Prima vittoria con DS per Gunther.
Prima vittoria con DS per Gunther. Credits: FIA Formula E

Nel giorno del debutto del Pit Boost, Maximilian Gunther conquista la vittoria per DS Penske con una grande rimonta finale nei confronti di un Oliver Rowland giunto con il fiatone sul traguardo. Il tedesco, autore della pole position nel pomeriggio italiano, ottiene bottino pieno: oltre alla pole e alla vittoria, è stato suo anche il giro veloce in 1.17.179, fatto nel finale quando ha recuperato oltre 4” di ritardo da un Rowland che sembrava involato verso la seconda vittoria consecutiva.

Gunther beffa Rowland

Seconda vittoria consecutiva che invece è svanita all’ultima chicane dell'ultimo giro, quando ci si è resi conto che Rowland aveva speso un po’ troppo in termini di gestione dell’energia, ottimizzata in modo migliore invece da Gunther, nonostante il tedesco fosse sceso al settimo posto dopo la tornata dei Pit Boost, i primi della storia della Formula E.

Gunther non si è perso d’animo e ha recuperato terreno a suon di sorpassi e di un’ottima velocità. Per l’inglese di Nissan, al netto della vittoria persa, ci sono comunque segnali positivi come un ottimo passo gara e la leadership di campionato conquistata ai danni di Da Costa. Sul podio, assieme a Gunther e Rowland, c’è Taylor Barnard, al secondo podio stagionale con la McLaren motorizzata Nissan, segno che la powertrain giapponese in questo momento sia estremamente efficiente e al livello di Porsche e Jaguar, sinora riferimenti della griglia.

Questa vittoria significa tutto, è la prima vittoria con il mio nuovo team. Per noi è un grande risultato; abbiamo perso diverse posizioni ai box ma siamo rimasti calmi e non mi aspettavo di recuperare tutto. Aver vinto nel finale rende questo successo ancora più speciale. Sinceramente penso che la tornata ai box ci abbia fatto perdere tempo, siamo usciti ottavi il che ci ha un po’ sorpreso. Abbiamo recuperato, gli altri hanno speso molto e alla fine abbiamo avuto più energia di tutti. Io ci ho creduto fino alla fine, sono uscito bene dalla penultima chicane, lui ha dovuto alzare il piede e così sono passato.

Ottima Mahindra, briciole per Porsche e Jaguar

Quarto c’è Nyck de Vries con la Mahindra, che ha perso il duello con Barnard per il gradino più basso del podio. Dopo i primi quattro, chiude la top-5 la Maserati di Jake Hughes, distante oltre 8” da De Vries e seguito da Vergne, Mortara e Bird. Chiudono la zona punti Antonio Felix da Costa, toccato al via e con il posteriore danneggiato, e Stoffel Vandoorne. Gara estremamente deludente anche per gli altri piloti di punta, con Pascal Wehrlein solo 15° a causa di un primo giro estremamente complesso dove un contatto con Mitch Evans gli ha causato la foratura della gomma posteriore destra e la conseguente sostituzione della stessa. Male anche la gara dello stesso Evans, che a causa del già citato contatto con Wehrlein – e di un altro contatto con De Vries – è stato costretto alla sostituzione dell’ala anteriore e a doversi così accontentare dell’ultima posizione. Fuori dai punti anche Nick Cassidy, solo 11° sul traguardo. Ritirate le due Andretti di Dennis e Muller, con il secondo out subito per il contatto che ha danneggiato la vettura di Da Costa.

Credits: FIA Formula E
Credits: FIA Formula E

La classifica: Rowland nuovo leader

Nella classifica del Mondiale al comando ora c’è Oliver Rowland, che con 43 punti supera Da Costa di 4 lunghezze. Risale la classifica Gunther, che con i 29 punti complessivi conquistati oggi è terzo a 6 punti dalla vetta, subito davanti a Barnard, quarto a 30. Scende al quinto posto Evans, ancora fermo ai 25 punti conquistati a San Paolo. 

Mattia Fundarò