Il weekend del primo GP Azerbaijan della storia si apre con la Red Bull che lancia i primi timidi segnali di riscossa, dopo un avvio di stagione decisamente sottotono. In attesa dei riscontri della sessione pomeridiana, per il momento il team di Milton Keynes si gode il primo uno-due della stagione, con Verstappen che grazie al crono di 1:44.410 si piazza subito in cima alla lista dei tempi con gomma Supersoft, seguito a distanza dal compagno di scuderia Ricciardo. La Ferrari ha ottenuto il terzo tempo con Sebastian Vettel, il quale ha scelto di concentrarsi sul lavoro esclusivamente su gomma Soft con run da 8-10 giri: il tedesco si è piazzato ad oltre mezzo secondo dalla vetta, un risultato che comunque sembra promettere bene visto il divario prestazionale atteso tra le due mescole. 

Ma a rappresentare forse il ruolo di vero protagonista della sessione ci ha pensato Sergio Perez: non soltanto per l'ottimo quarto tempo ottenuto con la sua Force India, ma anche per il gran botto di cui è stato autore quando mancavano meno di venti minuti alla bandiera a scacchi. Il messicano è infatti stato la prima vittima del weekend della "famigerata" curva 8, ovvero il pericoloso imbuto che rappresenta un'insidiosa sfida per tutti i piloti, costretti a passare a pochi centimetri dalle barriere. Perez ha affrontato con troppa "cattiveria" il cordolo all'ingresso della variante, sbilanciando la propria monoposto e finendo così inevitabilmente per urtare contro il muretto esterno. Risultato? Gravi danni ad entrambe le sospensioni sul lato destro della vettura, e corsa contro il tempo obbligata per i tecnici della scuderia anglo-indiana nel tentativo di ripristinare la monoposto in tempo per la seconda sessione.

Tornando ai risultati della pista, la Mercedes si è per il momento un po' nascosta, siglando il quinto ed il sesto tempo rispettivamente con Hamilton e Bottas, i quali hanno montato gomma Supersoft ma evidentemente con un elevato carico di benzina. A chiudere la top ten Ocon, Massa, un abulico Raikkonen (autore di ben tre "lunghi" nel corso della sessione) e Daniil Kvyat, il quale ha soffiato a Lance Stroll la decima posizione proprio in extremis.

Per il resto (Raikkonen e Perez a parte) non sono mancati i fuori programma per i vari piloti, tutti impegnati a cercare il limite di una pista particolarmente difficile da interpretare: insidiosa soprattutto la frenata di curva 1, con numerosi protagonisti costretti a sfruttare l'ampia via di fuga dopo il lunghissimo tratto rettifilo che rischia di raffreddare eccessivamente i freni. Appuntamento alle ore 15:00 italiane per la seconda sessione di libere, dalla quale ci si attende di ricavare indicazioni più precise in vista della sfida alla pole position di domani.

Marco Privitera

 

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