Sebastian Vettel prende in prestito la gag di Alonso e si mette a filmare il pubblico di Monza che affolla la pista sotto il podio più bello del motorsport. Hamilton, che insieme a Bottas e la Mercedes infligge un triplice schiaffo in casa dei rivali, prova a farsi amare dal pubblico chiedendo un prestito un telefono e andando live su Instagram con la folla sullo sfondo. La folla acclama Vettel e fischia (moderatamente) Hamilton, reo di aver confezionato la doppietta Mercedes, essersi ripreso lo scettro del campionato ed aver inflitto la più dolorosa delle lezioni in casa del nemico. Il pubblico festeggia, ma è una celebrazione quasi forzata, d'ufficio. Dalla SF70-H ci si attendeva di più, e ora la Mercedes, anche se mai sottovalutata, fa più paura che mai, con la stessa Red Bull che potrebbe dare dei grattacapi. Perché oggi, al netto delle penalità in griglia, Ricciardo e Verstappen sarebbero stati dei sicuri candidati al podio.

185.000 gli spettatori del weekend, che superano il record dell'autodromo che resisteva dal 2000, i tempi del grande Schumacher. Oggi invece il distacco di Vettel è stato di 36 secondi al traguardo e ora di 3 punti in classifica generale. Prova di una superiorità che la Mercedes ha imposto in modo brutale, senza mollare il ritmo per un attimo, infliggendo in casa dei rivali uno schiaffo importante, che forse non indicherà chi vincerà il campionato, ma che intanto riporta Lewis Hamilton al comando della classifica. Che dei circuiti del campionato Monza fosse la meno adatta alle caratteristiche delle Rosse non è una sorpresa, e la debacle incassata non lascia spazio a dubbi. Persa la leadership, si guarda però con fiducia alla prossima gara di Singapore, pista in teoria amica che sposerà al meglio le caratteristiche della SF70-H regalandoci una prova con distacchi più contenuti e una lotta più serrata. Disputa in cui potrebbe anche inserirsi una Red Bull che ha (più o meno) sorpreso tutti per la sua velocità, portando Ricciardo ai piedi del podio e perdendo Max Verstappen dopo pochi giri per una foratura causata da un contatto con Massa. 

Il tema di quanto abbia dominato in modo spietato la Mercedes e quanto invece la Ferrari abbia scelto di alzare bandiera bianca e non forzare le componenti del motore, non è determinante per intuire l'andamento della stagione da qui in avanti, ma certamente interessante, considerando che in un Mondiale così tirato una rottura e uno zero in classifica può costare il campionato. La quinta gara più veloce di sempre nella storia della F1 però non è stata al livello delle precedenti 12 della stagione. Ci ha regalato alcuni spunti, qualche momento interessante, ma sostanzialmente ha deluso aspettative di show e speranze di classifica. Non ha entusiasmato se non per la cornice, sempre unica e preziosa, che da Monza si diffonde al mondo per insegnare cosa sia la passione per questo sport. 

Da Monza - Stefano De Nicolo'