F1 | Le pagelle di metà stagione: Williams, tra la pista e la rivoluzione
Il 2024 si sta confermando finora un anno di transizione per la scuderia di Grove che, nonostante il nono posto attuale, può guardare con fiducia al futuro
Risultati alla mano, le prime 14 gare del Mondiale di Formula 1 2024 non hanno evidenziato un grosso passo in avanti della Williams, anzi: dal settimo posto dell’ultima stagione, il team di Groove è passato al nono posto con soli 4 punti conquistati grazie ai due acuti di Albon a Monaco e Silverstone. Nonostante ciò, il futuro può sorridere alla storica scuderia di Grove per il grande lavoro attualmente in atto dietro le quinte.
Una scuderia da lavori in corso
James Vowles l’aveva lasciato intendere fin dall’inizio che questo sarebbe stato un anno di transizione e che avrebbero sacrificato i risultati in pista per preparare la Williams ai cambiamenti regolamentari del 2026. Per questo il crollo della scuderia britannica dai 21 punti ottenuti lo scorso anno dopo 14 gare ai quattro raccolti questa stagione ha delle attenuanti, nonostante i tanti problemi avuti tra l’inverno e la primavera.
L’inizio di stagione è stato molto difficile per il team, rimasto a lungo senza un telaio di riserva e costretto a non schierare Logan Sargeant nel GP Australia. Nonostante ciò, la Williams ha fatto il possibile con i mezzi che aveva, confermandosi con costanza in bagarre per i punti e piazzando il colpo Carlos Sainz per il 2025 e oltre. Rimangono ancora alcuni difetti sulla monoposto e al muretto per alcune strategie che hanno compromesso altri arrivi in top 10, ma la strada intrapresa è promettente.
Voto: 6-
Albon rimane una certezza
L’anglo-thailandese ha rappresentato e continuerà a rappresentare il faro della Williams per il resto della stagione e per il futuro. Fin dal suo ritorno in F1 con la scuderia di Grove nel 2022, Alex si è messo in risalto con la vettura del team britannico e ancora oggi rappresenta il suo asset più valido per accompagnare la risalita della Williams per la nuova era che scatterà dal 2026.
Seppur non abbia messo a segno i risultati stellari che aveva fatto nel 2023, i suoi due noni posti conquistati a Monaco e Silverstone tengono a galla la scuderia di Grove, permettendole di lottare nel centro gruppo. Insomma, nonostante il periodo complicato del team, lui c’è e continua a condurre la barca da buon capitano, mettendoci (quasi) sempre il suo nonostante i limiti della monoposto e delle attuali infrastrutture.
Voto: 6,5
Logan abbandonato a sé stesso
Questa prima parte di stagione ha presentato per l’americano un copione simile a quello del film “Logan: the Wolverine” in cui il nostro protagonista deve sopravvivere contro tutto e contro tutti in un distopico futuro. Tale lungometraggio della Marvel ha alcuni parallelismi con quanto vissuto da Sargeant, in quanto il pilota proveniente dalla Florida ha dovuto saltare una gara (Melbourne) per mancanza di pezzi di ricambio e ha dovuto correre alcuni GP con un telaio “rotto”.
Purtroppo però, non c’è mai stato il passo avanti che il team si aspettava confermandolo per il secondo anno. Tra prestazioni anonime e incidenti, il suo destino era segnato quasi quanto quello del “vecchio Logan” del film. E con la firma di Carlos Sainz, la sua avventura in F1 è già al capolinea: vedremo se nella seconda parte del 2024 arriverà una reazione d’orgoglio da parte dello statunitense prima dell’approdo sempre più probabile in IndyCar per il prossimo anno.
Voto: 4
Andrea Mattavelli