F1 | Aston Martin AMR22, analisi tecnica: la prima vera vettura del 2022
Con una presentazione in live streaming, la Aston Martin ha presentato la AMR22, la monoposto con cui la squadra di Lawrence Stroll affronterà il prossimo mondiale di F1. A differenza della show car Red Bull presentata ieri, quella svelata oggi può essere considerata a tutti gli effetti la prima vera e propria vettura che vedremo in pista quest’anno.
PRONTA PER IL FILMING DAY
La AMR22 già nella giornata di domani girerà a Silverstone per il filming day. Quindi, seppur in versione “base”, quella a cui sono stati tolti i veli questo pomeriggio è la vera Aston Martin con la quale Sebastian Vettel e Lance Stroll affronteranno la prossima stagione.
MUSO CORTO E PANCE LARGHE
Un elemento che la Aston Martin presenta in comune con la Haas è il muso corto che si unisce al secondo elemento dell’ala anteriore, scollegato quindi dal profilo principale. L’ala presenta in totale quattro profili (il massimo concesso dal regolamento), di cui l’ultimo è più “squadrato” per tentare di generare dei vortici.
Se nella parte anteriore la AMR22 si presenta molto più simile alla Haas, nelle pance la neonata di casa Aston Martin è molto più simile alla show car FOM. La VF-22 presenta delle fiancate più rastremate, mentre le pance della “verdona” sono molto più larghe e si assottigliano soltanto nella parte finale della vettura. Sempre nella zona Coca-Cola è possibile notare un rigonfiamento della carrozzeria, dovuto al plenum del propulsore Mercedes. In più, sulle pance, sono visibili 15 branchie di raffreddamento.
L’airbox è invece sostanzialmente identico a quello dello scorso anno, conforme a quello utilizzato da tutti i motorizzati Mercedes. Interessanti invece le bocche di raffreddamento, che sono piccole e quadrate, ma è molto probabile che questa zona sarà rivista in base alla necessità di raffreddamento di volta in volta.
Passando alle sospensioni, confermato lo schema push rod all’anteriore, mentre al posteriore sono di tipo pull rod. Per la prima volta quest’anno è possibile apprezzare anche il DRS sull’ala posteriore, che presenta un profilo alto piuttosto lineare, mentre quello più basso è concavo verso l’alto.
È difficile pensare che questa sia la vettura che vedremo in pista a Barcellona, ma sicuramente la Aston Martin non si è nascosta più di tanto. Intanto la vedremo sicuramente in pista domani per lo shakedown.
Carlo Luciani