Alla vigilia del round francese si "temeva" un dominio targato Mercedes...e così è stato. Il team di Brackley ha saputo reagire alla grande dopo la difficile trasferta in Canada, piazzando un Lewis Hamilton semplicemente perfetto sul gradino più alto del podio e ritrovando la leadership anche nel Mondiale Piloti. L'anglo-caraibico non ha mai patito la pressione degli avversari in gara, gestendo senza troppi problemi un Max Verstappen autore comunque di una prestazione solida e priva di sbavatura. Ma la Casa di Stoccarda avrebbe potuto anche puntare ad una doppietta senza l'episodio-chiave della gara avvenuto poche centinaia di metri dopo lo start, quando un Vettel particolarmente "carico" ha finito per centrare la vettura del finlandese, mandandolo in testacoda e spianando la strada ad Hamilton verso un comodo successo.

Il tedesco della Ferrari era infatti perfettamente consapevole della necessità di dover sfruttare i primi metri dopo il via per tentare di lanciarsi all'attacco delle Frecce d'Argento, potendo contare su una mescola più morbida rispetto a quella del duo in prima fila. Nonostante un ottimo scatto, Vettel si è però ritrovato quasi a sandwich tra i due avversari, finendo per ritardare molto la frenata della prima curva ed andando a speronare la monoposto del finlandese. Da quell'episodio la gara di entrambi i contendenti è stata pesantemente condizionata, con Vettel costretto a rientrare ai box per sostituire l'ala danneggiata e Bottas alle prese con problemi al fondo vettura e obbligato alla sostituzione della posteriore sinistra forata. Entrambi hanno poi montato mescola Soft per tentare di arrivare in fondo, impresa poi non riuscita a nessun dei due contendenti i quali hanno giocato la carta della Supersoft (Bottas) e della Ultrasoft (Vettel) nel finale. Il tedesco è stato poi giustamente penalizzato di 5" per il contatto dagli stewards, anche se quest'ultimo intervento non ha finito per incidere sulla posizione finale.

Chi è stato autore di una gara in crescendo è invece Kimi Raikkonen, finito sul podio dopo un super-stint nel finale. Il finlandese ha pagato il caos alla prima curva transitando soltanto settimo alla fine del primo giro, ma a partire da quel momento si è lanciato in una rimonta culminata dopo il passaggio alle Supersoft nel finale: una scelta premiata con il sorpasso su Ricciardo che gli ha consentito di artigliare l'ultimo posto disponibile sul podio. Con un Bottas in difficoltà e soltanto settimo al traguardo, ad inserirsi tra i big ci ha pensato Kevin Magnussen, autore di una grande prestazione al volante della sua Haas. Il team americano ha potuto così incamerare punti preziosi in chiave iridata, seppur alle prese con un Grosjean ancora malinconicamente fermo a quota zero. 

A punti anche le due Renault, con Carlos Sainz grande protagonista nelle prime fasi che lo hanno visto addirittura in terza posizione prima di dover cedere il passo alle vetture più competitive. Lo spagnolo ha poi accusato un calo di potenza nel finale dovendosi accontentare di precedere la vettura gemella del compagno Hulkenberg. A chiudere la top ten ci ha quindi pensato Charles Leclerc, autore di un grande week-end che lo ha visto in luce soprattutto per la straordinaria ottava posizione conquistata sulla griglia. In gara il monegasco (papabile ferrarista dal 2019) si è difeso con le unghie come ha potuto, dovendo far fronte alla rimonta di vetture aventi un passo gara decisamente più competitivo rispetto alla sua Sauber. 

Tra i delusi di giornata invece i due piloti McLaren, con Vandoorne e Alonso (quest'ultimo fermatosi poco prima della bandiera a scacchi) in evidente difficoltà su questo circuito, così come il duo Williams, malinconicamente in fondo alle classifiche per tutto il week-end. Addirittura Lance Stroll (dopo aver ignorato le bandiere blu in occasione del doppiaggio subito da Ricciardo e Raikkonen) si è dovuto arrendere a poche tornate dal termine a causa di una pericolosa esplosione dell'anteriore sinistra nel tratto più veloce del circuito, ovvero la celebre curva di Signes. Ritirate entrambe le Force India, con Perez fermato da un guasto al propulsore e Ocon eliminato da un errore di Gasly nelle fasi convulse subito dopo il via.

Dopo la sfida in terra transalpina per i protagonisti del Mondiale di Formula 1 non ci sarà nemmeno il tempo di staccare la spina, visto che nel prossimo week-end i motori si accenderanno nuovamente per la nona prova in programma a casa Red Bull, sulle colline austriache di Spielberg.

Marco Privitera

 

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