Alex Rins si è qualificato per il Q2 con il secondo tempo.
Credits: Bonora Agency | Ph. Andrea Bonora

È probabilmente la sorpresa di giornata quella di Alex Rins comodamente in Q2 con la Yamaha: lo spagnolo ha chiuso la giornata con il secondo tempo alle spalle di Bagnaia in 1.45.211 e ha battuto la folta concorrenza di Ducati e Aprilia. Rins, che qui l’anno scorso si ruppe la gamba nel corso della Sprint – che iniziò un lungo periodo di difficoltà fisiche -, ritrova al Mugello l’aria di alta classifica, mentre per il compagno di squadra Fabio Quartararo il pomeriggio del Mugello non gli concede la gioia personale della top-10 e lo costringerà, per 19 millesimi a vantaggio di Aleix Espargaró, a partecipare domattina a un Q1 che sarà combattutissimo.

Il test c’entra, ma non troppo

Secondo Rins, il test che Yamaha ha svolto al Mugello prima di Le Mans ha aiutato “ma solo per i primi 15 giri” e, anzi, il secondo posto è merito soprattutto del lavoro svolto nella giornata odierna. 

Penso che stiamo facendo un buon lavoro da questa mattina, già al Montmeló sono riuscito ad essere veloce sul giro secco. Qui con la gomma usata mi sono sentito già forte, alla fine ero da solo, ho cercato di spingere al massimo e ho fatto un giro incredibile. Sono abbastanza contento.

Lo scorso anno la migliore Yamaha nel secondo turno del venerdì era stata quella di Franco Morbidelli in 1.46.2: 12 mesi dopo, la Yamaha ha chiuso con un crono di 1” più veloce e più rapido sia di quelle che erano le aspettative del box della casa di Iwata sia dei riferimenti fatti nel corso del test privato delle scorse settimane. Nonostante tutto, secondo Rins ci sono una serie di cose su cui migliorare, come i cambi di direzione, dove la M1 risulta ancora pesante.

Il giro non era perfetto sinceramente, forse possiamo togliere ancora qualche decimo, ma non tanto. Dobbiamo continuare a lavorare sul nostro setup. Il target dev’essere quello di migliorare, sento la moto veramente tanto, tanto pesante nei cambi di direzione. La sensazione è la stessa che avevo nei test, ma in quell’occasione ho fatto un 1.45.9, oggi sono stato quasi 7 decimi più veloce. Quando sei più veloce, tutto diventa più difficile. Nel test mi ero già lamentato dell’agilità della moto, figuriamoci adesso che è più pesante. Prima dell’inizio del turno stavo parlando con Julito [Simon, ndr] e con il mio capotecnico e stavamo cercando di capire qual era il tempo utile per essere almeno decimi. Avevamo un riferimento molto più lento del giro che effettivamente è stato fatto. Siamo tutti vicini.

Fabio Quartararo sarà costretto a giocarsi il Q2 domani mattina.
Fabio Quartararo sarà costretto a giocarsi il Q2 domani mattina.

Per Quartararo un finale “frustrante”

Diverso il risultato in pista per Fabio Quartararo, alla fine solo 11° e costretto domani a giocarsi il Q1 contro le due VR46 di Di Giannantonio e Bezzecchi, con Morbidelli e con le tre KTM ufficiali di Binder, Miller ed Espargaró. Tuttavia, nonostante la frustrazione che il francese non nasconde – soprattutto per non aver trovato una scia utile – c’è del positivo da portarsi a casa dopo la giornata di oggi.

È stato un finale di giornata frustrante, avevamo bisogno di un pilota davanti da poter seguire e sfortunatamente non lo abbiamo trovato, ma siamo a un decimo dal terzo posto e a due decimi da Alex. Anche nel test era stato più rapido di me, quindi dobbiamo analizzare il motivo. È frustrante perché abbiamo mancato il Q2. Le mie sensazioni sono di gran lunga migliori del test, specialmente perché facendo molti giri con l’aerodinamica nuova le cose vanno meglio. Penso che sia bello vedere che posso guidare la moto in modo più naturale, e non vedo l’ora del test di lunedì e di quello a Valencia. Secondo me guidiamo la moto in un modo migliore, stiamo lavorando bene per cercare di avere una moto più semplice.

Dal Mugello, Mattia Fundarò