La quiete dopo la tempesta. Dopo l'annuncio del divorzio sbandierato ai quattro venti già da parecchie settimane, la collaborazione fra Red Bull e Renault sarebbe invece ora sul punto di continuare anche per la prossima stagione. Anche il patron della casa austriaca, Dietrich Materschitz, sarebbe infatti pronto a dare il proprio benestare per mantenere la partnership con la casa francese. 

Insomma sembrerebbe volgere al termine questa telenovela iniziata qualche mese fa, quando la casa dei bibitari informò il proprio fornitore di propulsori che avrebbe voluto terminare il contratto con un anno di anticipo, ovvero alla fine della stagione 2015. In Austria erano praticamente certi di poter contare sulla collaborazione con Mercedes per il prossimo anno, ma a Stoccarda evidentemente non erano dello stesso avviso. 

Dopo settimane di trattative e discussioni con la casa tedesca, ma anche con Ferrari, Honda ed infine anche con l'intervento di Bernie Ecclestone, il team quattro volte iridato si è deciso quindi a sedere nuovamente al tavolo con quella Renault che, a parere dei vertici di Milton Keynes, per il secondo anno consecutivo non ha fornito un propulsore all'altezza delle aspettative. Le prime indicazioni rivelerebbero un probabile prolungamento della partnership tra le due parti anche oltre il 2016, ma con delle condizioni ben precise poste dalla casa francese verso gli austriaci.

Condizioni che saranno di carattere finanziario: due main sponsor Red Bull (ma affiliati a Renault) saranno infatti ancora presenti per la prossima stagione, ma scompariranno dal 2017. Stiamo parlando della casa petrolifera Total e di Infiniti, marchio automobilistico che è addirittura presente nella denoominazione del team austriaco. Attualmente i proventi che i bibitari incassano da questi due sponsor sono più del doppio di quanto Renault chiede per la fornitura dei motori: il nuovo progetto di collaborazione, però, prevede che dal prossimo anno queste sponsorizzazioni vengano drasticamente ridotte, provocando un inevitabile aumento i costi che la casa di Milton Keynes dovrà sostenere per poter pagare i propulsori francesi.

Tutto questo aiuterà Renault nel sostenere la spesa per il rilevamento del marchio Lotus, che la vedrà tornare così in Formula1 in qualità di Renault F1 proprio dal 2017. I francesi avranno anche maggiori fondi disponibili per i propri settori di ricerca e sviluppo, al fine di poter investire per colmare il gap con Mercedes e Ferrari. 

Un fattore ancora da determinare riguarda la denominazione dei motori montati da Red Bull: essi potranno semplicemente essere marchiati Renault, o ribattezzati in maniera completamente nuova. Questo comporterebbe una campagna di "re-branding", che in Francia è vista di buon occhio dato che metterebbe in risalto il lavoro di squadra tra le due aziende, anche se bisogna considerare che in campo di marketing Red Bull non è seconda a nessuno.

Alessandro Gazzoni

{jcomments on}