F1 | I temi del 2024: il gioco dello "scarica Perez"
Il campionato F1 2024 appena concluso ha visto una continua messa in discussione del ruolo di Sergio Perez in Red Bull Racing e del suo rinnovo per il 2025
La stagione di F1 2024 è appena finita e nel paddock dell'ultimo GP Sergio Perez ha risposto, ancora una volta, alle domande poste sul suo futuro in F1 con Red Bull Racing, considerato che il capolinea dell'esperienza a Milton Keynes dopo il GP di Abu Dhabi sembra sempre più probabile.
Numeri e amarcord
Max Verstappen ha vinto il Mondiale F1 2024 con 437 punti all'attivo, mentre Sergio Perez, alla guida della stessa monoposto, ha concluso in ottava posizione con 152 punti, ultimo tra i piloti delle quattro migliori scuderie (McLaren, Ferrari, Red Bull Racing e Mercedes) e unico di questo manipolo a non aver portato a casa una vittoria durante l'anno.
A nostra memoria, una differenza simile di risultati (in termini di confronto diretto tra Campione del mondo e compagno di squadra) ci porta indietro di trent'anni, alla Benetton B194 di Michael Schumacher e Jos Verstappen. Quanti punti di contatto possiamo trovare tra le due situazioni? A parte il Costruttori vinto da altri e l'assetto sbilanciato della scuderia verso uno dei due piloti, praticamente nulla.
Verstappen, all'epoca collaudatore Benetton, era stato promosso all'ultimo momento come sostituto dell'infortunato JJ Lehto, e aveva corso dodici gare su sedici in virtù di una condivisione del sedile con il finnico e Johnny Herbert, quest'ultimo già designato per guidare l'anno successivo. La situazione di Perez è completamente differente, visto che ha disputato tutte le gare del campionato, partendo come pilota titolare (di lungo corso, tra le altre cose).
Una vettura difficile
In termini di punteggio il pilota messicano ha chiuso la stagione equamente distanziato da Lewis Hamilton e da Fernando Alonso, quest'ultimo a bordo di una vettura della cosiddetta F1.5. Sergio ha faticato durante il campionato, dopo un inizio interessante, con quattro podi nelle prime cinque gare. Sfortunatamente, dopo la pausa estiva, Perez ha ottenuto come miglior piazzamento il settimo posto, e ha raccolto la miseria di 21 punti totali, gli stessi di Alonso alla guida di una Aston Martin in crisi tecnica e di prestazioni.
Da più di un anno e mezzo assistiamo alla piece teatrale dello "scarica-Perez", con le voci di corridoio sul suo possibile appiedamento seguite da parole più accomodanti provenienti da Red Bull Racing cadenzate come le fasi dell'imponderabile braccio di ferro tra F1 e Andretti. Destrutturando la situazione su più livelli, nel 2024 Checo ha sofferto oltremodo le difficoltà di guida di una monoposto che non ha seguito la stessa efficacia di sviluppo di altre vetture, tra l'altro più pensata e tarata sulle caratteristiche di Max Verstappen.
Chiaramente il rendimento di Perez non rappresenta quello che serve a Red Bull Racing e nemmeno a Max Verstappen, vista l'impalpabilità dei risultati ottenuti. Sergio poi si trova nel mezzo di un "effetto Bottas", ovvero nello scomodo ruolo di seconda guida in una scuderia che gravita evidentemente attorno ad un primo pilota, evenienza sottolineata dal pilota messicano in una recente intervista.
I problemi
Contemporaneamente la galassia di Milton Keynes ha un grosso problema nel gestire decentemente le seconde guide, debolezza amplificata dalle posizioni di guida di Helmut Marko, che sembra non conoscere metodi migliori se non il fare intendere ogni volta che sia in valutazione una scelta alternativa. Il secondo grosso problema è che il programma junior Red Bull non sembra proporre un "prodotto" spendibile, visti i differenti dubbi su Yuki Tsunoda (comunque in "quota Honda") e Liam Lawson. Infatti, ad un certo punto, il gruppo aveva sventolato la carta Daniel Ricciardo.
In conclusione, sappiamo che Sergio Perez ha un contratto per il 2025, ma sappiamo anche che Red Bull Racing stia valutando se ritornare sulle proprie scelte. Per come la vediamo noi, la situazione ha avuto non solo una ricaduta sulle prestazioni, ma anche un impatto rilevante anche sulle motivazioni del pilota messicano. Verstappen ha dichiarato che Perez "non è un idiota" e che c'è un buon rapporto di lavoro tra i due, tuttavia non ha fatto endorsement per il prolungamento del contratto del pilota messicano.
Paradossalmente la soluzione migliore per Checo sarebbe la fuoriuscita da Red Bull Racing, ma questo lascerebbe la scuderia senza un "bersaglio" facile e quindi con la necessità di affrontare le proprie responsabilità di scelta in una fase di transizione difficile come i campionati del 2025 e 2026.
Luca Colombo