F1 | Lawson vs Perez, duello vero con vista sul 2025
La gara di Città del Messico ha visto una lotta serrata tra il kiwi di VISA RB e il messicano della Red Bull sullo sfondo di uno scenario da "sliding doors"
Il GP Messico di quest’anno ha avuto tantissimi argomenti tra la vittoria di Sainz, il sorpasso della Ferrari alla Red Bull nel Mondiale Costruttori e i 20 secondi di penalità presi da Verstappen nella battaglia con Norris. Dietro di loro, però, c’è stato un altro duello altrettanto adrenalinico tra Liam Lawson e Sérgio Perez che, seppur non valendo alcun punto, ha detto molto dei due piloti coinvolti e dello stato attuale delle loro rispettive carriere in Formula 1.
Incroci, contatti e polemiche tra il passato e il futuro(?) della Red Bull
Tale momento ha vissuto il suo climax al giro 17 e 18 quando Perez, partito dalle retrovie dopo l’eliminazione nel Q1, aveva raggiunto Lawson nella lotta per la decima posizione: dopo un paio di tentativi non fortunati, il pilota messicano della Red Bull ha affondato la staccata in curva 4 con l’obiettivo di salire in zona punti. Il pilota kiwi di VISA RB però non si è tirato indietro e nonostante fosse stato accompagnato fuori da Perez, ha mantenuto la traiettoria, entrando in contatto con la monoposto del rivale in curva 5.
Così Lawson ha mantenuto la posizione, mentre Perez da lì in poi è crollato in gara anche e soprattutto a causa dei danni riportati alla pancia e al fondo nella parte destra della sua Red Bull nel contatto con Liam. Un episodio che ha fatto divertire gli spettatori (un po’ meno quelli messicani), ma che ha creato anche qualche discussione per via del metro di giudizio adottato dalla FIA sull’episodio simile tra Verstappen e Norris nella stessa curva, risultato poi in una penalità di 10 secondi per l’olandese.
Per Lawson, invece, non c’è stata nessuna sanzione per l’incidente con Perez né per quello con Colapinto nelle fasi finali della gara, mentre in quest’ultimo è stato Franco ad essere penalizzato. Ciò non gli ha evitato la tirata d’orecchie della Red Bull che, a fine giornata, lo ha richiamato nel motorhome della scuderia di Milton Keynes per il contatto avuto con Perez che ha danneggiato la gara di entrambi.
Perez: “Lawson ha fatto troppi incidenti, non ha l'atteggiamento giusto”
Ovviamente neanche i due se le sono mandate a dire, soprattutto dopo il dito medio che Lawson ha mostrato a Perez durante il sorpasso dopo la seconda sosta, ed è stato proprio Checo il più critico nei suoi confronti. Il messicano, intervistato dai media nel post gara, ha spiegato le dinamiche dell’incidente e il problema che, secondo lui, si è portato Liam in queste prime gare:
Avrebbe potuto facilmente evitare il contatto ma non ha alzato il piede. Fortunatamente l’ho visto e gli ho lasciato abbastanza spazio, altrimenti sarebbe stato un brutto incidente. Non ce n’era bisogno, così abbiamo danneggiato la gara di entrambi. Inoltre non sta prendendo alcuna penalità: aveva fatto la stessa cosa con Fernando ad Austin e con Franco in Messico.
Su quest’ultimo punto, Perez ha dichiarato a Motorsport.com che, secondo lui, al neozelandese manca l’umiltà che deve avere un pilota di Formula 1 quando è al suo “debutto”:
Un due volte campione del mondo gli stava parlando lo scorso weekend e lo ha ignorato. Ovviamente sei appena arrivato e sei molto affamato, ma bisogna essere rispettosi in pista e fuori. Penso che sia un gran pilota ma non sta mostrando l’atteggiamento giusto, ha avuto troppi incidenti nelle prime due gare. Bisogna avere la giusta mentalità e dire: “Guardate, forse sto esagerando, ricomincerò da capo”. Perché se non impari dai tuoi errori la Formula 1 è un mondo brutale in cui non puoi continuare.
Horner su Perez: “Ad un certo punto dovremo prendere decisioni difficili”
Che si sia d’accordo o meno con le parole di Perez, non c’è dubbio che la lotta con Lawson abbia catturato molta attenzione anche e soprattutto per via della corsa per il secondo sedile della Red Bull per il 2025. Nonostante il rinnovo di contratto fino al 2026, infatti, Checo è stato messo più volte sotto discussione per via dei suoi carenti risultati nelle ultime gare.
Anche Christian Horner, in risposta ad una domanda di Juanmartin Montes di FOX Sports MX, ha ammesso che Perez potrebbe addirittura non vedere la fine della stagione:
Si tratta di un business basato sui risultati, ci sarà sempre un scrutinio sulle prestazioni e come team abbiamo bisogno che entrambe le nostre monoposto arrivino a punti. Quello di Perez è costante, c’è sempre. Abbiamo lavorato duramente con lui tutto il tempo, abbiamo dato tutto quello che potevamo per supportarlo e lo faremo ancora in Brasile, ma ad un certo punto arriverà il momento in cui bisognerà prendere decisioni difficili.
Parole che sanno quasi di resa a proposito del pilota messicano, specialmente alla luce di una Red Bull che ha appena perso il secondo posto nel Mondiale Costruttori a favore della Ferrari. E questo si rifletterà soprattutto sul valzer dei piloti a Milton Keynes che, secondo le ultime indiscrezioni del paddock, potrebbe vedere Lawson promosso direttamente in Red Bull al posto di Perez con Franco Colapinto a sostituirlo in VISA RB.
Voci e indiscrezioni, certo, ma che si stanno facendo sempre più rumorosi con la conclusione di questa stagione e con la necessità urgente, da parte di Red Bull, di non giocare più ad una sola punta.
Andrea Mattavelli