Charles Leclerc in azione oggi a Sakhir
Credits: Ferrari official X page

È difficile inquadrare la situazione Ferrari al termine dei tre giorni di test ufficiali in Bahrain. Come si presenta la Rossa a Melbourne? Con che stato d’animo arriveranno Hamilton e Leclerc? Ma soprattutto, quanto vale la SF-25 se paragonata alle altre vetture? Tutte domande, queste, a cui trovare una risposta non è assolutamente facile. 

Charles re del mattino di Sakhir

La terza giornata di prove ufficiali in Bahrain si è sicuramente aperta bene per Ferrari, con Charles Leclerc al volante della vettura di Maranello. Le condizioni odierne sono risultate sicuramente migliori rispetto a quelle dei giorni scorsi, più “classiche” da Bahrain, ed hanno consentito agli uomini di tutti i team di svolgere un lavoro più lineare. 

Il monegasco ha chiuso la sessione con ben 66 passaggi all’attivo, oltre al primo posto nella tabella dei tempi. Il crono di 1:30.811, che lo ha poi portato alla nona piazza assoluta, è sicuramente buono per le condizioni trovate, e solo Kimi Antonelli è riuscito in qualche modo a stargli vicino, con un distacco inferiore al decimo. Se sul giro secco in Ferrari pare che sia stata la quadra, più difficile è andare a stabilire la bontà del progetto dal punto di vista della simulazione passo gara, effettuata da Leclerc con tanta benzina imbarcata a bordo, e perciò difficile da paragonare con quella di Norris, in pista nello stesso arco di minuti. In generale, il comportamento della vettura sembra essere migliorato rispetto ai giorni scorsi, ma ancora sembra che sia lontano dal suo reale potenziale. Questo, però, potrebbe essere un discorso non per forza legato a prestazioni assolute, ma più ad un diverso utilizzo di quelle che sono le varie mappature del motore. 

Leclerc: “Difficile capire il livello degli altri”

Se in mattinata Leclerc è stato largamente impegnato al volante della sua vettura, nel pomeriggio si è prestato a rispondere alle domande della stampa. Difficile interpretare il suo linguaggio del corpo, che comunque non è parso pienamente soddisfatto di quanto vissuto in questi primi tre giorni. Sono tanti gli aspetti da migliorare, è chiaro, ma il monegasco non si è sbilanciato più di tanto a proposito dei valori in campo. 

È difficile, ad oggi, parlare del feeling con la vettura. Abbiamo vissuto tre giorni diversi dal solito in Bahrain, con tanto freddo che ha influenzato il lavoro. Abbiamo riscontrato alcune difficoltà con il bilanciamento della vettura; la cosa positiva, però, è che vediamo i numeri che ci eravamo aspettati. Ancora è molto presto, troppo, per sbilanciarsi in merito ai reali valori in campo, anche perché non abbiamo nessun dato in merito al lavoro svolto dagli altri team. Nei test è giusto concentrarci su noi stessi, e questo abbiamo fatto. Prima di Melbourne gireremo tanto al simulatore, e cercherò di confrontarmi il più possibile con Lewis per scambiarci le nostre opinioni. 

Hamilton chiude anzitempo la giornata

Credits: F1 Official FB page

Lewis Hamilton è stato il primo pilota a chiudere i test, con circa una mezz’ora di anticipo sul tempo previsto. L’inglese, infatti, è rientrato ai box e subito sono stati posizionati i classici paraventi davanti al suo garage, permessi dalla Federazione in caso di lavorazioni dovute a guasti alla vettura. Non un buon segnale per gli uomini della Ferrari, che infatti hanno smontato per una verifica la Power Unit ancor prima che la bandiera a scacchi calasse sul tracciato. 

Fino a quel momento, l’inglese aveva messo insieme 47 passaggi, andando a far registrare un 1:30.345 come miglior prestazione di giornata. Un crono non di livello assoluto, che lo ha attestato al sesto posto; da sottolineare, però, come anche nel suo caso si sia più che altro cercata la simulazione del passo gara, con risultati sovrapponibili a quelli di Leclerc in mattinata. 

Tre giorni, dunque, che potrebbero aver lasciato più dubbi che certezze a tutte le squadre di F1, ma a Ferrari in particolare. La sensazione è che bisognerà veramente attendere Melbourne per capire quali saranno i valori in campo, anche se McLaren pare essere ancora la favorita. Il team di Maranello può certamente ambire a sfidare le vetture di Woking, anche se al momento, lo ripetiamo, andare a stabilire una gerarchia è assolutamente impossibile. 

Nicola Saglia