Alle 9:30, ora locale, Mallya era stato preso in consegna dagli agenti per poi ottenere la libertà provvisoria in seguito alla sua accettazione di pagare una cauzione di 650 mila sterline, imposta dal tirbunale di Westminster. Subito dopo il suo arresto era stato rilasciato il seguente comunicato: "I funzionari dell’Unità Estradizione hanno arrestato Vijay Mallya, 61 anni, fermato per conto dell’autorità indiana in relazione alle accuse di frode fiscale. L’uomo apparirà già questo pomeriggio davanti alla corte di Westmister." 

Il magnate indiano ha immediatamente replicato al fatto tramite il suo profilo twitter: "Il solito clamore dei media indiani. L'udienza per l'estradizione è iniziata come previsto"

Mallya aveva lasciato l'India nel marzo 2016, dopo che una cordata di 17 banche aveva presentato ai tribunali indiani una denuncia nei sui confronti per il mancato saldo di debit,i per una somma pari a circa 1,3 miliardi di dollari. Nell'aprile dello stesso anno il governo indiano aveva ritirato il passaporto, costringendo il patron della Force India ad un esilio forzato in Inghilterra, dove ha assistito (unica volta durante tutta la stagione) al Gran Premio di Silverstone dal muretto.

Fonti indiane raccontano come questo sia solo il primo passo di un lungo cammino che ha come obiettivo quello di riportare il sessantunenne in India. Mallya è infatti in possesso di un secondo passaporto, regolarmente rilasciato dal governo inglese dopo l'annullamento di quello indiano, attraverso il quale potrà presentare svariati ricorsi ad un'eventuale sentenza di estradizione in tribunali di vario grado.

Va comunque aggiunto, anche per rassicurare gli appassionati di Formula 1, che questa vicenda non comprometterà in alcun modo il team Force India da lui fondato, ed attualmente impegnato nel campionato del mondo 2017.

Alessandro Gazzoni