La conformazione delle ali che vedremo in azione a Spa, in alcuni casi simili a quelli di Baku, verrà estremizzata ulteriormente sul circuito di Monza. Ma il tracciato belga è anche pista di motore, dove la farfalla è aperta per il 78% del giro, dunque molti motoristi hanno portato le evoluzioni delle rispettive Power Unit. Andiamo a vedere nello specifico quali sono state le novità portate in pista dai vari team:

Mercedes
Il team tedesco ha deciso di portare in campo l’ultima evoluzione della sua Power Unit in vista dei due circuiti più esigenti in quanto a cavalleria, e ad essere interessati saranno il turbo e la MGU-H. L’evoluzione sarà disponibile solo per il team ufficiale, mentre quelli clienti la riceveranno prossimamente. Per quanto riguarda la veste aerodinamica, la Mercedes ha portato l’alettone posteriore a cucchiaio che genera un carico più elevato al centro della sua corda per poi scaricarsi alle estremità.

Red Bull
La vettura di Milton Keynes dovrebbe essere equipaggiata della nuova MGU-K della Renault con un risparmio di ben 5 chilogrammi che su di un circuito di velocità e saliscendi come quello di Spa vuol dire più di un decimo in meno sul singolo giro.
Anche le modifiche aerodinamiche sono numerose: si comincia dell’alettone anteriore che presenta il profilo superiore con una corda ridotta per generare meno carico sull’asse anteriore.
Mantenuti i nuovi bargeboard che ora presentano un andamento molto complesso per evitare di far stagnare i flussi che agiscono in questa zona, alimentando il fondo della vettura e la zona posteriore; modificati i deflettori ed il fondo piatto con la lama più lunga (cerchio giallo) che si protrae fino all’inizio del deflettore per incamerare più aria nel sotto-vettura, completato da nove soffiature nella zona antecedente gli pneumatici posteriori.
Nuovi anche gli alettoni posteriori, con il profilo principale che presenta una forma a freccia con la parte centrale leggermente rialzata (cerchio rosso), mentre il secondo profilo presenta una corda ridotta (tratto verde) per la vettura di Ricciardo e leggermente più carica per Verstappen; anche le paratie laterali presentano due soli slot nella parte superiore (riquadro azzurro) segno che in Red Bull hanno preferito l’efficienza aerodinamica a discapito del carico; inoltre, la struttura deformabile è priva di monkey seat. (foto: @LiveGPit; @AlbertFabrega)

Ferrari
Come ormai ci ha abituato in questo campionato sono numerose le novità portate dalla Rossa, in larga parte sperimentate nei test di Budapest prima della pausa estiva.
L’alettone anteriore utilizzato è quello introdotto in Austria che presenta un andamento più sinuoso, con i profili laterali privi del flap orizzontale (cerchio azzurro) superiore per generare meno carico; il tutto lavora in sinergia con i mozzi forati, che sono stati reintrodotti, per favorire la maggior efficienza aerodinamica allontanando le turbolenze generate dall’alettone anteriore e dal rotolamento degli pneumatici.
Modificato anche il terzo elemento della sospensione anteriore: in particolare presenta uno stelo (e quindi un’escursione) maggiore, in grado di controllare l’assetto Rake in pieno rettilineo quando i carichi sono più elevati, rendendo la vettura più piatta e stabile da guidare.
Portato anche il fondo piatto che ha esordito nelle prove post GP in Ungheria, studiato appositamente per le piste veloci, che presenta una soffiatura in meno (solamente sei) oltre all’ultima a forma di L di chiara ispirazione Mercedes.
È stata scelta la T-Wing ad un singolo profilo (cerchio arancio) abbinata all’alettone posteriore a cucchiaio, in grado di generare meno carico, con i piloni di sostegno che si ancorano alla parte inferiore del profilo principale (cerchio verde); infine, confermato il doppio monkey seat. (foto: @LiveGPit)

Force India
Poche modifiche per il team indiano che si è presentato con la pinna priva di T-Wing che lavora in sinergia con l’alettone posteriore da basso carico.

Williams
Sono state confermate le modifiche portate nei test di Budapest, come la nuova sospensione posteriore ed il nuovo cambio inscatolato.
Per quanto concerne l’aerodinamica si è cercato di scaricare la monoposto, nonostante quest'ultima disponga di ottime doti velocistiche, portando un alettone anteriore con i profili superiori con corda ridotta, e privando la pinna della T-Wing.

McLaren
Il team di Woking si presenta con un aggiornamento della Power Unit Honda montata solamente sulla monoposto di Vandoorne che, in caso di esito positivo, verrà montata anche sulla vettura di Alonso a Monza.
Presentato un nuovo alettone posteriore da basso carico (in giallo) con il profilo principale dotato di un rigonfiamento superiore (cerchio azzurro) per ridurre ulteriormente il drag (resistenza aerodinamica), mentre anche il secondo profilo presenta una corda ridotta (tratto verde); la strada che cercano di perseguire i tecnici inglesi, vista la scarsa potenza del motopropulsore Honda, è di ridurre la resistenza aerodinamica in favore dell’efficienza: lo dimostra anche l’assenza della T-Wing. (Foto: @LiveGPit)

Toro Rosso
Anche il team di Faenza si è presentato in Belgio non montando la T-Wing sulla monoposto; inoltre ha fatto la comparsa un cofano motore che presenta degli sfoghi finali asimmetrici, con la parte destra maggiore della sinistra, per far evacuare meglio il calore generato dalla power unit Renault.

Haas
Il team americano è stato scelto nuovamente dalla Ferrari per testare la nuova evoluzione della Power Unit: in particolare si parla di nuovi pistoni in lega di acciaio, in luogo di quelli in alluminio, per aumentare ulteriormente la pressione in camera di combustione.
Si è deciso di utilizzare un’alettone anteriore con un profilo superiore più scarico per non penalizzare le velocità di punta.
Inoltre sono stati montati dei nuovi turning vanes, che presentano più soffiature, (cerchio giallo) per meglio indirizzare e pulire il flusso nel sottoscocca. (Foto: @LiveGPit)

Sauber
Sempre attivo nel cercare nuove soluzioni aerodinamiche, il team svizzero ha cercato di ridurre il drag per sopperire alla carenza di cavalli della Power Unit Ferrari 2016.
In particolare ha portato un alettone anteriore con l’ultimo profilo superiore avente un angolo di corda molto ridotto (cerchio giallo).
Curiosa la pinna (riquadro verde) che si presenta più incavata nella parte centrale (con la linea azzurra il raffronto con la versione precedente) per poi salire in corrispondenza del sostegno (cerchio rosso) per la T-wing: l’andamento è stato studiato per ridurre la resistenza all’avanzamento, soprattutto nei curvoni veloci presenti a Spa.
Nuova anche la parte del fondo piatto davanti agli pneumatici posteriori, che presenta una soffiatura in meno e due derive verticali per pulire la zona. (Foto: @LiveGPit; @SauberF1Team)

Da notare che continuano le prove di installazione dell'Halo da parte di diversi team, anche per quanto concerne la raccolta dati per le turbolenze generate verso l’airscope ed il posteriore della vettura.

Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano