Credits: Tower Motorsport
Credits: Tower Motorsport

Cambia clamorosamente la classifica della classe LMP2 della Rolex 24 at Daytona con l'esclusione di Tower Motorsport. John Farano, Sebastien Bourdais, Job Van Uitert e Sebastian Alvarez, primi sotto la bandiera a scacchi, cedono il successo ad Dan Goldburg, Paul di Resta, Rasmus Lindh e James Allen, portacolori di United Autosports USA.

Tower passa il testimone ad United 

L'Oreca 07 Gibson #8 è stata trovata irregolare al termine dell'opening round dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Il pattino posto sotto la carrozzeria è risultato essere più consumato dei 5 mm previsti dal regolamento, la squalifica è stata immediata per l'auto #8.

Tower Motorsport aveva ottenuto la prima gioia della propria storia a Daytona, Farano ed i propri uomini avevano precedentemente colto almeno un successo nella Motul Petit Le Mans e nella 12h Sebring.

United ottiene quindi il primo acuto nel ‘World Center of Racing’ in LMP2 battendo Gar Robinson/Felipe Fraga/Josh Burdon/Felipe Massa (Riley #74) e Mathias Beche/Rodrigo Sales/Benjamin Pedersen/Ben Keating   (PR1 Mathiasen Motorsports #52).

Tutto confermato nelle altre classi

IMSA, a meno di sorprese, ha confermato il risultato in tutte le altre classi con la vittoria overall della Porsche 963 #7 Porsche Penske Motorsport affidata a Mathieu Jaminet/Matt Campbell/Kevin Estre. Il marchio di Stoccarda ha ottenuto la seconda gioia consecutiva in GTP, la 20ma nella storia della competizione più lunga dell'anno per quanto riguarda il più importante campionato americano riservato alle GT ed ai prototipi.

Menzione speciale anche per la Ford Mustang GT3 #65 di Christopher Mies/Frédéric Vervisch/Dennis Olsen e la Chevrolet Corvette Z06 GT3.R #13 AWA di Orey Fidani/Matt Bell/Marvin Kirchhöfer/Lars Kern, rispettivamente in vetta in GTD PRO e GTD. 

Piccola pausa ora per IMSA che disputerà dei test collettivi a Sebring in vista della dodici ore di metà marzo. Sarà l'opportunità di rivedere sul suolo americano anche l'Aston Martin Hypercar, attesa al debutto in America qualche settimana dopo l'esordio nel Mondiale Endurance in Qatar.

Luca Pellegrini