F1 | Cosa aspettarci dalla seconda parte del 2022
La pausa estiva della F1 restituirà al GP del Belgio un Circus con una situazione di classifica ben determinata: cosa aspettare, dunque, dalla seconda parte del campionato 2022?
Classifica Costruttori (prima del GP del Belgio)
1 RED BULL RACING RBPT 431 2 FERRARI 334 3 MERCEDES 304 4 ALPINE RENAULT 99 5 MCLAREN MERCEDES 95 6 ALFA ROMEO FERRARI 51 7 HAAS FERRARI 34 8 ALPHATAURI RBPT 27 9 ASTON MARTIN ARAMCO MERCEDES 20 10 WILLIAMS MERCEDES 3
Classifica Piloti (prima del GP del Belgio)
1 Verstappen, RED BULL RACING RBPT 258 2 Leclerc, FERRARI 178 3 Perez, RED BULL RACING RBPT 173 4 Russell, MERCEDES 158 5 Sainz, FERRARI 156 6 Hamilton, MERCEDES 146 7 Norris, MCLAREN MERCEDES 76 8 Ocon, ALPINE RENAULT 58 9 Bottas, ALFA ROMEO FERRARI 46 10 Alonso, ALPINE RENAULT 41 11 Magnussen, HAAS FERRARI 22 12 Ricciardo, MCLAREN MERCEDES 19 13 Gasly, ALPHATAURI RBPT 16 14 Vettel, ASTON MARTIN ARAMCO MERCEDES 16 15 Schumacher, HAAS FERRARI 12 16 Tsunoda, ALPHATAURI RBPT 11 17 Zhou, ALFA ROMEO FERRARI 5 18 Stroll, ASTON MARTIN ARAMCO MERCEDES 4 19 Albon, WILLIAMS MERCEDES 3 20 Latifi, WILLIAMS MERCEDES 0 21 Hulkenberg, ASTON MARTIN ARAMCO MERCEDES 0
Max e Red Bull primi
Detto subito fuori dai denti, con la classifica attuale i Titoli sembrano indirizzati verso Max Verstappen e Red Bull. Troppa la differenza in termini di punteggio con gli inseguitori (+80 su Leclerc e +97 sulla Ferrari) per poter pensare ad un riaggancio nella seconda fase della stagione. A questo dobbiamo sommare l'evidente la maturazione dell'olandese nella gestione di gara e la nota capacità della scuderia di Milton Keynes nel dare il meglio con la seconda parte di stagione. Detto questo, in F1 la corsa ad entrambi i titoli non finisce finché la matematica lascia aperte le porte.
La rincorsa
In Ferrari devono aggrapparsi a questa considerazione, se vogliono rimanere in corsa per gli obiettivi "grossi". Charles Leclerc ha dichiarato più volte di crederci, nonostante i pensieri e le azioni della scuderia di Maranello sembrano improntati al contrario. Questioni di affidabilità e PU oltre il numero prestabilito a parte, in Ferrari devono lavorare su due aspetti. Il primo decidere quale pilota appoggiare, se non altro in un'ottica di ottimizzazione dei risultati, visto che la dispersione di punti fa soltanto il gioco di Verstappen. Il secondo attuare qualche manovra correttiva nel reparto che delibera le strategie, perché va bene la continuità e la serenità nel lavoro, ma gli inspiegabili risultati "a passo di gambero" raccolti a Montecarlo e Hungaroring devono far riflettere e smuovere qualcosa.
Nonostante un avvio di stagione in sordina, la Mercedes rimane pericolosamente vicina alla Rossa. Stando alle dichiarazioni rilasciate dall'entourage di Brackley, l'affidabilità e la costanza sono punti di forza, ma non si può pensare di lavorare esclusivamente su questi parametri. La scuderia anglo-tedesca, tuttavia, pare in grado di capitalizzare ogni occasione, agendo da "formichina" che mette via pazientemente le briciole di pane. In questo senso i trenta punti di distacco dalla Ferrari nel Costruttori rappresentano una distanza non incolmabile, considerando la vulnerabilità della scuderia di Maranello in determinate situazioni. Consideriamo questa statistica: se in Belgio ed Olanda si ripetessero gli stessi risultati dell'Ungheria, la Mercedes arriverebbe in Italia a soli due punti dalla Rossa.
TD039
Prima di parlare del midfield, elaboriamo qualche considerazione entrando in un terreno piuttosto scivoloso. Sappiamo che con il GP del Belgio entrerà in azione la direttiva tecnica TD039, di cui abbiamo parlato in precedenza. Questa direttiva dovrebbe entrare a gamba tesa sugli assetti qualora una monoposto di F1 tenda a manifestare un porpoising troppo accentuato e potrebbe avere delle ripercussioni sul disegno del fondo vettura di alcune monoposto. Il primo ambito presenta ancora delle caratteristiche fumose, soprattutto per quanto riguarda l'applicazione delle correzioni di assetto (se necessarie). Per quanto riguarda i fondi vettura, per ora tutto tace, visto che non sappiamo ancora quale interpretazione del Regolamento sia data per buona dalla FIA.
Prepariamoci dunque per una possibile valanga di polemiche e qualche potenziale sorpresa in termini di prestazione e rapporti di forza. La speranza è che, con le proposte anti-porpoising per il 2023 già elaborate e spedite dalle scuderie alla FIA, non si vada a cadere in un tiramolla tecnico che scombina vistosamente, in corsa, gli equilibri. Tutti vorremmo campionati combattuti fino all'ultima curva, soprattutto la F1 nella vendita del suo prodotto. Nessuno vuole però pervenire a questo tipo di situazione con polemiche o episodi al limite dell'incomprensibile. In questo senso, abbiamo già dato nel 2021.
Centro gruppo e retrovie
Per quanto riguarda il midfield e le retrovie, la situazione più interessante sarà la sfida per il quarto posto tra Alpine e McLaren. In tutta onestà, le altre scuderie sono troppo lontane (in termini di classifica) e qualcuno (di sicuro l'Aston Martin) ha già spostato il focus tecnico sul 2023. Curiosamente la scuderia transalpina e quella di Woking hanno le mani in pasta in un complicato guazzabuglio legale che fa riferimento al contratto 2023 di Oscar Piastri. Alpine ha decisamente fatto un balzo in avanti rispetto alle classifiche di F1 del 2022, mentre McLaren mostra una decisa regressione rispetto a quanto visto lo scorso anno.
Alpine fino ad oggi ha giocato meglio di squadra, mentre McLaren ha colto i risultati migliori con Lando Norris. Dando per buone le voci che vedono la scuderia di Woking impegnata a trovare uno "scivolo" per Daniel Ricciardo, possiamo aspettarci una seconda parte di stagione sostanzialmente equiparabile alla prima. La differenza nel Costruttori potrebbe essere legata proprio ai risultati dei piloti piazzati per ora meglio (Esteban Ocon per Alpine e Lando Norris per McLaren), con uno sbilanciamento a favore di Norris.
Luca Colombo