FX Racing Weekend | Live Race Mugello - 30/03/2025

Lewis Hamilton con Charles Leclerc nel giovedì del GP d'Australia F1 2025
Crediti foto: media Scuderia Ferrari

La stagione 2025 di F1 ha ufficialmente inizio con il media day del GP d'Australia. Il protagonista è stato, come prevedibile, Lewis Hamilton, al debutto con Scuderia Ferrari. In conferenza stampa, ha fatto un excursus delle sue sensazioni in vista di questo weekend, oltre che della stagione, e un tuffo nel passato.

Sensazioni

Le prime domande rivolte a Lewis non potevano che essere sulle sensazioni in vista del primo gran premio della stagione. Essendo il GP d'Australia l'esordio con la Rossa, ed arrivando da anni in un altro team con cui è entrato nella storia della F1, è una fase di conoscenza, come dichiarato dallo stesso Hamilton:

“Arrivo a questo fine settimana con una mente molto aperta. Si tratta di prendere un buon ritmo. Sto ancora imparando a conoscere questa nuova vettura che è molto diversa da quelle che ho guidato in tutta la mia carriera, nel senso che la potenza della Mercedes si unisce a quella della Ferrari, è qualcosa di completamente nuovo: vibrazioni diverse, sensazioni diverse, un modo diverso di lavorare. L'intera squadra lavora in modo completamente diverso. Stavo guardando le tracce di gara dell'anno scorso ed è tutto sottosopra rispetto a quelle precedenti, a cui ero abituato. Non capisco tutto. Si guardano le cose da una prospettiva diversa e questo le rende eccitanti e stimolanti.”

Per quanto riguarda la stagione, il britannico ha detto che, entrando in una nuova squadra, la cosa migliore sarebbe raggiungere un buon livello e ottenere risultati fin da subito. In questo caso, meglio non avere aspettative. Dichiara infatti:

“Ho avuto anni non proprio spettacolari e sto cercando di vedere se posso avere un anno migliore degli ultimi tre. Ci sono molti fattori che possono contribuire a questo risultato. Non ho aspettative. Penso che alla fine voglio solo sapere di aver dato il massimo e di aver eccelso nel modo in cui so di poterlo fare, di essermi sentito a mio agio in macchina e di aver messo un piede davanti all'altro. Quindi non so cosa significhi in termini di risultati. Ma naturalmente non sapremo fino a domani qual è la nostra posizione all'interno dei top team."

La speranza?

"Spero che saremo in grado di competere per la top five, quindi da qualche parte in quello spazio."

Ed entrando nel dettaglio sulla SF-25, considerando l'andamento dei test, Lewis non si sbilancia:

“Abbiamo avuto solo tre giorni in macchina, ma è difficile sapere a che punto siamo con gli altri. Stiamo solo cercando di tenere la testa bassa e di concentrarci sul nostro lavoro. È stato difficile capire chi fosse in testa, ma sembra che la gara sarà molto combattuta.”

Lewis Hamilton in monoposto Ferrari SF-25
Crediti foto: media Scuderia Ferrari

Emozioni… da rookie

Essendo per lui l'inizio di un nuovo capitolo nella sua storia in F1, i giornalisti l'hanno portato a fare un tuffo nel passato, rivivendo le sensazioni ed emozioni provate al suo debutto nel 2007 con McLaren. Lewis ha riflettuto su come, guardando indietro al suo inizio in F1, non possa fare a meno di notare quanto fosse diverso rispetto a oggi. Ha dichiarato infatti: 

“Guardando indietro, quando avevo 22 anni, non ero maturo. Ovviamente avevo fatto tutti i compiti a casa in termini di guida di un'auto, e avevo un'abilità naturale, ma non avevo molte basi intorno a me. Non avevo una squadra intorno a me, non ho avuto alcun aiuto per prepararmi a una cosa del genere. Ora, ovviamente, sono molto a mio agio nella mia pelle. So chi sono. So dove sto andando. So quali energie, tempo e sforzi devo mettere in campo per arrivarci.”

L'esperienza e i risultati acquisiti in questi anni lo rendono di fatto un riferimento per le nuove generazioni di piloti. E con 5 esordienti - tra cui il nostro Andrea Kimi Antonelli, anche lui presente in conferenza stampa - in questa stagione, Lewis sente di avere una responsabilità:

“Quando guardo i giovani che arrivano, cerco sempre di dare il buon esempio in quello che faccio e di proteggerli da tutti i bombardamenti che subiranno, perché il mondo può essere crudele e hanno bisogno di tempo. La pressione è che ci vuole molto tempo per creare diamanti. Diamanti creati nel tempo.”

Tempo. Quello che diversi piloti non hanno avuto per mostrarsi, crescere, sbagliare e imparare. Nonostante la competizione sia sempre intensa, Hamilton sente che sia importante dare ai più giovani lo spazio: 

"Spero che venga dato loro un po' di spazio e di tempo per commettere errori, perché tutti noi abbiamo commesso tanti errori nella nostra vita, solo che lo facciamo di fronte al mondo, e questo è uno spazio davvero difficile in cui farlo, quindi spero che possiate andarci piano con i giovani e semmai prendervela con noi più anziani."

 

Anna Botton