WRC | Elfyn Evans trova la prima gioia nel giorno del quinto titolo di Ogier
Dopo il dominio, quasi imbarazzante, degli ultimi anni targati Volkswagen, Sebastien Ogier in questo 2017 era chiamato a smentire le malelingue che volevano la vettura di Wolfsburg principale artefice dei quattro allori del francese. Il pilota di Gap ha zittito tutti centrando il titolo al primo anno in Ford, grazie ad un annata che ha mostrato tutte le migliori caratteristiche dell'ormai pentacampione: dalla costanza negli eventi che lo hanno visto più in difficoltà, al talento e la velocità quando bisognava portare a casa piazzamenti importanti e vittorie.
Il titolo mondiale 2017 passerà alla storia perché Ogier lo ha conquistato con un team privato, avvenimento che da anni non si palesava. Passerà alla storia perché i grandi favoriti della vigilia, Thierry Neuville ed il team Hyundai, sono stati messi in riga dal talento cristallino di un pilota che ha completato un lustro di domini, ed è ora degno erede del suo connazionale che lo aveva preceduto come cannibale nella categoria.
Il prossimo anno, probabilmente, Sebastien non sarà più un pilota del team di sir Malcom Wilson, visto che il suo approdo in M-Sport è stato principalmente legato al rischio di rimanere davvero senza un sedile per questa stagione. Dal 2018 i più grandi team si "scanneranno" per potersi assicurare i servigi di uno dei più grandi piloti degli ultimi 10 anni. Citroen è in primissima fila, con dichiarazioni aperte sulla volontà di voler firmare con Ogier già dal 2018, ma questo è un discorso che si approfondirà più avanti: quello che conta oggi è che M Sport e Sebastien Ogier hanno meritatamente vinto il titolo costruttori e quello piloti al primo tentativo.
Ma veniamo al rally, perché per avere questo epilogo si è anche corso in Gran Bretagna, dove ha vinto un suddito di sua Maestà. Parliamo di Elfyn Evans: il gallese ha dominato questo penultimo evento 2017 dall'inizio alla fine. Si tratta della prima vittoria nella massima categoria per Evans, che quest'anno ha potuto contare su un Fiesta competitiva.
Alle spalle di Evans, Thierry Neuville: il grande sconfitto dell'anno. Il fiammingo partiva come vero grande favorito per questo campionato. A differenza di Ogier poteva contare su una vettura, la i20, che conosceva molto molto bene, avendola sviluppata o scorso anno. Inoltre aveva alle spalle un team con il quale i rapporti sono nati molti anni fa. Quello che ha pesato, e lo ha fatto moltissimo, sono stati gli errori in avvio di stagione. A Montecarlo prima, ed in Svezia poi. Due eventi che erano già in tasca del pilota belga, ma che ha bruciato per banali errori di guida. Se è vero che sbagliando si impara, il prossimo anno potremmo riuscire a goderci un campionato combattuto ad armi pari fino all'ultimo rally tra il grandissimo campione ed il suo giovane sfidante.
Terzo posto, invece, per il re di giornata: Sebastien Ogier, che ha potuto festeggiare il titolo sul podio. Ottima la difesa di posizione nei confronti di Mikkelsen - poi finito quarto al traguardo - e Latvala, chiudendo così alle spalle di Neuville. Un'altra gara non semplice per il cannibale 2.0, ma veloce e intelligente a sufficienza per poter festeggiare per il quinto anno di fila.
Discreta la prova di Ott Tanak, che è riuscito a chiudere al sesto posto assoluto, davanti alla C3 di Kris Meeke. Da dimenticare il fine settimana per il team francese, il quale oltre al settimo posto di Meeke, ha visto Craig Breen soffrire dall'inizio alla fine e non riuscire a chiudere nei primi 10.
Alessandro Gazzoni