E' stato un finale decisamente a sorpresa, quello che ha visto trionfare Carlos Huertas nella prima gara del weekend in programma sul tracciato cittadino di Houston. Il pilota colombiano, alla propria stagione d'esordio in Indycar, è riuscito difatti a cogliere il primo successo in carriera grazie ad una strategia azzardata ma vincente: dopo essere rimasto in pista senza effettuare l'ultimo refuelling, il pilota del team Dale Coyne è riuscito a mantenere il comando sino alla bandiera a scacchi, agevolato da due caution che nel finale hanno rallentato il ritmo di gara consentendo al colombiano di conservare la quantità di carburante sufficiente per arrivare sino al traguardo. Ma oltre al successo di Huertas, la gara di Houston è stato un vero e proprio trionfo del paese sudamericano grazie anche a Juan Pablo Montoya e Carlos Munoz, i quali grazie al secondo ed al terzo posto ottenuto hanno fatto registrare per la prima volta nella storia della categoria un podio tutto colombiano. Alle loro spalle si sono piazzati Bourdais, Hinchcliffe e Hawksworth, i quali hanno beneficiato di un incredibile errore nel finale di Graham Rahal, il quale è andato a tamponare Tony Kanaan in regime di caution compromettendo la gara di entrambi.

Sempre nel finale di gara, fuori gioco anche Scott Dixon per un contatto contro il muro, mentre anche il leader del campionato Will Power è stato protagonista di un errore che lo ha relegato al 14° posto finale. Non meno sfortunata la gara di Luca Filippi, al rientro nella serie con il team Rahal-Letterman: il piemontese, dopo aver ottenuto un'ottima quarta piazza in qualifica, è stato bravo a gestire le fasi iniziali della gara sull'asfalto reso bagnato dalla pioggia, ma nel corso del 39° giro ha commesso un errore finendo a muro. L'ex-vice campione Gp2 avrà comunque modo di rifarsi già a partire dalla gara di stasera, che scatterà alle ore 21.30 italiane. Stessi propositi di riscatto anche per Takuma Sato, eliminato da un contatto con Aleshin dopo aver dominato le fasi iniziali della gara, e per Simon Pagenaud, autore della pole position ed in seguito rallentato da guai ai freni.

Marco Privitera

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