di essere piuttosto a proprio agio sulla SF71H e la seconda posizione in griglia è il massimo ottenibile nella giornata di sabato. Allo start prova a sorprendere, senza successo, Hamilton in un paio di punti, ma poi ha il merito di non far scappare la Mercedes che, in marcatura stretta su di lui, effettua la sosta il giro successivo alla sua, lasciando inevitabilmente strada alla Ferrari di Vettel. Può essere lui l'arma in più del Cavallino in questa stagione.

Daniel Ricciardo 7. Prova in tutti i modi a conquistare il suo primo podio casalingo ma non ha nè lo spunto e nè la conformazione della pista a suo favore. Weekend tutto sommato positivo sia per lui che per la Red Bull, anche se alla vigilia i pronostici vedevano le "lattine" molto più performanti di quello che poi hanno dimostrato.

Fernando Alonso 8. Vede il traguardo e lo fa anche in una posizione non propriamente battuta nelle ultime stagioni. Da vecchio volpone riesce a tenere a bada l'irruenza giovanile di Verstappen e sfruttando le sfortune altrui (vedere alla voce Haas) porta in cascina i primi importantissimi punti in ottica campionato degli "altri". Con tanti saluti alla cara e amata Honda...

Max Verstappen 5. Un suo errore al sabato (da lui stesso ammesso) gli nega la prima fila mentre la domenica, allo start, non è "cattivo" come al solito e si fa sorprendere dalla Haas di Magnussen. Da quel momento scompare finendo anche in testacoda in curva 1 e rovinando ancora di più la sua già opaca gara.

Nico Hulkenberg 7. Parte settimo, arriva nella medesima posizione. Anche dal team di Enstone ci si aspettava di più (anche se siamo solo alla prima gara) visti gli ingenti investimenti dell'inverno, ma al momento i francesi sembrano essere dietro sia alla Haas che alla McLaren.

Valtteri Bottas 4,5. Il suo weekend termina nel momento in cui picchia all'uscita di curva 1 distruggendo la sua Mercedes. Penalizzato e 15° in griglia, non pare mai dare l'impressione di poter effettuare una rimonta verso le posizioni che gli competono. La sua stagione non è iniziata certo nel migliore dei modi...

Stoffel Vandoorne 6,5. Per i suoi 26 anni (che compie oggi) si regala i primi due punti iridati di una stagione dove anche lui è voglioso di riscattare le precedenti disastrose annate. Bravo a non commettere errori e a sfruttare qualsiasi inconveniente di chi lo precede.

Carlos Sainz Jr. 6. Finisce a punti ma poteva essere molto più avanti senza quel dritto, messo sotto pressione da Alonso, nella parte centrale del circuito. Accusa dei problemi di stomaco che ne pregiudicano sicuramente la prestazione nel finale.

Sergio Perez 6. Voto di stima per il messicano che non può molto di più con una vettura che fin dai test di Barcellona è apparsa piuttosto indietro rispetto alla concorrenza. Nonostante siano previsti importanti aggiornamenti per le prossime gare, sembra molto difficile riconfermare l'ottimo quarto posto della passata stagione.

Esteban Ocon 5,5. Anche per lui vale il discorso fatto per il suo compagno di squadra, anche se al sabato finisce dietro alla Williams di Stroll.

Charles Leclerc 6,5. Non male come prima gara su un circuito a lui sconosciuto. Finisce subito dietro al compagno di squadra in qualifica, poi in gara non commette errori e porta la sua Alfa Romeo-Sauber fino al traguardo, incamerando chilometri e fiducia nel suo processo di crescita e maturazione.

Lance Stroll 5,5. Finisce quasi doppiato e con il solo Hartley alle spalle, ma è il massimo che può ottenere da una vettura e da un team in evidente regressione tecnica ed economica.

Brendon Hartley 5. Compromette la sua gara fin dalle battute iniziali spiattellando il suo treno di gomme, poi accusa una foratura nella seconda parte.

Romain Grosjean 7. Chissà dove sarebbe potuto essere senza l'errore al pit stop. Va via da Melbourne con zero punti in classifica, ma con la consapevolezza di poter recitare un ruolo da protagonista. Da libro Cuore quando va a consolare il meccanico nel retro box...

Kevin Magnussen 7. Al via soprende Verstappen e si prende la quarta posizione, poi durante la sosta ai box fa da apripista a quello che poi sarebbe successo anche al suo compagno di scuderia. Ma il weekend è da incorniciare comunque...

Pierre Gasly 4,5. Al sabato è desolatamente ultimo, mentre alla domenica prova fin da subito cosa significa avere una power unit Honda... Al di là delle battute ci si aspettava molto di più da lui.

Marcus Ericsson 5,5. Finisce davanti al compagno di squadra in qualifica, ma in gara è costretto fin da subito ad alzare bandiera bianca per un guasto tecnico.

Sergey Sirotkin 5. Al sabato prende sette decimi da Stroll, rinvigorendo il partito pro Kubica che preme per la sua sostituzione. La sua domenica finisce per colpa di una busta di plastica che ostruisce la presa dei freni. Troppo presto per dargli addosso...

Vincenzo Buonpane

 

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