MotoGP | GP Americhe: le pagelle ai protagonisti di Austin
Prima vittoria stagionale per Bagnaia nella “tana” di Marquez, tradito (forse) da un eccesso di fiducia. Bene gli italiani, un po' meno le giapponesi

Spettacolo e sorprese nel GP delle Americhe di MotoGP, dove a trionfare è stato Francesco Bagnaia, al suo primo sigillo stagionale dopo un inizio di stagione non proprio brillante. Situazione opposta, invece, in casa Marquez: se l'eterno secondo Alex ha di che gioire per una - insperata - leadership iridata è (anche) ‘merito’ del fratello Marc, finito clamorosamente a terra in quella che doveva essere la “sua” gara.
Tra le note di merito non possiamo che citare anche la coppia del team VR46, con un Fabio Di Giannantonio sempre più in forma e un Franco Morbidelli molto consistente, che fanno ben sperare in vista delle prossime tappe, soprattutto quelle europee. Bene anche Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini, autori di due grandi rimonte in gara; non altrettanto Fabio Quartararo, ancora una volta parecchio sfortunato.
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FRANCESCO BAGNAIA: 9. Finalmente Pecco! Dopo un avvio di Campionato in salita, arriva in Texas la prima vittoria stagionale, proprio a “casa” del favoritissimo compagno di squadra. Un successo importantissimo, soprattutto per il morale, come testimonia l'urlo del ducatista nel casco appena tagliato il traguardo. Il messaggio è chiaro: Bagnaia c'è e non ha certo intenzione di mollare.
ALEX MARQUEZ: 8.5. Ennesimo weekend da secondo, ma questa volta con un sapore ancora più dolce: complice la caduta di Marc, infatti, Alex si ritrova in testa alla classifica generale, un risultato impensabile fino a qualche mese fa. Consistente e concreto, manca però quel “guizzo” in più per cogliere un (meritato) successo.
FABIO DI GIANNANTONIO: 8.5. Un quarto e un terzo posto in un weekend estremamente impegnativo dal punto di vista fisico sono motivo di grande orgoglio per ‘Diggia’, in costante recupero fisico dopo l'infortunio di inizio anno. Daje Fabio.
FRANCO MORBIDELLI: 7.5. Continua il momento positivo dell'italo-brasiliano, particolarmente consistente anche in Texas, dove ha colto un quinto e un quarto posto alle spalle del compagno di squadra. Continua così ‘Morbido’!
JACK MILLER: 7. Miglior Yamaha al traguardo in gara, chiusa con un ottimo quinto posto dopo una bella bagarre con Bezzecchi. Peccato solo per la Sprint, dove non va oltre la quattordicesima piazza, ma l'australiano in Pramac sembra quasi rinato. Keep on pushing Jack!
MARCO BEZZECCHI: 7. Stecca in qualifica e ciò gli complica non poco il weekend, ma po in gara mette il turbo e rimonta fino alla sesta posizione, lottando a lungo con Miller per la quinta (ma senza successo). L'adattamento all'Aprilia è ancora in corso, ma il potenziale c'è tutto - e si vede.
LUCA MARINI: 7. I progressi di Honda iniziano finalmente a vedersi, così come Luca, che chiude il weekend texano con un doppio ottavo posto. Il lavoro da fare è ancora molto e di certo una rondine non fa primavera, ma è pur sempre un primo segnale di ripresa.
AI OGURA: 6.5. Nel GP di casa del suo team, il rookie giapponese conferma la sua consistenza, conquistando due importanti piazzamenti in top10. Nella Sprint si toglie addirittura lo sfizio di tenere dietro il collega “ufficiale” Bezzecchi, risultando (ancora una volta) la miglior Aprilia al traguardo. Bene così.
ENEA BASTIANINI: 6.5. Ancora una volta, si complica terribilmente la vita in qualifica, dove non va oltre la diciassettesima posizione. Ma in gara ecco che viene fuori la ‘Bestia’, capace di rimontare fino alla settima posizione, risultando così la miglior KTM al traguardo. Bene per il risultato finale, ma c'è ancora molto su cui lavorare.
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MARC MARQUEZ: 4. Impensabile, eppure è successo: in quello che doveva essere la “sua” gara, Marquez butta via una vittoria praticamente già in tasca per eccesso di fiducia. Un errore da principiante, che non ti aspetti da un otto volte Campione del Mondo e che fa doppiamente impressione se paragonato all'assoluta lucidità (e astuzia) con cui ha scelto di cambiare moto e gomme in griglia di partenza. From Hero to Zero (points).
FABIO QUARTARARO: 5.5. Dopo una bella Sprint, dove ha lottato come un leone prima di arrendersi allo strapotere Ducati, in gara va tutto storto, a partire dal giro di schieramento, dove cade senza un apparente motivo, "rovinando" la moto con assetto da asciutto e - di fatto - anche la sua gara. Alla fine chiude decimo, ma il rammarico resta.
PEDRO ACOSTA: 5. Il buon settimo posto nella Sprint fa ben sperare, ma poi in gara cade, buttando via un potenziale piazzamento in top10 che avrebbe fatto comodo, a KTM e al morale. Momento non facile per Pedro Pe', che deve ritrovare in fretta la retta via.
BRAD BINDER: 4.5. Situazione simile al compagno Acosta, ma con l'aggravante di aver chiuso addirittura fuori dalla top10 nella Sprint. Stagione in salita per il sudafricano, che fatica a tenere il passo dei top davanti.
FERMIN ALDEGUER: 4. Dopo la solita Sprint in ombra, in gara lo spagnolo parte convinto, e per più di metà gara la sua performance fa ben sperare. Ma alla fine cade e spreca tutto. Un (gran) peccato.
JOHANN ZARCO: 4. Dopo l'ottima prestazione in Argentina, il francese torna sulla terra e lo shock è evidente: un sedicesimo nella Sprint e un diciassettesimo (dopo una caduta) posto in gara lo riportano alla dura (e amara) realtà.
MAVERICK VINALES: 4. Altro weekend da dimenticare in fretta per lo spagnolo, che non porta a termine la Sprint e chiude addirittura quattordicesimo in gara, a quasi 30" dal compagno di squadra Bastianini, dopo essere stato costretto a partire dalla pitlane. Una lunga e sofferta stagione lo attende.
Giorgia Guarnieri
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