Dopo 45 giorni senza salire su una moto, il GP di Francia ha accolto Marc Márquez per il weekend sul circuito di Le Mans. Lo spagnolo di Repsol Honda Team è la maggiore attrazione del motociclismo contemporaneo ed il suo ritorno è stato marcato da polemiche di tifosi e addetti ai lavori, oltre alle prestazioni da lacrime in pista.

MÁRQUEZ VINCE PRIMA ANCORA DI SCENDERE IN PISTA

Sono le 18:00 di Martedì 9 Maggio quando, prima ancora dell'inizio del GP di Francia MotoGP, Marc Márquez ottiene una vittoria che non è sportiva, bensì legale. Infatti, la Corte d'Appello ha accolto il ricorso fatto dal pilota e da Honda in merito al doppio Long Lap Penalty inflitto nel Gran Premio del Portogallo. La vicenda è spiegata in maniera esaustiva e precisa dal nostro Mathias Cantarini a questo link. Ciò che conta è che il FIM MotoGP Stewards Panel è stato sbugiardato per l'ennesima volta, ma in questo caso da un organo giurisdizionale.

Quindi, al suo ritorno in MotoGP dopo tre Gran Premi saltati, Marc Márquez non avrebbe dovuto scontare alcuna penalità nel corso della corsa a Le Mans. Nonostante la comprovata ragione da parte del pilota e della squadra, Márquez è passato per l'ennesima volta sotto la gogna mediatica, passando per “cattivo”. Il Giovedì il #93 svolge regolarmente il check medico, passandolo e venendo dunque dichiarato “Fit” per il Gran Premio.

IL BOTTO DEL VENERDÌ E LE ENNESIME CRITICHE

Il Venerdì mattina comincia con le solite P1, dove Márquez si classifica al 12° posto con 1:31.973 (+0.524). Al suo ritorno in pista al GP di Francia, Marc Márquez è caduto: nulla di grave, nessuna conseguenza per moto o pilota. Il turno importante è però quello del pomeriggio, dove ci si gioca l'accesso diretto al Q2 per le qualifiche del Sabato mattina. Transitato sul traguardo per l'ultimo giro disponibile nelle P2, Marc Márquez si trovava in 8^ posizione con 1:31.432 (+0.482). In un tentativo alla morte, il pilota catalano è caduto all'entrata di curva 9 (video di SKY Sport MotoGP). Con il regolamento che vige da un paio d'anni nel Motomondiale, la caduta ha provocato l'immediata esposizione della bandiera gialla: i piloti sono stati costretti a rallentare e la classifica è rimasta congelata.

Ancora una volta, sono le parole pronunciate da Márquez ad accendere la polemica. Dopo le prove del Venerdì, il catalano ha dichiarato ai media presenti, come riporta GPOne.com: “So che il 99% dei piloti sarebbe tornato con calma, passo dopo passo: io non sono così. Se sono tornato è perché sono pronto a correre e guidare la moto al limite. Ero 8° quando sono transitato sul rettilineo, quindi ho spinto per migliorarmi e accedere al Q2, sapendo che se fossi caduto ci sarebbe stata una bandiera gialla e nessuno avrebbe potuto migliorare”.

Ovviamente i commenti sui social si sono sprecati riguardo l'atteggiamento di Marc Márquez nelle libere del GP di Francia. Come sempre, il #93 è stato etichettato come un pilota incosciente, che non si preoccupa della propria salute buttando fin troppo spesso il cuore oltre all'ostacolo. In realtà, il pilota stava semplicemente facendo il suo mestiere e cadere, soprattutto se si parla di Márquez, rappresenta la normalità.

Credits: MotoGP Website | Marc Márquez

UN SABATO DA LEONI

Il Q2 del Gran Premio di Francia ha visto ancora una volta una dimostrazione di talento puro. Mentre tutte le altre Honda navigavano nei bassifondi del Q1, Márquez ha piazzato la RC213V nel mezzo della prima fila. Solo 58 millesimi separano Márquez dalla seconda pole position stagionale (dopo quella del Portogallo, ndr), se non fosse per il fantastico 1:30.705 di Francesco Bagnaia. Nella Sprint del pomeriggio, sono proprio il #1 e il #93 a dare spettacolo. Tra il quinto ed il sesto giro di gara i due infiammano la corsa, con due sorpassi in curva 3 (la prima chicane, ndr). È proprio il secondo che ha fatto parlare: Márquez è entrato in maniera aggressiva sul pilota Ducati Lenovo, costringendolo largo per curva 4. Alla fine della corsa Márquez ha pagato l'inferiorità del proprio mezzo, concludendo comunque in 5^ posizione.

Se ci si aspettavano le solite polemiche sulla troppa aggressività, sono gli stessi piloti a smentire il tutto. Lo stesso Francesco Bagnaia, in merito al contatto ha dichiarato a SKY Sport MotoGP: “Parto col dire che a me piace così. È difficile fare dei sorpassi, quindi è normale e giusto essere aggressivi quando ci si prova. Quello che mi fa arrabbiare è il metodo applicato dalla Direzione Gara, visto il precedente di Jerez. Però io mi sono davvero divertito”. Anche Márquez ha appoggiato il punto di vista del Campione del Mondo (sempre a SKY Sport MotoGP): “L'ho ribadito anche ieri in Safety Commision: per me tutti gli incidenti di quest'anno sono contatti di gara. L'unico contatto che andava penalizzato era quello che ho causato a Portimão. Siamo la MotoGP, queste sono le corse. Oggi non è successo nulla: le Ducati sorpassano in rettilineo, io devo farlo in curva".

Credits: Honda Racing Corporation Website | Marc Márquez e Francesco Bagnaia

"PREFERISCO UNA GARA COSÌ PIUTTOSTO CHE ARRIVARE 10°"

Marc Márquez ha dato spettacolo anche la Domenica del GP di Francia. L'otto volte iridato è passato in testa alla fine del primo giro, rimanendo nel gruppo di testa per tutta la durata della corsa. La gara è, come sempre, emozionante: il #93 è rimasto alle spalle di Jack Miller nelle prime fasi, salvo poi subire la risalita di Marco Bezzecchi (poi vincitore, ndr). È proprio il riminese del Mooney VR46 Racing Team a ripagare Márquez “con la stessa moneta”: il #72 è entrato davvero forte in curva 8, andando lungo e portandosi dietro lo spagnolo, che ha perso la posizione anche da Jorge Martín. Con il pilota di Pramac Racing, Marc Márquez ha infiammato il GP di Francia.

Gli otre 278000 spettatori (record per la MotoGP, ndr) si sono gustati un duello rustico tra i due spagnoli negli ultimi dieci giri di gara. Tanti sorpassi tra i due, con la Honda che ha resistito in maniera eroica ad ogni attacco. È evidente come Márquez abbia superato i limiti del proprio mezzo in tutti i 25 passaggi da lui percorsi. Già, 25 passaggi sui 27 che prevede il Gran Premio a Le Mans: proprio a due giri dalla fine è la curva 7 a tradire il fenomeno di Cervera, la stessa che ha visto cadere molti altri piloti nel corso del weekend. Dopo aver provato a resistere agli attacchi di Martín in staccata, anche la gomma Michelin Hard di Márquez ha ceduto.

Nessun rimpianto per Marc Márquez dopo il GP di Francia, anzi: lo spagnolo è tornato competitivo, come ha dichiarato: “Sono davvero contento della gara di oggi: abbiamo fatto un weekend molto buono, purtroppo senza chiudere con un podio. Ho lottato per tutta la gara e sono caduto alla curva 7, anche se la caduta è iniziata in curva 6. La moto si muoveva molto in accelerazione: sono comunque contento, finalmente ho guidato come facevo un tempo. Preferisco finire a terra con una gara così che arrivare 10°. D'altronde si è visto cosa hanno fatto gli altri piloti Honda: sono indietro, nonostante sia Álex Rins che Joan Mir siano due piloti davvero forti”.

COSA CI LASCIA QUESTO WEEKEND?

Il ritorno di Marc Márquez al GP di Francia ci lascia delle certezze assolute. Márquez è l'unico pilota in grado di portare al limite questa Honda su più piste, oltre ad essere l'unico in grado di fronteggiare lo strapotere Ducati in maniera continuativa. Dopo il botto di Jerez nel 2020 Márquez ha anche sviluppato una “pazienza” anche per quanto riguarda i propri tempi di recupero. Per guarire dall'infortunio alla mano si è preso il proprio tempo, rimanendo probabilmente fuori dalla lotta per il titolo, tornando in pista competitivo e pronto a lottare per le primissime posizioni. Questo non può che fare bene alla MotoGP: Marc Márquez è LA attrazione numero uno di questo sport, specie che ora viene fatto passare come antagonista rispetto ai vari Bagnaia o Quartararo.

Honda a Le Mans ci ha lasciato un altro spunto, questa volta tecnico, che potrebbe essere d'aiuto a Marc Márquez per tornare prossimamente alla vittoria. Stiamo parlando del nuovo telaio Kalex, tanto decantato nel corso degli ultimi mesi come possibile salvatore della tragica situazione in HRC. A detta dei due piloti ufficiali, il nuovo telaio ha aiutato soprattutto in fase di staccata e di inserimento. Questo permette, a Márquez in particolar modo, di poter essere più aggressivo in frenata, potendo così avere più opportunità di sorpasso. C'è da dire che il telaio da solo non può risolvere questa situazione: infatti, il livello medio della Honda rimane comunque basso se si guardano gli altri piloti. Senza dubbio è un primo passo, ma la strada da fare è ancora lunga.

Valentino Aggio

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