Finali Mondiali Ferrari, Day 2: si inizia a fare sul serio
Nel Challenge Nord America, la sessione di qualifica vede protagonista Macneil (1:50.434), davanti a Tippl (1:50.960) e Hites (1:50.982). Se la sessione di qualifica è stata corsa in condizioni di asciutto, la gara diventerà umida, visto che le condizioni meteo virano verso una pioggia crescente. Il via è regolare, anche se un contatto in prima Variante mette fuori dai giochi "Angie" e Rothlander; con l'acqua la pista diventa progressivamente insidiosa (ci sono un paio di scivolate alla prima di Lesmo intorno al quindicesimo minuto) e alcuni piloti decidono per il pit-stop, montando gomme da bagnato. La gara si chiude circa dieci minuti più tardi, quando Cagnazzi va sul muro interno dopo la prima di Lesmo in seguito ad una scivolata della sua Ferrari 488: safety-car prima e bandiera rossa dopo decretano la classifica finale, che vede Macneil davanti a Ludwig e Tippl.
Il Challenge Asia-Pacifico vede i risultati della qualifica con distacchi più sensibili tra i primi tre rispetto agli omologhi nord-americani: in pole va Hutasoit (1:50.385), davanti a Prette (1:50.781) e Hanna (1:51.200). Pista molto bagnata al via: nonostante la partenza lanciata, il gruppo si presenta sgranato alla prima Variante, dove le vetture scorrono in tranquilità. Nei primi giri la battaglia tra i primi due (Hutasoit, la cui Ferrari 488 presenta un'originale livrea con Dick Dastardly, e Prette) è serrata, con distacchi che raramente superano il secondo. Con 19' ancora da correre, la corsa viene neutralizzata dalla Safety Car, in seguito al ritiro di Chan che si insabbia alla Curva Grande dopo essere stato spinto fuori da "Go Max" (penalizzato e poi ritirato per problemi tecnici). Alla ripartenza, con 12' alla bandiera a scacchi, Prette passa Hutasoit sul rettilineo principale e mentiene il comando delle operazioni fino alla bandiera a scacchi. Classifica finale: Prette vince avanti a Hutasoit e Hanna.
Il Challenge Europa conclude le sessioni giornaliere delle divisioni continentali: in qualifica si impone Grossmann (1:48.894), davanti a Fumanelli (1:49.362) e Nielsen (1:49.894). Oltre ad avere una griglia decisamente più frequentata (trentanove vetture), la divisione "Europea" è anche quella mediamente più veloce sul giro secco. La gara parte quasi sull'imbrunire e il meteo vira verso il bello: alcuni piloti nel paddock tentano la carta delle gomme slick piuttosto che le coperture da bagnato, nonostante la pista sia ancora umida. Al via Nielsen prende il comando delle operazioni e, dopo due giri, dispone di quattro secondi di vantaggio su Liebhauser, tallonato da vicinissimo da Prette. Al quarto giro Liebhauser va lungo alla Prima Variante, ma riesce comunque a stare davanti a Prette: da quel punto in poi Liebhauser terrà un vantaggio di sicurezza (massimo quasi due secondi) nei confronti di Prette. A quindici minuti dalla bandiera a scacchi Overgaard scivola e si gira in Prima Variante, ma questo non turba le posizioni di testa, così che alla bandiera a scacchi si presenta primo Nielsen, davanti a Liebhauser e Prette.
Giornata caratterizzata da un meteo ballerino che non ha rallentato l'attività in pista, nella quale si segnala l'esibizione mattutina delle Formula 1 Clienti (con le quali si segnala l'inconfondibile sinfonia del V12 Ferrari, montato a bordo della 412T2, e la perfezione aerodinamica della F2008) e del Programma XX con le altre supercar Clienti. Tra i personaggi conosciuti visti nel paddock notiamo Marc Genè e Mauro Bertolini. Migliore affluenza di spettatori sulle tribune rispetto a ieri, il picco è previsto per sabato e, soprattutto, domenica.
Infine segnaliamo nel retro-box la vettura completamente smontata di Rothlander, sulla quale ci sarà da lavorare per essere in pista nella sessione di domani. Si replica domani, con un programma dove si vedranno di nuovo protagoniste le Ferrari 488 dei Challenge nelle divisioni continentali.
Luca Colombo