La sigla MP4 fa il proprio debutto nel 1981 e nasce dall’unione tra le iniziali della Marlboro (main sponsor McLaren fino al 1996) e della Project 4, la scuderia di Formula 2 di cui Dennis era il proprietario prima di entrare a far parte della famiglia McLaren, in piena crisi di risultati tra fine anni ’70 e inizio ‘80. La MP4/1, ricordata per essere la prima monoposto nella top class con il telaio in fibra di carbonio, disputa ben tre stagioni nel corso delle quali viene costantemente aggiornata, fino alla versione conclusiva: la MP4/1E (1983).

Dopo un triennio di buoni risultati, con sei vittorie all’attivo, nel 1984 arriva il primo titolo iridato colto da una McLaren MP4. A conquistarlo è Niki Lauda, con l'austriaco che conquista il terzo titolo in carriera nel testa a testa finale col compagno di squadra Alain Prost, primeggiando per solo mezzo punto. Il biennio successivo sorride invece a Prost, che diviene iridato avendo la meglio dapprima sul ferrarista Michele Alboreto e successivamente sulle Williams di Nigel Mansell e Nelson Piquet. Ai titoli individuali conquistati da Lauda e Prost si aggiungono i due consecutivi (1984-85) centrati nella classifica costruttori.

Dopo un anno di transizione, le MP4 tornano a dettare legge a fine anni ’80, in concomitanza con la partnership siglata con la Honda, che fornisce i propulsori al team di Woking. Dal 1988 al 1991 la McLaren monopolizza la scena della Formula Uno, conquistando tutti i titoli a disposizione. A fare da cornice al dominio anglo-nipponico di quel periodo è senza dubbio la rivalità tra Ayrton Senna e Alain Prost, con i due campionissimi che danno vita ad epiche battaglie...non solo in pista. Di quel quinquennio d'oro è doveroso menzionare la mitica MP4/4, considerata una delle monoposto più dominanti della storia della Formula Uno, capace di trionfare in 15 dei 16 appuntamenti disputati nella stagione 1988. 

Nella metà degli anni ’90, complice anche la mancanza di un partner stabile a livello motoristico, le MP4 sono delle comprimarie in pista, non riuscendo a reggere il passo della concorrenza. Con l’approdo di Adrian Newey a Woking (1997), la McLaren torna a vincere nel biennio 1998-99, conquistando due titoli piloti con Mika Hakkinen e un campionato costruttori.  

Nei primi anni 2000, le MP4 – così come il resto delle monoposto presenti in griglia – si devono inchinare allo strapotere mostrato dalla Ferrari prima (2000-2004) e successivamente dalla Renault nel biennio 2005-06. Nel 2008 la McLaren torna sul tetto del mondo grazie al titolo piloti conquistato da Lewis Hamilton al termine di una gara – quella di Interlagos – rocambolesca e carica di colpi di scena, con l’inglese che riscatta così la cocente delusione (patita sempre sulla pista brasiliana) dell’anno precedente. Ad oggi quell’iride sarà ricordato anche come l’ultimo conquistato da una MP4, a cui ha fatto seguito l’ultimo successo in assoluto ottenuto da Jenson Button – a bordo della MP4-27 – nel 2012 ancora ad Interlagos.

Ora dopo vari anni difficili, la McLaren ha deciso di rompere i ponti col passato (e con la tradizione), avviando un nuovo corso anche dal punto di vista della denominazione della monoposto. Come avvenuto proprio alla fine del 1980, con il passaggio dalla sigla “M” a quella “MP4”. A Woking si augurano che il cambiamento posto in essere possa portare gli stessi benefici...  

Piero Ladisa 

 

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