Gettati alle spalle i fatti dell'Azerbaijan, che entrambi i protagonisti giurano essere superati, la conferenza stampa di oggi qui al Red Bull Ring è stata una delle più affollate degli ultimi tempi. Troppo forte la curiosità di vedere il botta e risposta fra i due, i tempi supplementari di una vicenda ormai nota ai più. Una sessione di domande fiume, in cui Vettel e Hamilton hanno diviso la scena con il "povero" Kevin Magnussen, terzo incomodo di un prevedibile duello verbale a due. Tra i temi trattati spunta anche, biricchina e maliziosa, una domanda sul futuro di Fernando Alonso.

Da mesi ormai si discute degli scenari che affronterà il campione spagnolo, e non è un segreto che siano in corso trattative per assicurargli un sedile per il futuro in uno dei top team. Come ha testimoniato la presenza di Flavio Briatore a Baku, c'è fermento attorno all'asturiano, e voci lo darebbero alternativamente vicino alla Mercedes o alla Ferrari. Non c'è niente di sicuro, intendiamoci, voci insistenti o poco più. Sia Mercedes che Ferrari hanno però un secondo pilota che è in attesa di rinnovo, e manca ancora la certezza che Bottas e Raikkonen possano essere confermati. Da qui nasce la suggestione di vedere Alonso ritornare in Ferrari, o approdare in Mercedes. In entrambi i casi la cosa creerebbe dei grattacapi sia a Vettel che ad Hamilton, ai quali è stata posta una domanda diretta.

Come vedrebbero dunque i due campioni in lotta per il titolo un approdo dell'ingombrante spagnolo nel loro garage? E' cauto Lewis Hamilton, che dice di trovarsi benissimo con il compagno Bottas, finora addomesticato e sottomesso al suo volere, anche se i risultati del finlandese siano stati molto molto buoni. Diversa la musica in casa Ferrari: Vettel attende probabilmente il rinnovo di Raikkonen per annunciare il proprio, e non evita di manifestare il suo apprezzamento per il compagno. "Io preferisco Kimi" è l'asciutto commento di Sebastian, che lancia un chiaro messaggio su quanto poco gradirebbe un ritorno dello spagnolo. 

Presenza ingombrante ma affascinante, che i tifosi certamente gradirebbero. O forse no? 

da Zeltweg  Stefano De Nicolo'