Dal duro di Silverstone al morbido di Hockenheim. Parliamo naturalmente della tipologia di mescola scelta da Pirelli, la quale in occasione del weekend sul circuito tedesco metterà a disposizione dei team il P Zero Yellow soft ed il P Zero Red supersoft, combinazione utilizzata l’ultima volta in Austria. Quello di Hockenheim, utilizzato per l'ultima volta dalla Formula 1 nel 2012 a causa della sua alternanza con il Nurburgring, è un circuito con due anime: alla parte stretta e tortuosa dello stadio, molto tecnica, si alternano infatti una serie di rettilinei veloci. Trazione e frenata sono i due aspetti chiave della pista tedesca, nella quale gli pneumatici sono soggetti ad una decelerazione fino a 5g; nella sezione lenta del circuito, dove ci sono molte accelerazioni all’uscita delle curve lente, i piloti devono inoltre cercare di evitare lo slittamento che riscalda la superficie dello pneumatico. La P Zero Red supersoft è una gomma ‘low working range’, capace di assicurare massime prestazioni anche a basse temperature. La P Zero Yellow soft è una mescola ‘high working range’, perfetta per temperature più alte e condizioni di pista più faticose. A Hockenheim ci si può attendere un’ampia varietà di temperature: le prime previsioni indicano che ci sarà qualche scroscio d’acqua durante il fine settimana. La sfida più grande a Hockenheim sarà quella di mantenere gli pneumatici nel loro working range ideale; aspetto fondamentale per generare grip su un circuito che, generalmente, non scarica molta energia sugli pneumatici, ad eccezione della curva 5, che è quasi un rettilineo, dove viene scaricata molta energia sul lato destro. La strategia vincente nel 2012 era stata a due soste, con mescole soft e medium. Fernando Alonso, al volante della Ferrari, vinse la gara partendo dalla pole, perdendo la posizione di testa solo durante il pit stop.

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