WEC | Verso il Fuji con uno sguardo alla prossima stagione
Il FIA World Endurance Championship sta per ripartire, manca infatti meno di un mese alla 6h del Fuji che precederà in ordine cronologico il gran finale in Bahrain. Tutto resta ancora incerto nel Mondiale, Toyota e Ferrari si preparano per scontrarsi in un duello per il titolo più che mai interessante.
La Rossa insegue al momento, dopo lo storico risultato di Le Mans, con Alessandro Pier Guidi/James Calado/Antonio Giovinazzi #51, presenti a 92 punti contro i 115 di Ryo Hirakawa/Sébastien Buemi/Brendon Hartley. Toyota ha il 'coltello dalla parte del manico', i giapponesi sono gli uomini da battere alla vigilia della trasferta di casa che potrebbe matematicamente concludere i giochi per il Mondiale.
Sono state molte le discussioni nel post gara di Monza, un mese fa fu infatti significativo il vantaggio tra la Toyota #7 di Kamui Kobayashi/José Maria Lopez/Mike Conway sulla Ferrari #50 di Antonio Fuoco/Nicklas Nielsen/Miguel Molina, un dominio incontrastato che è durato per tutta la seconda parte dell'evento dopo una qualifica tiratissima.
Peugeot arbitro dell'incontro tra Toyota e Ferrari?
Oltre alla bagarre per il Mondiale, sarà curioso vedere se in Giappone la Peugeot riuscirà nuovamente ad inserirsi in vetta alla graduatoria. Difficile dire come si comporteranno i transalpini che recentemente hanno disputato un nuovo significativo test a Portimao prima di procedere con gli ultimi impegni del 2023.
Il podio di Monza è stato il primo significativo traguardo della 9X8, attendiamo con impazienza di capire se l'intero prototipo verrà rivoluzionato o meno per la prossima stagione agonistica che come noto vedrà delle nuove location all'orizzonte come Imola, Lusail e San Paolo. I francesi hanno mostrato a Monza di poter restare della partita con Toyota e Ferrari, ancora leggermente superiori agli altri.
Le LMDh riusciranno a cogliere il primo successo?
A Road America, ottavo evento dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship, Porsche ha vinto per la seconda volta in stagione, un risultato che sembra irraggiungibile nel campionato del mondo.
La 963 ha saputo imporsi con l'auto #6 e la vettura #7, le due LMDh hanno risposto a Cadillac Racing che per ora h conquistato in North America due successi, rispettivamente alla 12h di Sebring (Whelen Engineering Racing Cadillac #31) ed a Laguna Seca (Cadillac Racing #01).
Ma perché Cadillac e Porsche non vincono nel FIA WEC?
In America mancano le Hypercar e di conseguenza non vi è il medesimo raffronto che osserviamo costantemente nel Mondiale. Le forze in campo sono differenti, tutto è diverso a partire dalla lunghezza dei singoli eventi (2h e 40 contro un minimo di 6h).
Indubbiamente è da evidenziare una buona crescita da parte di questi prototipi anche nel FIA WEC, il podio di Cadillac Racing in quel di Le Mans è stato un risultato notevole che ha confermato la qualità di un progetto che appare superiore a quanto realizzato da Porsche Motorsport. Il costruttore tedesco, invece, è quello che ha più clienti attualmente, ma forse ha qualcosa in meno rispetto ai diretti avversari.
Attualmente sono già due i team che hanno scommesso su Porsche per il FIA WEC 2023, Proton Competition ha ricevuto negli ultimi giorni un nuovissimo telaio che debutterà al Fuji. La 963 utilizzata a Monza, invece, è attualmente ferma in America e pronta per gareggiare a settembre ad Indianapolis dopo il debutto a Road America settimana scorsa.
Il numero non è ancora chiaro, ma potremmo avere più di quattro 963 presenti nella prossima edizione di un Mondiale che sarà semplicemente stellare. Non dimentichiamoci infatti l'imminente ingresso di Alpine, BMW e Lamborghini, brand che finalmente ha iniziato i propri test in vista del doppio impegno tra USA e WEC.
Verso il 2024: top class
Il Fuji ed il Bahrain concluderanno il FIA WEC 2023, ma la mente è già rivolta verso il 2024. Ferrari e Toyota torneranno con forza insieme a Peugeot, Porsche e Cadillac che quasi certamente avrà due auto e non una come accaduto sino ad ora.
Due Lamborghini sono attese al via con 'accanto' due Alpine e due BMW, squadra che recentemente ha varcato i nostri confini per delle sessioni a Monza. L'auto che gareggia già da quest'anno in North America sta svolgendo un lavoro meticoloso in Europa, determinata a dare battaglia nel secondo anno d'attività.
Resta da capire, invece, quando comparirà nell'entry list il nome di Isotta Fraschini. L'intento del costruttore milanese è quello di avere una vettura ai nastri di partenza a tempo pieno, difficile da capire però quando avverrà l'omologazione effettiva del prototipo e successivamente il debutto in pista. Nel frattempo continuano i test e dopo Vallelunga e Monza vi sarà un nuovo turno al Mugello.
Manca ora una certezza anche nei confronti di Glickenhaus che come lo scorso anno non correrà in Giappone. L'impresa della realtà statunitense sembra spegnersi progressivamente, bisogna in ogni caso onorare il visionario Jim Glickenhaus che dal nulla è stato in grado di arrivare al podio della 24h Le Mans.
Da GTE a GT3 in pochi mesi
Le GTE sono pronte a cedere il passo alle GT3, dopo la conquista in quel di Monza del titolo da parte di Corvette Racing tutto è pronto per il passaggio ufficiale alla nuova categoria che comparirà dal 2024 nel FIA WEC e nella 24h du Mans.
Ben Keating/Nico Varrone/Nicky Catsburg #33 sono pronti a chiudere l'anno in bellezza, mentre sarà interessante capire cosa accadrà nella sfida per il secondo posto tra Rahel Frey/Sarah Bovy/Michelle Gatting (Iron Dames #85 Porsche), Ahmad Al Harthy/Michael Dinan/Charlie Eastwood (TF Sport #26 Aston Martin) e Julien Andlauer/Christian Ried/Mikkel O. Pedersen (Proton Competition #77 Porsche). I tre equipaggi sono racchiusi in soli 7 punti, i primi restano separati da sole tre lunghezze.
GT3 2024, a che punto siamo?
Due auto per ogni costruttore sono attese ai nastri di partenza per il 2024. Attualmente abbiamo pochi team confermati, altre news sono attese nei prossimi mesi quando avremo un'idea più chiara della situazione.
Oltre a Manthey (Porsche), Proton Competition (Ford) e TF Sport (Corvette) resta da capire cosa accadrà gli altri marchi, un numero in ogni caso non infinito visto che in totale avremo full-time un numero di 36 auto a disposizione.
La ventina di Hypercar attese sottrae dei posti alle GT3, mentre le LMP2 torneranno solamente a Le Mans con 15 iscrizioni garantite ai trofei ottenuti tra IMSA WTSC (2023), European Le Mans Series (2023) e Asian Le Mans Series (2024).
Restano in ogni caso molteplici i nodi da scogliere ad un mese dalla 6h del Fuji, manifestazione importante che lentamente ci proietta verso la prossima annata. Il panorama delle gare di durata si fa sempre più avvincente, 20 auto nella classe regina sono realtà e non ad un sogno che potevamo immaginare fino a due anni fa.
Luca Pellegrini