Mentre nelle posizioni di testa andava in scena uno splendido duello a tre per la vittoria, poco più indietro la gara di Baku ha riservato un altro confronto altrettanto significativo. Quello tra Max Verstappen e Lando Norris, ovvero i due principali contendenti al titolo, impegnati a recitare un insolito ruolo da comprimari nel corso del GP Azerbaijan, seppur per motivi assai diversi tra loro.

Max soffre, Lando rimonta a Baku

In pochi avrebbero forse scommesso, alla vigilia della gara di oggi, su un Lando Norris in grado di sopravanzare al traguardo Max Verstappen pur partendo dall'ottava fila dello schieramento. Eppure, i momenti opposti vissuti dai due piloti (e, di pari passo, anche dai rispettivi team) hanno trovato conferma anche nell'andamento di una gara che li ha visti alle prese con due tendenze diametralmente opposte. Da un lato l'inglese, capace di rimontare grazie anche ad una strategia paziente e in fin dei conti indovinata, nonostante la Safety Car non sia intervenuta come sarebbe stato lecito attendersi; dall'altro il campione del mondo in gara, alle prese ancora una volta con una gara da incubo e costretto sulla difensiva nel suo peggior weekend dell'anno.

Se la sfida nel titolo piloti vede ora Max cedere altre due lunghezze e ridursi a 59 punti il margine di vantaggio nei confronti del rivale, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda la corsa al Costruttori: complice anche il “fattaccio” che ha coinvolto Perez nel finale, McLaren ha coronato il proprio lungo inseguimento scavalcando Red Bull al comando della classifica, con la Ferrari pronta a sua volta per sferrare l'attacco al team di Milton Keynes. Una fotografia evidente della situazione in termini di forze in campo che ormai da diverse gare caratterizza il Mondiale di Formula 1, la quale non può e non deve lasciare dormire sonni tranquilli a Verstappen. Il leader del Mondiale non vince ormai dallo scorso GP di Spagna, ed appare chiaro a tutti come la RB20 stia arrancando nei confronti dei diretti competitor.

McLaren scavalca Red Bull, Norris “limita” i danni

La gara di Baku rappresenta un esempio lampante. Pur mettendo in mostra di gran lunga il miglior Perez della stagione, Red Bull si è dovuta accontentare di navigare a debita distanza dalle luci dei riflettori con Verstappen, apparso in difficoltà e mai a proprio agio con la monoposto. Il tutto in un fine settimana che sembrava essere partito nel verso giusto, visti gli ottimi riscontri fatti registrare nelle libere: ma mentre il messicano si è mantenuto su livelli più che accettabili (almeno per i suoi standard abituali), l'olandese è sembrato aver perso la bussola, faticando sia in qualifica e soprattutto in gara. Al punto di non riuscire dapprima ad attaccare un Norris che, partito con gomma Hard, aveva ovviamente allungato il proprio stint iniziale; quindi subendo il sorpasso sia dalla Mercedes di Russell e poi anche dallo stesso pilota McLaren, quest'ultimo autore di un finale arrembante con gomme più fresche.

In sostanza, dopo un Sabato da dimenticare, Norris è riuscito nell'impresa di limitare i danni, centrando persino l'obiettivo (quasi insperato alla vigilia) di concludere la gara davanti al suo diretto avversario. Certo, vedendo la prova da incorniciare da parte di Piastri, rimane per lui il rimpianto di un'occasione mancata a causa di una qualifica gettata alle ortiche; ma se la crisi di risultati della Red Bull dovesse continuare a manifestarsi in questi termini, sperare in un finale thrilling non appare più soltanto una mera utopia.

Marco Privitera