A quasi un anno di distanza dall'ingresso in Borsa e dopo le roboanti dichiarazioni che avevano preceduto la scorsa stagione, l'auspicio in casa Ferrari era sicuramente quello di potersi godere le Festività con la pancia piena, visto il magro bottino invece raccolto in un'annata da dimenticare. Una "lezione" che adesso sembra essere servita, visto che dai proclami dello scorso inverno si è ora passati ad un profilo decisamente più basso, almeno a giudicare dalle dichiarazioni del numero uno del Cavallino: "Potete prendervela con me per quanto è stato detto alla vigilia dello scorso Mondiale. Ma di certo se mi era stato detto che saremmo stati più forti io non potevo fare altro che crederci. Di certo, non mi sbilancerò più in certi pronostici, anche perchè il vero problema è che non siamo minimamente migliorati durante l'anno. Adesso pensiamo al 2017, dove sono certo che arriveranno i risultati. Altrimenti sarò pronto a risponderne personalmente". Una presa di posizione che non ammette repliche, e che pone al tempo stesso anche sul banco degli imputati quella struttura tecnica, ai tempi capitanata da James Allison, incapace di tramutare in risultati concreti in pista i riscontri emersi dalle simulazioni.

Da qualche mese si è però aperto un nuovo capitolo, caratterizzato dalla tanto discussa "struttura orizzontale" coordinata da Mattia Binotto e volta anche a valorizzare i giovani tecnici italiani. Anche se, a proposito di 'Made in Italy', il piatto forte del giorno è rappresentato da un'altra notizia: già, perchè a svolgere il ruolo di terzo pilota nel 2017 ci sarà proprio un nostro portacolori. Antonio Giovinazzi, vice-campione in carica della GP2 Series, il prossimo anno indosserà la tuta rossa per affiancare Vettel e Raikkonen nel lavoro di sviluppo della vettura. Sicuramente un riconoscimento importante per il 23enne talento di Martina Franca, per il quale è già previsto un intenso programma di prove al simulatore, oltre alla possibilità di scendere in pista con la monoposto 2017 nelle giornate di test in-season. "E' un ottimo pilota - ha dichiarato Marchionne - e la Ferrari ha bisogno di giovani pronti ad entrare. E' una bella opportunità per lui e siamo felici di potergliela concedere". Anche perchè in ottica 2018 la situazione dei piloti titolari sarà tutta da definire: "E' tutto in gioco. Vorremmo assicurare stabilità al team ma molto dipenderà dalla voglia di Raikkonen di continuare e dalle motivazioni di Vettel in base ai risultati che riusciremo ad ottenere. Continuiamo comunque a guardarci attorno".

Infine, il discorso è tornato sul possibile rientro (di cui si è vociferato nei mesi scorsi) del marchio Alfa Romeo in Formula 1. Marchionne si è detto possibilista a tal proposito: "Lo spazio esiste. Chiaramente dovremo fare cassa con i nuovi modelli Giulia e Stelvio, dopodiché si potrà pensare concretamente a lavorare in tale direzione. Il tutto andrebbe naturalmente fatto in piena sinergia con la Ferrari". Il tutto per una suggestiva ipotesi di junior team, un po' come la Toro Rosso nei confronti della Red Bull.

Anche se la priorità adesso rimane di quella di essere concentrati in vista della prossima stagione. Dove sarà vietato fallire, dove sarà obbligatorio risalire la china per evitare un'altra stagione senza vittorie. Con i tifosi che attendono impazientemente un Cavallino nuovamente in grado di tornare ad essere Rampante.

Marco Privitera