F1 | Alfa Romeo C43, analisi tecnica: la prima vera monoposto del 2023
Nella mattinata di oggi sono stati tolti i veli all'Alfa Romeo C43, quella che a tutti gli effetti è la prima vera monoposto presentata per mondiale F1 2023. Oltre alla nuova colorazione rosso-nera e al nuovo title sponsor Stake, la vettura del team svizzero presenta diverse soluzioni tecniche che la rendono diversa dalla C42 dello scorso anno, in particolare dal punto di vista aerodinamico.
L'ANTERIORE RIMANE INVARIATO
Seppure la C43 abbia molte differenze con la vettura che l'ha preceduta, l'anteriore fa eccezione, non presentando particolari novità. Resta (quasi) invariato infatti il muso, che si unisce al secondo elemento dell'ala anteriore, con ques'ultima che nei render diffusi estremizza l'effetto out-wash così come nell'ultima evoluzione del 2022. Resta invariato anche lo schema sospensivo push rod, con i bracci del triangolo superiore non allineati. Diverso invece il disegno del muso, adesso più squadrato.
AIRBOX, PANCE E BEAM WING NUOVI
In seguito all'incidente di Guanyu Zhou nel corso del GP di Gran Bretagna, il roll-bar a partire da quest'anno deve sopportare carichi più pesanti per essere omologato. Nessun cambio di filosofia per l'Alfa Romeo, ma l'airbox è stato leggermente rivisto, presentando 4 canali, soluzione già vista nel 2019 con la C38.
Rinnovate del tutto invece le pance, che adesso seguono la linea Red Bull, lasciandosi alle spalle il concetto di doppio fondo. Ridisegnate anche le bocche dei radiatori, ora del tutto simili a quelle della Ferrari F1-75. Molto simile alla Red Bull anche il cofano motore, con una forma tale da convogliare l'aria direttamente verso la beam wing, anch'essa nuova.
Più nel dettaglio, l'elemento superiore si presenta seghettato, una soluzione adottata per lavorare in sinergia con il cofano motore al fine di generare un maggiore carico aerodinamico al posteriore.
Sempre sulla cover engine, inoltre, sono presenti delle aperture, così come sulla parte superiore delle pance.
FONDO LAVORATO E PUSH ROD AL POSTERIORE
Rispetto alla monoposto vista durante la presentazione a Zurigo, le immagini renderizzate mostrano un fondo particolarmente lavorato. A colpire sono infatti i 9 generatori di vortice sul marciapiede inclinate di 45º rispetto al piano orizzontale. L'intento è ovviamente quello di creare un effetto downwash. Vedremo se ci saranno ulteriori aggiornamenti nel corso dei test.
Confermato lo schema sospensivo di tipo push rod al posteriore, almeno stando alla monoposto riportata nei render. Un disegno però notevolmente rivisto rispetto allo scorso anno, con il triangolo superiore non allineato come all'anteriore per un migliore effetto anti-dive.
Ultima nota per gli specchietti, più grandi sulla C43 come da regolamento e sorretti anche da un piccolo sostegno verticale sopra le bocche dei radiatori. Nella stessa zona compaiono anche due piccoli flap per spingere l'aria verso l'esterno.
Carlo Luciani