MotoGP | KTM, l’incubo è finito: accettato il piano di ristrutturazione
L’incontro coi creditori tenutosi ieri ha dato un esito positivo: la casa di Mattighofen è, al momento, salva.

A pochi giorni dal primo turno del Gran Premio di Thailandia MotoGP arriva un’ufficialità importante per tutto il mondo delle due ruote. I creditori hanno accettato il piano di ristrutturazione di Pierer Mobility, il che significa che KTM potrà continuare tutte le attività che la vedono attualmente coinvolta nelle piste di tutto il mondo.
Il piano di ristrutturazione
In una nota rilasciata da Pierer Mobility, abbiamo un’idea più nitida di quali siano le misure adottate dalla società nei confronti dei creditori. Il piano è diviso in tre punti: il primo riguarda il debito della società nei confronti dei creditori. KTM AG si impegna a pagare il 30% di quanto richiesto entro il 23 maggio 2025. Il secondo punto prevede un capitale di circa 800 milioni di euro per permettere al gruppo di estinguere i propri debiti e riprendere con successo la produzione. Questo investimento verrà supportato da Citigroup Global Markets Europe AG. Infine, la produzione dovrebbe riprendere entro la metà del mese di marzo con il chiaro obiettivo di tornare a pieno regime entro i tre mesi.
Ci si vede in Thailandia, con l’ombra di BMW
Un grosso sospiro di sollievo è stato tirato non solo da KTM, ma anche da Dorna e tutto il paddock del Motomondiale. Questo weekend comincia la stagione MotoGP con l’inedito Gran Premio di Thailandia, se il piano di ristrutturazione non fosse stato accettato KTM sarebbe stata sull’orlo del fallimento. Per evitare ciò, nelle ultime ore avrebbe cominciato a spargersi una voce piuttosto suggestiva per il motociclismo su pista. Infatti, fonti vicine a KTM avrebbero rilevato un interesse piuttosto consistente da parte di BMW per rilevare il marchio di Mattighofen e salvare l’azienda. Si tratta solamente di voci che non si avvereranno visto l’esito dell’incontro coi creditori, ma in ottica MotoGP si sarebbe proposto uno scenario interessante. È da anni che si parla di un possibile ingresso nel Motomondiale da parte di BMW, specie alla luce di quanto visto nel WorldSBK a Phillip Island. La M1000RR di Toprak Razgatlıoğlu non è nemmeno vicina ai livelli mostrati nel 2024. Questo per colpa (o merito) della fine delle superconcessioni alla casa tedesca, vittoriosa nel campionato piloti proprio con il turco nel weekend di Jerez de la Frontera. La polemica del campione del mondo si sviluppa proprio riguardo il telaio: dato che il telaio utilizzato la scorsa stagione è stato bocciato da parte dell’organizzatore, BMW si è vista costretta a correre ai ripari utilizzando un telaio molto vicino a quello montato sulla moto di serie. I nervi tesi tra la casa tedesca, Razgatlıoğlu e il WorldSBK potrebbero portare BMW a percorrere la strada del Motomondiale in vista del prossimo cambio regolamentare previsto per il 2027.
Valentino Aggio
Leggi anche: MotoGP | Jorge Martín di nuovo infortunato: out nel GP Thailandia