F1 | Max Verstappen avrebbe potuto vincere anche con McLaren e Ferrari?
In occasione del GP di F1 a Las Vegas che lo ha visto vincere il Titolo, Max Verstappen ha rilasciato dichiarazioni significative sul suo 2024
Max Verstappen ha vinto a Las Vegas il suo quarto titolo consecutivo in F1, probabilmente il più significativo della carriera fino ad oggi perché ottenuto in una stagione impegnativa, alla guida di una Red Bull sicuramente non dominante come nel 2023 e che ha visto un percorso di crescita e sviluppo meno efficace di quanto intrapreso dalla concorrenza.
Punti di svolta
Al termine del GP di Las Vegas, alla domanda se questo fosse il suo Titolo "migliore" in F1, Max Verstappen ha dichiarato alla stampa:
"Lo penso anch'io. Voglio dire, l'anno scorso avevo una macchina dominante (...) ma non lo era quanto la gente pensi. Sono orgoglioso di quest'anno, perché per la maggior parte della stagione, direi per circa il 70%, non abbiamo avuto la macchina più veloce, ma nella pratica abbiamo comunque allungato il nostro vantaggio. Quindi questo è sicuramente un aspetto di cui sono molto orgoglioso".
L'olandese segnala come punto di "svolta" il GP a Miami, vinto da Lando Norris in virtù di una neutralizzazione che lo ha portato in testa nella fase finale di gara. Dopo la gara in Florida, il pilota della Red Bull era in testa alla classifica con 136 punti, tallonato da Sergio Perez con 103 punti, mentre Lando Norris pagava 53 punti dalla vetta. Max ha evidenziato come da quel momento in poi la propria posizione fosse più vulnerabile:
"Da Miami in poi, la maggior parte delle volte non siamo più stati i più veloci e il GP di Miami è posizionato molto presto nella stagione. Cinquanta punti o sessanta punti possono essere facilmente riassorbiti se continui a massimizzare i risultati e non fai niente di folle. L'ho sperimentato io stesso, sotto di trenta - quaranta punti, credo, nel 2022".
Ha ragione?
Da un punto di vista esterno, l'analisi di Max sembra avere una verifica nel ruolino di marcia di Sergio Perez, che dopo il fine settimana in Florida non ha più avuto i numeri mostrati nella prima sezione di stagione. Nella pratica dei fatti una monoposto disegnata principalmente sulle esigenze dell'olandese e la "pezza" che il pilota ha comunque messo, hanno consentito un allargamento del gap su Lando Norris fino al massimo stagionale di 84 lunghezze, segnato a Silverstone.
Dal GP di Gran Bretagna in poi, effettivamente, Max ha corso in un regime di "perdita controllata", con l'erosione del vantaggio accumulato nella prima parte di stagione fino ai 44 punti dopo la Sprint Race di Interlagos. Sempre secondo le dichiarazioni rilasciate da Verstappen, il punto più basso stagionale della scuderia di Milton Keynes è stato raggiunto a Monza, analisi che possiamo sposare vista la difficoltà con la quale Red Bull ha raggiunto il risultato finale e il gap nei confronti di McLaren e Ferrari.
I rivali
A proposito dei rivali diretti, alla domanda di cosa avrebbe ottenuto se avesse guidato una McLaren, Verstappen ha detto:
"Sì, (avrei vinto, ndR) anche prima. Con Ferrari più o meno lo stesso. Con Mercedes, no, credo che sarebbe stato più difficile".
La risposta di Max rappresenta un pensiero diametralmente opposto a quello di Lando Norris, per il quale, anche con una stagione perfetta, non sarebbe riuscito a battere Verstappen sulla base del troppo vantaggio accumulato nelle prime gare della stagione. Va sottolineato che la posizione assunta da Max in questo contesto ha già generato qualche malumore soprattutto tra i detrattori del pilota olandese che leggono nelle sue parole una certa spocchia.
Dal punto di vista delle cause che hanno visto la debacle Red Bull, possiamo azzardare che i vari aggiornamenti portati dal team non hanno permesso di fare il salto sperato sul piano delle prestazioni, pur partendo da una base molto competitiva che abbiamo visto nella prima fase di campionato. Gli avversari, da questo punto di vista, hanno lavorato meglio: oggettivamente McLaren ha fatto un deciso passo avanti, mentre Ferrari ha dovuto attendere Monza per riscontrare una crescita importante e "correttiva" della "sbandata" presa intorno a metà campionato.
Il gioco degli scambi
Alla luce di tutto questo, l'unica cosa sicura che possiamo dire è questa: Max ha vinto capitalizzando la prima parte di campionato, massimizzando tutti i potenziali risultati e sfruttando molto la dispersione di punti generata da molti vincitori durante il campionato, unita ad una gestione non sempre sul punto da parte del duo McLaren - Lando Norris.
Detto questo, Max avrebbe vinto a bordo di altre vetture? Tralasciando il fatto che l'equazione di trasporto di un pilota tra un sedile e l'altro non è così lineare, possiamo pensare ad un sì con McLaren, mentre risulta più difficile pensarlo con Ferrari. La questione più interessante potrebbe essere un altra: sulla Red Bull altri piloti avrebbero vinto? Secondo Max la risposta è una sola:
"Qui a Las Vegas siamo nel posto giusto per questa domanda, perché si può scommettere. Posso solo dire che auguro loro la migliore fortuna".
Luca Colombo