MotoGP | GP Portogallo, Marc Marquez e la sicurezza nell'occhio del ciclone
La MotoGP è finalmente tornata e con lei sono tornate anche le polemiche, questa volta sotto accusa la guida ritenuta troppo aggressiva di diversi piloti nella corsa Sprint e soprattutto Marc Marquez. Andiamo per ordine, nella gara del sabato a farne le spese è stato Enea Bastianini coinvolto nella caduta di Luca Marini e che è stato costretto a saltare la gara a causa della frattura alla scapola destra. Le polemiche del sabato pomeriggio hanno riguardato anche Marco Bezzecchi ed Aleix Espargaro. La giornata di domenica invece le polemiche si sono concentrate su Marc Marquez. Lo spagnolo ha centrato Martin e Oliveira che fortunatamente non hanno riportato gravi lesioni. Sui social è esplosa la polemica contro lo spagnolo ma non è scagliandosi contro i piloti che si risolverà il problema.
PROBLEMI DI SICUREZZA
I problemi di sicurezza in MotoGP quest'anno sono iniziati fin dai test di Portimao. Alla fine del primo giorno di test Fabio Di Giannantonio cade rovinosamente rotolando nella via di fuga. Nonostante la segnalazione già dello scorso anno di Francesco Bagnaia sulla dimensione dei sassi in via di fuga, i test si sono svolti con gli stessi sassi di grosse dimensioni. "Diggia" ha riportato un trauma cranico che ha costretto i medici a dichiararlo "unfit" per il secondo giorno di test MotoGP. La questione sicurezza è tornata in maniera molto decisa nella giornata di venerdì con lo spaventoso incidente di Pol Espargaro.
Il pilota Gas Gas è caduto in curva 10 finendo a sbattere contro il muro di gomme dopo aver rotolato violentemente nella grossa ghiaia della pista. Fortunatamente Pol Espargaro si trova già a casa dopo esser stato operato alla mandibola ed aver stabilizzato i traumi dorsali riportati nell'impatto contro le gomme. Il venerdì sera lo Steward Panel ha deciso di mettere una fila di air fence in quella curva. Un ritardo nella sicurezza della pista che sarebbe potuta costare carissimo a Pol.
LO SPRINT DELLA DISCORDIA
Sabato si è poi svolta la prima MotoGP Sprint, la curiosità per piloti, addetti ai lavori e appassionati era alta. Non è mancato lo spettacolo nei dodici giri della "gara del sabato", con lo spettacolo si è però alzato anche il tasso di rischio. Non sono mancate le polemiche fin dal via con Bezzecchi spinto largo da Aleix Espargaro nelle primissime fasi di gara. Dopo un paio di giri la caduta di Luca Marini ha tagliato fuori dai giochi per le prime due gare della stagione anche Enea Bastianini. Per il pilota ufficiale Ducati la frattura alla scapola destra significa perdere i primi due round stagionali ed una prima stagione da ufficiale Ducati MotoGP che si mette subito in salita.
Piloti e appassionati si sono divisi, per Fabio Quartararo il nuovo format è pericoloso e non nasconde la preoccupazione per un grave incidente: "Presto ci sarà un grosso incidente. È una giungla, non è come nelle auto, dove quando ci si tocca non è un problema ed è molto più sicuro". Marco Bezzecchi come detto ha attaccato Aleix Espargaro colpevo per il pilota romagnolo di lamentarsi in Safety Commission ma di staccate oltre il limite in gara. I due si sono poi parlati durante la MotoGP Riders Parade di domenica mattina anche se ognuno è rimasto delle proprie posizioni.
MARC MARQUEZ CI RISIAMO
É proprio vero che la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo. Marc Marquez da luglio 2020 sembra avere un conto in sospeso con la dea bendata. Tra infortunio, operazioni, dolore, rientri e una Honda che non lo aiuta sembra davvero non avere pace questo suo ultimo capitolo della carriera. Marc è costretto, per ottenere i risultati a cui è abituato, a guidare sopra i limiti di questa RC213V e questo lo porta a commettere diversi errori. In questo caso l'errore è stato di valutazione, la gomma hard all'anteriore non era ancora in temperatura. Forse a causa del vento alzatosi in questa domenica, questo ha causato il bloccaggio della sua ruota anteriore proprio mentre seguiva Jorge Martin e Miguel Oliveira.
Il bloccaggio ha fatto scartare Marc all'interno colpando il piede di Jorge Martin e costringendo il pilota Honda a mollare completamente il freno provando a scartare i piloti. Purtroppo però curva 3 è un vero e proprio tornantino da stop&go e provando ad evitare Martin non ha potuto fare altro che colpire il padrone di casa. Nonostante l'impatto più duro lo abbia avuto proprio Miguel Oliveira tra i tre è il pilota che ha riportato meno problemi. Jorge Martin ha una piccola frattura al primo dito del piede destro ed è già stato dichiarato idoneo a guidare. Tra i tre a riportare la peggio è stato paradossalmente proprio Marc Marquez.
Il pilota di Cervera ha riportato la frattura del primo metà carpo della mano destra. Nella mattinata di oggi Marc si è sottoposto all'intervento di riduzione della frattura ed ha deciso di saltare il GP d'Argentina. Con il forfait per il GP argentino della MotoGP, Marc non sarà costretto a scontare il doppio Long Lap Penalty che ricordiamo per regolamento va scontato nel GP successivo all'evento in corso. Una regola che non è un aiuto a Marc, il quale quasi sicuramente nonostante il doppio LLP sarebbe andato a punti in Argentina ma che sarà costretto ad uno "zero" guardando ancora una volta i colleghi dalla sua casa di Madrid.
PENALITÀ CORRETTA MA BASTA ATTACCHI
Marc Marquez ha sbagliato, è stato il primo ad accorgersene ed a soccorrere Oliveira. Il pilota di Cervera ha chiesto subito scusa oltre che al pilota Aprilia RNF anche al pubblico per aver steso il pilota di casa. Arrivato nel box del team di Razan Razali ha spiegato le sue ragioni scusandosi nuovamente per l'accaduto. Marc ha accettato subito la decisione della direzione gara che lo ha punito con due long lap penalty da scontare nel GP d'Argentina. Le parole dei protagonisti coinvolti li potete trovare in questo nostro articolo pubblicato ieri.
A fare però eco sono le accuse sui social di "tifosi" che attaccano lo spagnolo oltre modo. Marc è il primo ad essere consapevole di aver sbagliato ed ha accettato la penalità oltre ad essersi scusato prontamente con i piloti interessati. Invece di sbraitare sui social rivolgendo minacce ed insulti ad uno dei volti più noti del motomondiale sarebbe più utile fermarsi e pensare a cosa fare affinché la MotoGP torni ad essere quel polo attrattivo per migliaia di famiglie e appassionati.
Mathias Cantarini