F1 | GP Brasile: esulta Rosberg, Ferrari ancora a podio
In una gara caratterizzata da pochi sorpassi e tanti sbadigli, Nico Rosberg ha conquistato il suo quinto successo stagionale, trionfando ad Interlagos davanti al compagno di scuderia Lewis Hamilton. Ennesima doppietta Mercedes, dunque, in un Gran Premio del Brasile caratterizzato dalla netta superiorità delle monoposto di Brackley, evidenziatasi sin dalle prove libere del venerdì e manifestatasi poi anche in una gara a senso unico. Il tedesco è stato abile a mantenere al via la pole conquistata al sabato, tenendo a bada Hamilton anche nei momenti in cui l'inglese sembrava sul punto di poter sferrare l'attacco. La strategia per i piloti Mercedes è stata identica, con Rosberg chiamato al pit sempre un giro prima rispetto al compagno, per una strategia a tre soste utilizzata da gran parte dei team. Hamilton è stato poi frenato nel finale da una "spiattellata" rimediata all'anteriore destra durante un doppiaggio, che ha regalato al rivale in tutta tranquillità il secondo successo consecutivo sotto la bandiera a scacchi.
L'unico apparso in grado di poter lontanamente reggere il ritmo indiavolato delle due Frecce d'Argento è stato Sebastian Vettel. Il ferrarista è giunto a 14" dal vincitore, in una gara dove le Rosse sono state le uniche monoposto non doppiate dalle Mercedes, regalando così al Cavallino il quattordicesimo piazzamento a podio della stagione. Il tedesco ha portato a termine una gara regolare, così come il Kimi Raikkonen, giunto alle sue spalle ma staccato di oltre 30" dal compagno dopo una gara basata su una strategia a due soste. Buona gara per Bottas e Hulkenberg, rispettivamente quinto e sesto al traguardo, mentre la Red Bull ha colto il settimo posto con Kvyat e il 12° con Ricciardo, quest'ultimo penalizzato dal cambio della Power Unit che ne ha comportato la partenza dal fondo della griglia. A chiudere la zona punti un deluso Massa, un combattivo Grosjean e uno spettacolare Verstappen, autore anche in questa circostanza di sorpassi spettacolari ed incisivi. Non c'è stata altrettanta gloria per il compagno Sainz, vittima di un problema tecnico già nel giro di allineamento e successivamente costretto ad abbandonare in gara dopo poche centinaia di metri. Unico ritirato, peraltro, di una monotona gara di fine stagione, con il podio caratterizzata dalla presenza della bandiera francese listata a lutto e dai cori della torcida brasiliana inneggianti al grande Ayrton Senna.
La cronaca. Un minuto di dilenzio viene osservato prima del via in memoria delle vittime della strada, ma naturalmente anche per quanti hanno perso la vita in occasione degli attacchi terroristici a Parigi. Al via scatta bene Rosberg, il quale tiene a bada Hamilton e le due Ferrari, mentre Bottas è abile dalla settima piazza a scavalcare subito Kvyat e Hulkenberg. Partito dalla pit-lane, Sainz è subito costretto al ritiro, mentre dopo soli 3 giri Ricciardo rientra ai box per montare le gomme medie. Davanti Rosberg mette un piccolo margine tra sé e Hamilton, mentre Vettel sembra non reggere il ritmo delle due Mercedes e paga già 2"5 dall'inglese dopo 5 giri. Tra i big il primo a rientrare è Raikkonen al 12° passaggio, imitato nella tornata seguente da Rosberg (4"4) e Vettel (2"7), mentre Hamilton si ferma al 14° giro ripartendo dopo 3"6. Mentre tra i primi cinque i distacchi sembrano abbastanza consolidati (nonostante un tentativo di attacco da parte di Hamilton su Rosberg) è bagarre alle loro spalle tra Maldonado (autore di un primo stint particolarmente lungo) e Hulkenberg, così come tra Perez e Verstappen. L'olandese riesce a scavalcare la Force India del messicano con una decisa manovra in curva 2 che consente anche a Grosjean di infilarsi. Poco dopo inizia il secondo valzer di pit-stop, il quale non provoca ripercussioni di rilievo sulla classifica. Rimane in pista Raikkonen, il quale mantiene le medie lasciando passare il compagno pochi giri. Il finlandese si ferma quindi al giro 42 per montare un altro set di Medium, pochi giri prima rispetto al trio di testa che ha invece optato su una strategia a tre soste. Hamilton tenta di riavvicinarsi al rivale, ma nel doppiaggio di Grosjean spiattella l'anteriore sinistra dicendo addio alle proprie chance di successo. Le due Mercedes finiscono comunque per doppiare tutti, tranne le due Ferrari, mentre nel finale Verstappen regala ancora spettacolo soffiando la decima piazza a Nasr con una grande staccata all'esterno della curva 1. Rosberg ottiene il suo secondo successo consecutivo, precedendo sul podio Hamilton e Vettel. A punti anche Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Kvyat, Massa, Grosjean e Verstappen. Tra due settimane l'epilogo della stagione 2015 nella cornice glamour di Abu Dhabi.
Marco Privitera