WSBK 2021 | Indonesia: Razgatlioglu è campione del mondo, Rea vince Gara 1
Il WSBK 2021 si è chiuso matematicamente con Gara 1, manche in cui Toprak Razgatlioglu ha conquistato il titolo di Campione del Mondo. Il secondo posto è stato sufficiente al turco per entrare nella storia delle derivate e diventare il terzo iridato più giovane, appena dopo James Toseland e Troy Corser. La prima gara del weekend è stata vinta da Jonathan Rea, autore di una manche perfetta con la 111^ vittoria in carriera a fare da coronamento ad una stagione comunque straordinaria. Ciò nonostante, gli sforzi non sono bastati e dopo 6 anni di dominio Rea-Kawasaki cambia la sinfonia del WorldSBK, con Yamaha che torna a festeggiare un titolo piloti dodici anni dopo l'impresa di Ben Spies.
WSBK INDONESIA - GARA 1 | REA VINCE MA NON BASTA, RAZGATLIOGLU CAMPIONE
Non è stata una prima gara semplice, anzi, perché il meteo si è messo d'impegno per complicare le cose poco prima della partenza. Una leggera pioggia ha reso umido il circuito a qualche minuto dal giro di formazione ma, dopo una procedura rivista e allungata dalla Direzione Gara, tutti i piloti hanno optato per le gomme slick. Brivido nel primo dei due giri di formazione per il nuovo iridato: Razgatlioglu parte per effettuare il warm-up lap e posiziona le sue ruote sul cordolo umido posto appena prima di curva 1. Il turco perde per qualche istante il controllo della propria R1, rischiando una caduta fortunatamente evitata.
Allo spegnimento dei semafori si assiste ad una partenza fulminante di Jonathan Rea, che sale in cima alla classifica nel primo settore del circuito. Dietro di lui Scott Redding ed il poleman Razgatlioglu, sempre all'attacco anche in momenti di possibile amministrazione. A seguire il terzetto di testa sopraggiungono velocemente Axel Bassani, Tom Sykes e Michael van der Mark, ma solo l'italiano riesce a fare la differenza. Arrivato nelle posizioni che contano nel corso dei primi due giri, Bassani passa tutti e prende la testa della gara per qualche secondo.
La lotta tra Rea, Razgatlioglu, Redding e Bassani procede per parecchi giri, tra sorpassi notevoli e battaglie spettacolari. La pista però si asciuga e Bassani inizia a regalare terreno agli avversari, lasciando ai primi tre nel mondiale l'onore di lottare per il successo. Rea perde in rettilineo ma nel tratto guidato si difende; Razgatlioglu continua imperterrito a spingere sebbene il secondo posto sia sufficiente; Redding sfrutta il V4 Ducati per provare a prendere il comando della gara ed involarsi verso la vittoria.
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A nove giri dalla fine arriva il colpo di scena più eclatante: Razgatlioglu, in quel momento primo, finisce lungo alla penultima curva perdendo il posteriore nel passaggio tra pista e via di fuga. Redding ne approfitta, ringrazia e sale al primo posto mentre Rea lo insegue a breve distanza. Al 6 volte campione il secondo posto non basta, dunque ecco che cominciano ad arrivare i primi attacchi su Redding. A cinque giri dalla bandiera a scacchi il pilota Ducati finisce lungo in curva dieci, Rea rimane più interno ed in questo modo si libera del connazionale.
Con Rea 1° e Razgatlioglu 3° il titolo si deciderebbe in Gara 2, ma un aggressivo tentativo di risposta da parte di Redding in curva dodici riporta Razgatlioglu vicino alla seconda posizione, quella giusta per diventare Campione anche in caso di vittoria di Rea. Ricucito il gap, il turco prepara il sorpasso su Redding nelle ultime curve del 17° giro, affondando la staccata in curva uno e prendendo con decisione il secondo posto.
RAZGATLIOGLU PROVA A PRENDERE REA PER VINCERE GARA E TITOLO
Non sembra finita qui perché Toprak si mette in testa di vincere sia la gara sia il titolo. La Yamaha R1 #54 inizia ad avvicinarsi alla Kawasaki #1, il distacco si riduce negli ultimi due passaggi e così sembra maturare un altro duello tra Razgatlioglu e Rea. Tuttavia l'inglese riesce a difendere il primo posto vincendo la gara che consegna il mondiale al turco, che poi festeggia tra le solite acrobazie, la commozione di Kenan Sofuoglu (suo mentore in pista e fuori) e l'esultanza di tutto lo staff Yamaha.
Nel giro di rientro Toprak sfoggia casco e tuta colorati di oro per poi arrivare nel parco chiuso esibendosi in uno stoppie stellare. Proprio nell'angolo dedicato alle interviste abbraccia i rivali, saluta la sua squadra e anche Manuel Puccetti, team manager che lo portò al debutto nel 2018. Menzioniamo anche la dedica al padre venuto a mancare nel 2017, anno in cui Razgatlioglu chiuse 5° nella FIM STK1000 e 2° l'europeo preparando il debutto nel WSBK.