Il tutto è stato stabilito durante l'ultimo weekend di gara a Monza, dove però non è stato ancora identificato il circuito sul quale gli undici team proveranno le nuove monoposto. A questo proposito, la discussione è in atto, e diverse squadre non sarebbero disposte ad allontanarsi dall'Europa per evitare di sostenere maggiori spese. Di tutt'altro parere è invece la Pirelli, che invece avrebbe proposto altre soluzioni al fine di avere diverse valutazioni sui nuovi pneumatici.

In particolare, la casa italiana avrebbe proposto di andare in Bahrain, in modo tale da testare il proprio prodotto in condizioni climatiche più simili a quelle dei weekend di gara, in quanto il clima fresco dell'inverno europeo potrebbe riportare risultati praticamente inutili, rischiando di utilizzare in campionato delle coperture poco affidabili, o che comunque potrebbero portare dei problemi a causa di un errato sviluppo.

Di questo parere ovviamente è il direttore di Pirelli Motorsport Paul Hembery, che ha dichiarato: "Stiamo ancora aspettando chiarezza sui luoghi dei test, ma noi preferiremmo un posto più caldo. Siamo stati molto coerenti nel dire che con un cambiamento così grande, dalla nostra posizione, sarebbe meglio andare dove le temperature sono più alte, e quindi non in Europa. A Barcellona, per esempio, la temperatura è un pò al di sotto di quella di un qualsiasi weekend di gara, quindi preferiremmo andare da qualche altra parte, come il Bahrain."

L'inglese, poi, ha ribadito anche l'importanza di effettuare dei test con le gomme da bagnato, dichiarando: "Il passaggio ad uno pneumatico così largo, con cui si cerca di raggiungere una buona aderenza sul bagnato, è una sfida. Noi consigliamo alle squadre che sarebbe saggio pianificare qualcosa prima della stagione piuttosto che utilizzare le sessioni di prove libere, qualifiche o una gara per scoprire il tutto".

Sarà dura quindi mettere tutti d'accordo, ma alla fine si giungerà sicuramente ad un buon compromesso. Una soluzione da proporre potrebbe quella di effettuare solo una delle due sessioni in Bahrain e l'altra in Europa, magari proprio a Barcellona, nominata anche dallo stesso Hembery.

Carlo Luciani

 

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