Credits: Oracle Red Bull Racing / X.com
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Si chiude con un sesto e un ottavo posto il weekend da incubo della Red Bull al GP Italia di Formula 1, con il team di Milton Keynes che esce da Monza con le ossa rotte nel confronto con McLaren e anche Ferrari. L’unico a salvarsi è Max Verstappen, con l’olandese che tra mille difficoltà in pista e al muretto riesce a perdere “solo” 8 punti da Norris e a limitare i danni in ottica Mondiale Piloti.

Un inizio già in salita tra muretto e PU

La situazione vista nelle prove e nelle qualifiche costringe il team a cercare l’alternativa: tra i top team è dunque l’unica a scegliere le gomme dure al via. Causa incidente al via con danno all’ala per George Russell, sia Verstappen che Perez guadagnano una posizione e riescono a tenere il passo dell’altra Mercedes di Lewis Hamilton. Con le soste anticipate delle vetture davanti, i due alfieri della Red Bull risalgono la classifica fino a condurre la gara ma dura poco: al giro 24 e 25 i due piloti vanno nuovamente ai box per montare le gomme hard, ma le soste non sono fulminee con Verstappen che perde due secondi per problemi di fissaggio alla gomma posteriore destra.

Max non riesce a stare al passo di Hamilton anche a causa di problemi alla Power Unit, mentre Perez è protagonista di una lotta senza quartiere con Russell che dura diversi giri, con il messicano che però perde definitivamente la posizione dopo la seconda sosta al giro 36. Verstappen invece allunga lo stint per ostacolare Lando Norris in ottica campionato e se lo tiene dietro per 1-2 giri facendogli perdere importante terreno nel confronto con le Ferrari, ma anche con il suo compagno Piastri.

Sérgio Perez Red Bull GP Italia F1 2024
Credits: Oracle Red Bull Racing / X.com

Finale senza mordente per Max e Checo

L’ultima sosta di Max arriva al giro 42 e con le Medium nuove l’olandese prova a prendersi il punto del giro veloce in gara, che prende al primo tentativo ma che gli verrà soffiato all’ultimo giro proprio da Lando. Così finisce un GP Italia a tratti irriconoscibile per una Red Bull che ci aveva abituati a dominare negli anni passati o quantomeno a lottare sempre con le strategie e il muretto. Oggi invece non c’è stato mai uno spunto di lotta se non quello di Checo con Russell che però valeva per una mesta settima posizione.

Emblematico il team radio di fine gara tra Christian Horner e Verstappen per segnalare la necessità urgente di correre ai ripari da parte della scuderia di Milton Keynes per non perdere le vette dei Mondiali Piloti e Costruttori e complicare ulteriormente una situazione che, tra l’addio dei membri chiave Adrian Newey e Jonathan Wheatley e i continui screzi tra Horner e Jos Verstappen, rischia seriamente di fuggire di mano.

Andrea Mattavelli