Credits: F1 Official website
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Per trovare una stagione F1 iniziata così male, Fernando Alonso deve tornare indietro fino al 2017, gli anni bui con McLaren. Oggi, Aston Martin vive una situazione paragonabile a quella della scuderia di Woking in quel periodo; si trova, infatti, in una sorta di limbo in cui si attende con ansia l’arrivo della prossima stagione, in cui Adrian Newey inizierà effettivamente il suo lavoro. Nel frattempo, però c’è un 2025 da vivere, e che al momento vede l’asturiano fermo a zero punti, mentre Lance Stroll continua, checché se ne dica, a portare fieno in cascina. 

Fernando a quota zero e con poche speranze

Già la prima gara del 2025 per Alonso non era andata per nulla come immaginato. Lo spagnolo era stato protagonista di una uscita di pista nella infida curva 6, in cui era finito pesantemente a muro mentre navigava nella zona centrale della classifica. Non che ci fossero le premesse per fare tanto meglio, dal momento che lo stesso pilota si era detto poco fiducioso già a partire dal venerdì di prove libere. 

Passati in Cina, le cose sono andate ancora peggio, se possibile. La Sprint lo ha visto chiudere in un’anonima decima posizione, mentre la gara non è durata che poche tornate, a causa di un problema ai freni posteriori che lo ha costretto a ritirare la vettura, peraltro con qualche rischio non indifferente. Dopo il Gran Premio, lo stesso Alonso ha spiegato quanto successo, lasciando trasparire un certo pessimismo in vista del prosieguo della stagione. 

Abbiamo lamentato una temperatura estremamente alta ai freni posteriori sin dall'inizio della gara, e siamo stati costretti a ritirare la macchina. È stato un po' spaventoso perdere i freni all'improvviso. Analizzeremo quando accaduto per migliorare in vista del Giappone. Speriamo che la nostra sorte migliorerà in vista del prossimo trittico di gare, in modo da lottare per i punti in tutti e tre i fine settimana. Gli zeri possono diventare un'abitudine quest’anno. Oltre ai primi quattro team, ci sono anche Racing Bulls e Williams, i quali in questo momento sono chiaramente davanti a noi.

Lance porta punti, ma il futuro resta molto incerto

Credits: Pirelli media

Difficile trovare una traccia di ottimismo nelle parole dell’asturiano in vista delle prossime gare. In una F1 in cui i valori, specialmente lì in mezzo, sono così ravvicinati, il rischio è effettivamente quello di non riuscire ad essere costantemente in zona punti, e questo può rappresentare un problema per una realtà come è Aston Martin. Certamente, essere all’ultimo anno di collaborazione con Mercedes non aiuta, ma pare che anche la vettura in sé sia una sorta di copia di quella dell’anno passato, senza particolari evoluzioni. 

Nel frattempo, però, mentre Alonso fatica veramente tanto, al di là di incidenti e problematiche varie, Lance Stroll è riuscito a portare a casa dieci punti, approfittando anche, va detto, di squalifiche e ritiri altrui. Da sottolineare come, se in Australia il canadese ha potuto approfittare di una situazione a lui da sempre congeniale (la pioggia), a Shanghai sia stato il pilota rimasto in pista più a lungo con gomme dure prima di effettuare la sosta. Difficile dire quanto questo possa aver influito sul risultato finale, ma certamente era l’unica soluzione per cercare di sparigliare le carte a centro gruppo.

Sembrava che, dopo il primo stint, la gara ci stesse venendo incontro, ma poi con le medie abbiamo sofferto tanto di graining. Essendo diventata, a questo punto, una gara a una sola sosta per tutti, difficilmente avremmo potuto fare di più. C’è tanto da lavorare per poter essere costantemente in zona punti in futuro. 

Una situazione complicata, dunque, per Aston Martin, con entrambi i piloti a sottolineare come la strada sia in salita. Per il momento, la scelta di non spingere più di tanto sul progetto 2025 per concentrarsi sul futuro non sta pagando e, con le arie che tirano, potrebbe essere un boomerang non indifferente, anche con un genio come Newey a capo dell’ufficio tecnico. 

Nicola Saglia