Niki Thiim guida il gruppo allo start
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Una gara da maestro quella del danese Niki Thiim, che si è portato a casa l’ottavo round del DTM dopo aver conquistato la pole in mattinata. La prima vittoria in carriera del danese nella categoria tedesca è sicuramente speciale per due motivi. In primis, perché arriva a una settimana dal trionfo a Spa; in secondo luogo, perché il biondo del team SSR Performance è riuscito ad ottenerla dove il padre Kurt aveva fatto lo stesso nel 1989. Da segnalare anche la terza posizione del team mate Mirko Bortolotti, nuovo leader della classifica generale. 

Dalla pole alla bandiera a scacchi: il dominio di Niki

In tutta l’ora di gara tra i muretti di Norimberga, nella zona di ZeppelinStrasse, non c’è stato un solo momento in cui Thiim non sia sembrato in completo controllo con la sua Lamborghini Huracàn. Anche la Safety Car finale, mandata in pista per rimuovere il fanale di Marco Wittman in curva 1, lo ha preoccupato più di tanto. Il danese ha seguito una strategia di gara piuttosto lineare, fermandosi al 28° passaggio per la propria sosta obbligatoria un paio di giri più tardi rispetto al team mate, ma questo non ha rappresentato un problema per lui. Nel finale, al restart è riuscito a mettere subito un secondo di margine tra sé e la Mercedes di Maro Engel, un margine che gli ha consentito di restare in controllo fino al termine. 

Alle spalle del tedesco ha chiuso la seconda Huracàn gialla, quella di Mirko Bortolotti. Il trentino è partito in prima fila accanto a Thiim, mantenendo bene la posizione per tutto il primo stint. Dopo la sosta al 27° giro, però, si è trovato sotto attacco da parte di Engel (alla centesima gara in carriera), che è sembrato avere più ritmo ed effettivamente ha compiuto un sorpasso bellissimo alla curva Grundig per meritarsi la seconda posizione. La terza piazza di Bortolotti, in ogni caso, gli garantisce la leadership della classifica DTM al giro di boa del campionato; la posizione senza dubbio migliore per arrivare alla pausa estiva. 

Rast rimonta fino al quinto posto

Una incredibile rimonta è stata quella effettuata da Renè Rast, primo tra le BMW con la M4 del team Schubert. Il tedesco, partito dall’ultima fila per una penalità, ha anticipato tanto la sosta, trovandosi in pratica a battagliare con i primi dopo il pit. Nel finale non è riuscito ad attaccare Arjun Maini, ottimo quarto, ma ha comunque messo in mostra un gran passo. 

Sesto posto per la prima delle Porsche, quella del team Manthey portata in pista da Thomas Preining, dopo una bella lotta con gli scatenati Stolz e Sheldon Van der Linde. L’altro sudafricano, Kelvin, ha completato la top ten dopo un contatto con Jack Aitken che lo ha mandato in testacoda, e ha perso così la leadership del campionato. L’inglese di Emil Frey si è dovuto accontentare dell’11° posizione, in una giornata non certo positiva per il team svizzero e per Ferrari. 

Credits: DTM Official timing page

Una grande giornata dunque per Wild Viking, come si fa chiamare lui. Niki Thiim è stato fenomenale, ma tutto il team SSR Performance ha mostrato di avere tutte le carte in regola per essere lì a lottare per questo campionato DTM 2024. L’appuntamento, ora, è per il Nurburgring, dove si arriverà a metà agosto dopo la meritata pausa estiva.

Nicola Saglia