Credits: QJMotor Factory Racing Instagram
Credits: QJMotor Factory Racing Instagram

Durante il round del WorldSBK di Cremona abbiamo avuto il piacere di intervistare Raffaele De Rosa. Il campano, vincitore della Superstock 1000 nel 2016, quest'anno ha abbracciato il progetto di QJMotor. Il costruttore cinese è entrato nel WorldSSP solo nel 2024, ma le ambizioni sono veramente alte.

La scelta: “Mi intrigava questa idea, in QJ hanno voglia di lavorare”

Quella di abbracciare l'avventura QJMotor è stata una scelta sia di vita che di carriera. Raffaele De Rosa è nel WorldSSP dal 2018 e lo si può definire un veterano della categoria. Dopo tutti questi anni, le motivazioni possono venire a mancare.

Raffaele, cosa ti ha portato a compiere questa scelta sia di carriera che di vita?

Hai detto bene: è stata una scelta di vita oltre che di carriera. Sono da tanti anni nel WorldSSP: non volevo solo essere competitivo, ma in grado di vincere. Le selle più competitive erano già occupate, quindi sarei rimasto nei primi dieci e avrei fatto qualche podio al massimo: tutte cose che avevo già raggiunto. La motivazione non era troppa: volevo lavorare con un top team, cosa che qui ho trovato. La squadra è allestita da Manuel Puccetti e tutto lo staff è in gamba, probabilmente i migliori che ho trovato in Supersport. Mi intrigava la sfida di prendere una moto non pensata per la pista e migliorarla. È una soddisfazione personale, però ci vuole tempo. Normalmente una casa che vuole entrare fa molti test, magari anche per anni. Noi abbiamo portato la moto direttamente alle gare: tranne un primo step, non abbiamo poi potuto cambiare troppo sia per il regolamento sia per il tempo a disposizione. A metà stagione è stato demoralizzante non poter fare di meglio: sapevamo dove intervenire ma non c'era il tempo. Comunque sia questo è un anno zero: ci siamo resi conto del livello del campionato e abbiamo fissato un punto di partenza. Ancora non c'è nulla di confermato per il 2025, ma entrambe le parti hanno voglia di continuare.

Hai visitato la fabbrica di QJMotor a Wenling: come l'hai trovata?

Hanno più stabilimenti staccati veramente immensi: sono stato anche in altre aziende, ma sono rimasto veramente stupito. La quantità di componentistica che viene prodotta è veramente inimmaginabile, anche se chiaramente manca tutto quello che è il racing. Questo farà bene anche al prodotto di serie, come vale per ogni casa: alle gare si sviluppa la moto per poi portare quelle soluzioni nel prodotto di serie. In QJMotor hanno voglia di lavorare: gli stereotipi non sono veri, ovviamente. Hanno molta voglia di fare, ma non sono riflessivi: ci sono meno passaggi burocratici.

Credits: QJMotor

I limiti della moto: “Dobbiamo migliorare peso e giri motore”

A differenza di altre case, QJMotor ha deciso di entrare subito in pista senza svolgere particolari test prima di iscriversi ufficialmente nel WorldSSP. Essendo una moto pensata per la strada, questo è un “anno zero” volto allo sgrezzamento del mezzo in vista del 2025.

La SRK 800 RR si avvicina a qualche altra moto che hai guidato nell'arco della tua carriera?

Si avvicina al CBR per la facilità d'erogazione del motore, ma essendo un 800cc abbiamo pochi giri a disposizione. Quindi, purtroppo, non riusciamo a sfruttare bene il vantaggio di un quattro cilindri. È controproducente avere una cilindrata così grossa per poi andare a giri così bassi. L'intenzione è di ridurre la cilindrata e aumentare così i giri motore nel futuro.

In quali aree avete migliorato la moto nel corso dell'anno?

Il primo step è stato il più grosso, nonché il più impegnativo: già solo produrre una carena da zero non è facile. Abbiamo migliorato nell'aerodinamica e veramente tanto con il motore, rispetto al prodotto di serie. Qui a Cremona abbiamo portato un'evoluzione del motore che funziona veramente bene, come i risultati hanno mostrato. Dobbiamo assolutamente migliorare a livello di peso: il nostro telaio è in acciaio, un materiale più pesante rispetto all'alluminio che utilizza la concorrenza. Abbiamo cercato di lavorare su tutte le aree: peso, motore e aerodinamica, sfruttando parecchio anche la galleria del vento. Lo step più importante è stato fatto nel motore. Ciò che manca a questa moto sono più giri motore e un peso minore, che entrambi vanno ad influire sia in accelerazione che in staccata.

Credits: QJMotor

Tra presente e futuro: “Punti possibili entro il 2024, per il WorldSBK...”

In sede di presentazione Raffaele De Rosa ha dichiarato che sarebbe stato possibile conquistare i primi punti già in questa stagione. Ovviamente l'impatto con un mondiale così competitivo ha rivisto le ambizioni del #3, che di certo non demorde. Inoltre, abbiamo parlato di un possibile ingresso nel WorldSBK, che in Cina avevano programmato già a partire dal 2026.

Ad inizio anno avevi dichiarato di voler raggiungere la zona punti entro la fine della stagione: pensi sia ancora un obiettivo raggiungibile?

Con questo step di motore portato a Cremona, credo sia possibile, ma non è per nulla facile. All'inizio eravamo molto lontani e l'intenzione era quella di sviluppare la moto nel corso della stagione. Purtroppo ci siamo scontrati con un regolamento piuttosto restrittivo, oltre che alle tempistiche: durante i weekend di gara è difficile fare dei grossi passi in avanti.

Avere due moto in pista anziché una di sicuro aiuterebbe lo sviluppo...

Sicuramente avere due moto darebbe una bella mano, ma sono tante le cose che si potrebbero fare. Su tutte avere un test team per provare sia a casa che in un altro campionato come potrebbe essere il National Trophy. QJMotor si sta muovendo in questa direzione: le idee di certo non mancano, così come la volontà.

QJMotor ha dichiarato che l'obiettivo è quello di arrivare nel WorldSBK già nel 2026: alla luce di questa esperienza nel WorldSSP, credi che sia ancora realistico?

La volontà da parte della casa madre c'è, indubbiamente: sono forti sia sul mercato che sul campionato. Forse ora, alla luce di quanto visto solo in questa stagione, potrebbero aver ridimensionato le tempistiche. Non saprei dire quando lo sbarco nel WorldSBK avverrà, ma la volontà è rimasta e addirittura cresciuta: ora stanno definendo i tempi, ma sono tutt'altro che in attesa.

Si ringrazia Raffaele De Rosa per la disponibilità e l'accoglienza.

Da Cremona - Valentino Aggio

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