WRC | Lancia pronta per il clamoroso ritorno nel 2025?
La notizia era da diverso tempo nell’aria, e ormai pare mancare solo l’ufficialità: Stellantis progetta di riportare il marchio Lancia nel WRC. La casa storica di Chivasso andrebbe dunque a rimpolpare le fila di una categoria ai minimi termini a partire dal 2025, quando un ennesimo cambiamento regolamentare dovrebbe favorire l’ingresso di nuovi marchi. Il ritorno di Lancia sarebbe certamente un colpo importante sia per il gruppo che per il WRC stesso, disperatamente alla ricerca di un nuovo slancio.
La grande passione di Tavares motore fondamentale
Dietro il ritorno del marchio Lancia nel circus dei rally iridati c’è certamente il lavoro del CEO del gruppo Stellantis, Carlos Tavares. Il manager portoghese è da sempre un grande appassionato di motorsport e di rally in particolare, in grado di conoscerne i minimi dettagli, ed ha partecipato più volte al Monte Carlo storico, anche a bordo della Lancia Stratos in livrea Alitalia.
Tavares è sempre stato favorevole all’impegno del gruppo in ambito motorsport, e non è un segreto che un rientro in ambito WRC fosse in programma da tempo. “Consideriamo il motorsport come uno strumento di marketing, al pari dell’advertising tradizionale e digitale, della pubblicità in televisione e delle sponsorizzazioni, quindi decidiamo un investimento in un programma o in un altro in funzione del ritorno”. Queste le parole dell’AD non più di un anno fa.
Secondo le indiscrezioni raccolte e rilanciate dal settimanale AutoSprint, il modello designato per il ritorno in grande stile sarebbe la Lancia Ypsilon, disponibile sul mercato già dal 2024. Si tratterebbe di un passo molto importante, che permetterebbe a Stellantis di avere una rappresentanza anche nel WRC, oltre alle presenze in tutti gli altri Mondiali più importanti: F1, WEC e Formula E.
La storia che ritorna, un toccasana per la categoria
Inutile sottolineare ulteriormente quanto il ritorno di Lancia nel WRC sarebbe gradito a tutti gli appassionati. Stiamo parlando del marchio italiano che ha fatto la storia del traverso negli anni ruggenti, in particolare ’70 e ’80. In 21 anni di storia, dal 1974 al 1992, la Casa di Chivasso ha portato a casa la bellezza di dieci titoli, con i filotti di Kankkunen e Biasion. Ma soprattutto, ha regalato al pubblico dei veri e propri mostri di potenza che sono diventati leggenda: la Fulvia, la Stratos, la 037, fino alla Delta S4 e poi HF.
Certo, al momento manca l’ufficialità, ma tutto sembrerebbe essere pronto in ottica 2025. E potrebbe essere un segnale importante per il rilancio di una categoria, lo abbiamo scritto in precedenza, che non sta certamente vivendo uno dei momenti migliori della sua lunga storia. Nelle ultime giornate, si è fatta sempre più largo l’ipotesi dell’abbandono delle moderne Rally1, a favore di una generazione più simile alle attuali Rally2, ma maggiormente evolute.
Certo, si tratterebbe di un passo indietro importante dal punto di vista della tecnologia. È inutile però sottolineare quanto le moderne Rally1, seppur bellissime e super performanti, abbiano costi di gestione che sono praticamente inavvicinabili per tutti. L’introduzione della componente ibrida nel pacchetto WRC+ ha fatto danni incalcolabili, dissuadendo praticamente tutti i possibili player a mettersi in gioco. E chissà che una deviazione verso le Rally2 evolute non porti ad un’inversione di tendenza, riaccendendo l’interesse verso tutto il movimento.
Attendiamo con ansia il 2025, dunque, ricordandoci che l’inizio del 2024 per il WRC è dietro l’angolo, con il Rally di Monte Carlo in programma l’ultimo weekend di gennaio.
Nicola Saglia