FIA F3 | Il titolo di Bortoleto: risultato di costanza e duro lavoro
Non si lascia andare totalmente alle emozioni, ma negli occhi di Gabriel Bortoleto dopo la vittoria del titolo di F3 c'è la scintilla. Una conquista annunciata, anche se qualcuno sperava avvenisse durante le gare. Invece è arrivata in seguito a qualifiche ricche di colpi di scena e un grande aiuto da parte del compagno di squadra, Oliver Goethe.
Una stagione costante
Il duro lavoro ripaga sempre, si dice, ma non sempre basta. La bravura del brasiliano è stata quella di affrontare una prima parte di stagione importante. Sin dall'inizio c'era la consapevolezza che poteva lottare per qualcosa di importante: i test infatti avevano mostrato quanto Bortoleto, ma in generale il team Trident, fosse competitivo. Ed ecco arrivare, dopo uno zero, la prima vittoria nella Feature Race in Bahrain ottenuta grazie alla penalità inflitta a Gabriele Minì. Risultato replicato il round successivo a Melbourne, concludendo con 20 punti sul secondo in classifica. Un bottino di punti importante che gli ha dato maggior fiducia nei suoi mezzi.
Gabriel non è mai stato un dominatore. Ha sempre puntato alle prime posizioni, alla zona punti, ma non al vertice. Perciò ha stupito tutti vederlo restare costante. Ed è questo che serve per vincere il titolo. È sempre stato in testa alla classifica conservando e allungando il vantaggio sugli inseguitori, che si invertivano grazie a weekend di spicco alternati a round deludenti. Nel proseguio della stagione ha infatti ottenuto 3 podi e solo una volta è uscito dalla zona punti.
Ha dato una lezione agli avversari: non basta vincere uno o due volte, bisogna mantenere alto il proprio rendimento. Solo Pepe Martì per 3 round si è dimostrato all'altezza; i suoi risultati però non erano abbastanza da fargli racimolare punti su Bortoleto. Ormai c'era la consapevolezza che il titolo sarebbe stato suo. Il round a Spa, però, ha lasciato un briciolo di speranza allo spagnolo e a Paul Aron, il quale si è portato al secondo posto. Il ritiro in Sprint Race e l'undicesimo posto ottenuto la domenica hanno portato gli avversari a racimolare punti, non abbastanza da impensierirlo.
Monza: consacrazione alla prima occasione
La speranza è l'ultima a morire, si dice. Giusto continuare a crederci: aumenta la motivazione, l'imprevedibilità. Inoltre è esempio e ispirazione: non bisogna mollare, mai. Dare il massimo fino alla fine. Certo, ai piloti ancora in corsa sarebbe servito il weekend perfetto oltre che ad un disastro di Bortoleto; sappiamo tutti però che Monza è la pista peggiore per fare i 39 punti necessari.
Gabriele Minì, spettatore esterno di questa lotta, ha parlato così durante l'intervista realizzata prima del finale di stagione: "Dovrebbe succedere un miracolo per non vederlo vincere. Al 99% è impossibile: nessuno ha preso 39 punti in un weekend e non credo che Gabriel prenderà 0 punti. Siamo a Monza, la pista peggiore per fare 39 punti. Principalmente per la pole, serve tanta fortuna per dove capiti in pista, le scie che si beccano. Diventa una lotteria. Il downforce è basso, il settaggio è basso: è difficile guidare la macchina, quindi fare il giro perfetto è ancora peggio".
Con i protagonisti della stagione 2023 di F3 divisi tra troppo ottimismo - quello che vuole che tutto rimanga in sospeso per tenere viva la lotta, la fiamma accesa sul campionato che rende il tutto più interessante - e rassegnazione, o meglio... certezza che il brasiliano si è meritato il titolo.
E Bortoleto com'è arrivato all'ultimo weekend? Così: "Arrivare all’ultima corsa di Monza con trentotto punti di vantaggio mi ha consentito di affrontare questo fine settimana con grande serenità e concentrazione". Il primo gradino, quello più ripido, erano le qualifiche. In ogni caso, doveva scendere in pista facendo il suo, senza troppi rischi.
E ce l'ha fatta. Alla fine ha vinto contro le aspettative di tutti, anche sue e del team. Nessuno a inizio stagione avrebbe mai pensato che Bortoleto - un pilota che nella sua carriera ha sempre ottenuto solo buoni risultati, non trionfi - sarebbe stato il campione di F3 all'esordio in categoria. Nulla avviene per caso: ciò è solo la ricompensa per la quantità e la qualità del lavoro svolto.
Fernando Alonso: un aiuto fondamentale
Un titolo arrivato grazie al numeroso sostegno, non solo da parte della famiglia, degli amici e del team Trident. Gabriel nel 2022 ha preso una scelta importante passando sotto la gestione di A14 Management, società di gestione di giovani piloti fondata da Fernando Alonso.
Il 2 volte campione del mondo non ha un ruolo passivo nella crescita e nella carriera di questi ragazzi. Spesso lo vediamo sotto il podio quando uno dei piloti della sua agenzia si posiziona tra i primi tre, a conferma del fatto che per i ragazzi vuole essere una parte importante. La sua esperienza è sicuramente d'aiuto per i giovani che aspirano ad arrivare in alto.
Bortoleto la sua vicinanza l'ha sentita e percepita tutta, come ha raccontato nell'intervista realizzatta dalla F3: "È stato una parte importante di quello che ho fatto in questa stagione, perché ci sono stati momenti in cui, mentre ero in testa al campionato dopo Melbourne e avevo vinto la mia seconda Feature Race di fila, ricordo che mi ha mandato un messaggio vocale di quasi 10 minuti su WhatsApp. Mi ha detto un sacco di cose fantastiche, ma ha tenuto a mente che avrei potuto vincere altre gare nel corso dell'anno e il momento in cui ho iniziato a faticare, perché a un certo punto probabilmente avrei faticato nella stagione o non avrei vinto, ma sarei arrivato tra i primi cinque. Dovevo accettarlo e ottenere i punti che mi servivano". Una mentalità vincente; e quando uno come Fernando ti dice qualcosa, meglio ascoltarlo.
Il futuro
E il prossimo anno potrà contare di ulteriore sostegno. La sua stagione non è passata inosservata agli addetti ai lavori di F1. Se Fernando Alonso ci aveva visto lungo lo scorso anno accompagnandolo dall'esordio in F3, dall'anno prossimo Gabriel Bortoleto entrerà a far parte del rinnovato programma Junior della McLaren. La stagione di F2 del 2024 lo vedrà come protagonista? Sarà sicuramente uno dei candidati.
Anna Botton