MotoGP, SBK e BSB: il punto sul mercato piloti 2018
MOTOGP: UN ALTRO ANNO PER I BIG. Come è stato detto e ridetto più volte, i sei top rider di Yamaha, Honda e Ducati resteranno esattamente dove sono. Fermi quindi Rossi, Marquez, Dovizioso, Lorenzo, Viñales e Pedrosa, il vero movimento lo si trova nei team privati. Tech3 riconferma la coppia Zarco-Folger, Suzuki si tiene stretto Iannone insieme a Rins (che ancora deve dimostrare il suo potenziale, complice l’infortunio ad inizio stagione), idem dicasi per KTM che schiererà nuovamente Pol Espargarò e Bradley Smith. I movimenti li troviamo in LCR, dove oltre al rinnovato Crutchlow verrà schierato Takaaki Nakagami, in arrivo dalla Moto2. Pramac acquista Jack Miller insieme a Petrucci (confermato a sua volta), Aprilia invece sostituirà il deludente Sam Lowes con Scott Redding, ex Pramac. Il campione Moto2 2017 Franco Morbidelli accompagnerà il suo rivale Thomas Luthi nel team Mark VDS, mentre rimarranno Karel Abraham e Alvaro Bautista i piloti del team Aspar. Restano libere solamente le selle di Avintia, con tanti pretendenti ma ancora nessun annuncio.
SBK: DUCATI, KAWASAKI E YAMAHA CONFERMANO. Una situazione simile la si vive in Superbike, dove le tre case al top hanno confermato le loro line up. Il tri-campione Jonathan Rea ha il contratto in scadenza nel 2018, e visto il nuovo regolamento nelle derivate di serie voci insistenti lo vorrebbero in MotoGP l’anno successivo. Tom Sykes continuerà la sua avventura in Kawasaki, proprio come faranno Chaz Davies e Marco Melandri in Ducati. Honda ha al momento confermato solo l’acquisto di Leon Camier, “rubato” ad MV Agusta, mentre per il secondo pilota è in valutazione l’opzione di sostituire Bradl (decisamente grigio in questa stagione) con Jake Gagne o Davide Giugliano. La casa varesina, orfana del britannico Camier, ha agganciato Jordi Torres (al posto del più ventilato Loris Baz) e quasi sicuramente correrà con una sola moto. Yamaha si tiene stretti i suoi VD Mark e Lowes, mentre i team privati riducono l’impegno per quest’anno: Althea schiererà il solo Loris Baz, Puccetti affiderà la sua Kawasaki a Toprak Razgatlioglu (Guintoli ha rinunciato in favore di Suzuki nel BSB), Barni sembra invece essere in trattativa stretta con il campione Stock 1000 Michael Rinaldi per piazzarlo al posto di Javi Fores. Da Milwaukee Aprilia e Go Eleven Kawasaki non dovrebbero arrivare sorprese (a scanso di colpi di scena), mentre due nuove squadre faranno il loro ingresso nella top class: Orelac Kawasaki con Tati Mercado e Tirple-M Honda (che schiererà una terza CBR) con PJ Jacobsen, promosso dalla SSP. Ancora tutto da vedere per Grillini, Pedercini e Guandalini.
BSB: COPPIA CHE VINCE NON SI CAMBIA. Doveroso fare un cenno al campionato nazionale che al momento ricopre la posizione più importante come piloti e soprattutto come interesse delle case. Nel British Superbike, Kawasaki rinnova con Haslam e Mossey, come Ducati con Byrne ed Irwin, mentre Tyco BMW affianca a Christian Iddon Michael Laverty, ex Yamaha. Anvil Hire corre ai ripari con Ellison e Winfield, mentre il colpaccio in Inghilterra lo fa Smiths BMW agguantando Sylvain Barrie e affiancandolo a Peter Hickman, uno dei sei finalisti dello Showdown 2017. L’altro partecipante al super finale in puro stile Brit, ossia Jake Dixon, passa a Raf Kawasaki (che dovrebbe schierare due moto ma ancora non ha confermato), mentre Honda si è dichiarata contenta dei risultati ottenuti da Dan Linfoot e Jason O’Halloran, confermandoli entrambi. In tutto questo Sylvain Guintoli resterà in Suzuki, probabilmente con lo stesso team, puntando al doppio ruolo di pilota/tester.
E L’EWC? DIFFICILE DA DIRE. L’Endurance World Championship è la più difficile da definire, complice il calendario che va a coprire due anni. I piloti, che hanno contratti annuali e non a stagione (almeno per il momento) possono cambiare dal 31 dicembre al 1 gennaio senza troppi problemi: per risolvere la difficile situazione, il nuovo regolamento prevede che il titolo della squadra si ripartisca a tutti i piloti, garantendo la medaglia di campione del mondo anche ad un pilota che ha meno punti dei compagni a causa della permanenza temporanea in un'altra compagine. Detto questo, la certezza è che il nostro Niccolò Canepa punterà a bissare il titolo nuovamente con Yamaha al fianco di David Checa e Mike Di Meglio, con la Suzuki SERT (Philippe, Masson e probabilmente Black) e Honda Racing (Gimbert, Leblanc e forse anche Hernandez) in prima fila per rovinargli i giochi.
Alex Dibisceglia