WRC | Dal ritorno di Gronholm all'incertezza tra i big: ecco cosa attenderci dal Rally di Svezia
Mentre nell'ambiente della Formula 1 e della MotoGP imperversa la presentazione dei nuovi mezzi per il 2019, la stagione del mondiale rally è già lanciata verso il suo secondo appuntamento dell'anno. Dopo il Rally Montecarlo di tre settimane fa, i protagonisti del mondiale giungeranno in Svezia per l'unica tappa completamente innevata del calendario.
Si ripartirà, come al solito, da Sebastien Ogier in cima alla classifica del mondiale dopo il round inaugurale di Montecarlo. Una cosa abituale in queste ultime stagioni che, se da una parte continua a porre il nome del pilota francese nell'olimpo della disciplina, dall'altra lo pone in una posizione sfavorevole per quanto riguarda l'appuntamento successivo, il Rally di Svezia. Come previsto da regolamento, il leader del mondiale partirà infatti per primo nella tappa inaugurale del rally, con i conseguenti "handicap" del ruolo di battistrada che sulle nevi svedesi assumono proporzioni importanti. Quella di Ogier sarà dunque una gara tutta in difesa, contro gli altri big del mondiale pronti a prendersi il riscatto dopo il "Monte".
Tra di essi spicca indubbiamente il Toyota Gazoo Racing Team, che nella prima gara dell'anno ha mostrato una competitività importante, seppur non ottenendo i risultati sperati. La Yaris WRC si è dunque confermata la migliore vettura del lotto e sulle nevi svedesi, terreno sul quale ha condotto diverse sessioni di test, partirà con i favori dei pronostici dalla propria parte. A provare a concretizzarli ci saranno i fidi Ott Tanak e Jari-Matti Latvala (che in Svezia nel 2008 vinse la sua prima gara nel mondiale) e l'incognita Kris Meeke, visto in grande forma in quel di Montecarlo. Completerà l'organico il ritorno una tantum nel mondiale del due volte iridato 2000 e 2002 Marcus Gronholm, che correrà la gara svedese con la vettura per la quale ha anche svolto l'attività di tester in passato. Un fattore che potrebbe sicuramente risultare utile al driver finlandese.
A Montecarlo anche Hyundai Motorsport ha mostrato le sue credenziali, con una vittoria sfiorata grazie a Thierry Neuville. A rendere ancor più interessante questo Rally di Svezia ci saranno i ricordi dello scorso anno, quando proprio il belga vinse la prima gara stagionale, ed ovviamente la presenza di Sebastien Loeb. Il nove volte iridato correrà il suo secondo rally con la i20, provando a migliorare il feeling e le prestazioni della gara monegasca. Insieme a loro la delusione Andreas Mikkelsen, partirà con l'obbligo di riscattare il suo deludente Rally di Montecarlo.
Capitolo a parte merita M-Sport, team orfano di Sebastien Ogier e ridimensionato dal primo round stagionale, dove ha raccolto tre zeri. Teemu Suninen, Elfyn Evans e Pontus Tidemand proveranno dunque a raccogliere i primi risultati concreti stagionali su un terreno favorevole ai due piloti nordici. Il Rally di Svezia 2019 prenderà ufficialmente il via questa mattina con lo shakedown di Skalla, seguito la sera stessa dalla prima tradizionale prova spettacolo di Karlstad. Venerdì si comincerà a fare sul serio, con i consueti due loop di tre speciali da ripetere una volta ciascuno. La "Hof-Finnskog" di 21.26 km, la "Svullrya" di 24.88 km e la "Rojden" di 18.10 km caratterizzeranno dunque la prima tappa, con la spettacolo di Torsby a chiudere la giornata. Sabato si proseguirà su un simile format, con la "Rammen" di 23.13 km, la "Hagfors" di 23.4 km e la "Vargasen" di 14.21 sempre da ripetere per due volte. Anche qui ci saranno due prove "show" a chiudere il cerchio, ovvero la Karstad Arena e la Torsby Sprint. Nella giornata conclusiva si svolgeranno tre speciali, nello specifico i due passaggi sulla "Likenas" di 21.19 km e la power stage conclusiva di Torsby (8.93 km).
Per quanto riguarda la copertura tv, il servizio WRC+ All Live garantirà un'offerta totale, con tutte le prove live più relativi approfondimenti. La vera novità sarà garantita dall'emittente italiana Dazn, che trasmetterà la prova inaugurale di giovedì sera, due speciali di sabato e la power stage domenicale.
Alessio Sambruna