Tra le sorprese del Gran Premio del Bahrain spiccano indubbiamente tre piloti, tutti sospinti dai cavalli Ferrari nella giornata segnata dalla doppietta firmata da Charles Leclerc e Carlos Sainz. Si tratta del rientrante Kevin Magnussen in forza al team Haas, quinto al traguardo, e alle due Alfa Romeo, con il debutto a punti di Guanyu Zhou e la soddisfazione del 6° posto di Valtteri Bottas. 

MAGNUSSEN: IL VOLTO DELLA RINASCITA HAAS

Lo stile aggressivo di Kevin Magnussen è mancato alla Formula 1. E’ il caso di dirlo. Il pilota danese, di ritorno in Formula 1 dopo l’uscita di Nikita Mazepin prima dei test in Bahrain, ci ha messo del suo dal primo istante al volante della VF-22. Serviva un pilota di esperienza, che potesse sobbarcarsi un progetto nuovo e con del potenziale. Settimo in qualifica, quinto nel finale di gara beneficiando del ritiro di Verstappen e del testacoda di Perez, Magnussen ha brillato per velocità e concretezza alle spalle del duo Mercedes.  L’assenza ai test pre-stagionali va a conferire ulteriore lustro alla sua performance, sintomatica della competitività del pacchetto Haas dopo una stagione difficile. Nota di merito anche per Mick Schumacher, vicinissimo al primo punto in Formula 1, ma i riflettori e gli applausi sono rivolti al suo compagno di squadra. 

ALTA LA BANDIERA DEI ROOKIE: DEBUTTO A PUNTI PER ZHOU

Il pilota cinese Guanyu Zhou non sfigura affatto al debutto in Formula 1. Unico rookie sulla griglia del Bahrain, il giovane classe ’99 si è qualificato 15° e dalle battute iniziali della gara ha iniziato a sfoggiare il proprio talento e la propria combattività, recuperando posizioni dopo un avvio non ottimale. La conclusione in decima posizione è il giusto coronamento di un fine settimana positivo per l’ex FDA, preso successivamente sotto l’ala del programma giovanile Renault Sport 2019 e terzo classificato nella sua ultima stagione di Formula 2. Chiaramente è ancora presto per decretare il calibro del talento di Zhou, ben lontano dai paragoni e dai titoli altisonanti che accompagnavano il debutto di Yuki Tsunoda un anno fa, ma un ottimo inizio di stagione ha un grande valore motivazionale che si estende naturalmente a tutta la squadra. 

BOTTAS SESTO IN RIMONTA 

Può sorridere anche l’altra metà del box Alfa Romeo, altro team che sembra aver indovinato il progetto 2022 all’avvio di questo Mondiale. Il pilota finlandese ha dato vita a una rimonta indiavolata dopo una partenza disastrosa, in cui ha perso ben otto posizioni. La ricostruzione della sua gara è stata tuttavia clinica e magistrale. A tratti inseguito, come un maestro, dal compagno di squadra Zhou, è riuscito a risalire la china avendo la meglio su Alpha Tauri, Alpine, una Haas, Williams, Aston Martin e McLaren.  Beatrice Zamuner