I miti del motociclismo: Fausto Gresini
Fausto Gresini nasce ad Imola il 23 gennaio 1961 e la sua carriera di pilota inizia in giovane età, quando a 17 anni esordisce in 125 in sella ad una MBA, la casa motociclistica italiana poi chiusa nel 1990. Il primo tentativo non è fortunato, visto che a causa di un guasto è costretto a ritirarsi, ma già nel 1984, al suo terzo anno in 125, in sella ad una Garelli, ottiene la sua prima vittoria in Svezia e il terzo posto nella classifica del Mondiale. Nel 1985 conquista il suo primo titolo sempre sulla Garelli, con quattro vittorie all'attivo e 109 punti finali; l'anno successivo non riesce a replicare l'impresa visto che, nonostante i 114 punti ottenuti, si piazza secondo alle spalle di Luca Cadalora. Il 1987 è un anno fortunato per Gresini che, sempre in sella alla Garelli, vince 10 gare, con un solo ritiro in Portogallo, e conquista così il suo secondo titolo Mondiale 125 con 150 punti, staccando il secondo di oltre 60 lunghezze. Nel 1988, un infortunio lo taglia fuori dalla lotta al vertice e l'anno successivo passa quindi ll'Aprilia, chiudendo il Mondiale in quinta posizione; nel 1990 si trasferisce alla Honda come compagno di squadra di Loris Capirossi ma non riesce a tornare campione del mondo, complice qualche infortunio e un po' di sfortuna, ma aiutando il giovano compagno a conquistare il titolo. Anche i due anni successivi vedono Gresini grande protagonista, ma impossibilitato a salire sul trono del Mondiale per pochi punti: in entrambe le occasioni si piazza secondo, prima alle spalle di Capirossi e successivamente dietro ad Alessandro Gramigni.
Dopo altre due annate povere di soddisfazioni, si ritira nel 1995 ma non rimane molto lontano dalle piste, visto che solo due anni dopo fonda il suo team Gresini Racing: "Ad un certo punto della mia carriera dovetti scegliere se diventare un vecchio pilota o un giovane manager" queste le parole di Gresini espresse 18 anni dopo la fondazione del team. L'inizio dell'avventura vede l'impegno in 500 e la collaborazione con la Honda. Fin dal primo anno si capisce che il progetto ha le potenzialità per dare grandi soddisfazioni: già nel 1998 il pilota Alex Barros ottiene un quinto posto nel Mondiale. Nel '99 il team entra in 250 e il suo centauro è il giovane Loris Capirossi, ma è grazie a Daijiro Kato che vince il Mondiale nel 2001. Negli anni il team cresce e diventa una realtà importante del Motomondiale, dovendo però fare i conti anche anche due lutti: Kato nel 2003 perde la vita a Suzuka e Marco Simoncelli muore nel 2011 in Malesia. Questi due momenti segnano indelebilmente il team e tutto il paddock, che non perdono ancora oggi occasione per ricordare i giovani talenti che ci hanno lasciato inseguendo il proprio sogno.
Oggi il team Gresini è impegnato in Moto3 con due giovani piloti (il rookie Di Giannantonio e il pretendente al titolo Enea Bastianini), in Moto2 con Alex Lowes e in MotoGP con Alvaro Bautista e Stefan Bradl, grazie ad un'ambiziosa collaborazione con Aprilia.
Gresini non è solo un mito delle due ruote: è un punto fermo dell'ambiente, un uomo che ha saputo reinventarsi e sfruttare al massimo la sua passione per questo sport, toccando tutti i ruoli principali con successo...e considerando la sua carriera, c'è da scommettere che il meglio deve ancora arrivare.
Alice Lettieri
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