Non ci crederete, ma è proprio questo il “dibattito principale” di quest’ultimo periodo riguardo la massima categoria automobilistica. Direte voi: “Ma non ci sono problemi ben più grossi su cui impiegare le proprie risorse, anziché accanirsi su un argomento di cui non frega a nessuno?”. E la risposta è… si. Avete assolutamente ragione. Cioè, siamo alle prese con una F1 che non capisce nessuno, fatta di piloti paganti che buttano fuori dalla categoria driver plurititolati, con piste adatte più a processioni per la veglia di Pasqua che alle gare di macchine, e stiamo qui a discutere se mantenere o meno le “ombrelline” sulla griglia di partenza? Sul serio?

Che poi diciamoci la verità: perché? Quali dovrebbero essere i motivi per cui l’assenza delle gentili donzelle dagli schermi, migliorerebbe lo spettacolo? Son belle figliuole (il che non guasta), è un piacere guardarle, tanto che a volte si spera nella solita pioggerellina che convinca zio Charlie a ritardare la partenza di 4 o 5 ore per continuare a osservarle, quindi...perché toglierle? E poi dai, è anche una tradizione. Sin dall’alba dei tempi le grid girls hanno fatto parte del gioco, quindi senza di loro non sarebbe più la stessa cosa.

Inutile ovviamente anche fare discorsi su possibili “grid men” per la parità dei sessi o robe simili. Le ragazze in griglia una volta erano le fidanzate dei piloti stessi, o addirittura le mogli. Rappresentano un legame inconscio tra i protagonisti della corsa ed il mondo esterno, una sorta di cordone ombelicale tra l’uomo pilota e il maschio marpione. Tutto il palcoscenico motoristico, quindi, è legato anche a questa assidua presenza “femminile”. Come si può fare, dunque, a scambiare tutto questo con un Rubens Barrichello (preso a caso) che tiene l’ombrello ad un altro pilota? Ve lo immaginate? Sarebbe indecente su...

In definitiva, cara Liberty Media, ascolta il sottoscritto "quaqquaraqqua": lascia perdere questi discorsi strampalati e tieni le grid girls: i tifosi ringrazieranno. Specie perché è meglio guardare le grazie di queste gentili fanciulle, piuttosto che il testone quadrato di Valtteri Bottas alle prese con il suo casco XXXXXXXXXL. Dai su…

Daniel Limardi