Come se non bastasse la difficile situazione economica in cui versa il team, con l'acquisto da parte della Renault che sembra ormai rappresentare l'unica concreta ancora di salvezza, per la Lotus è arrivata un'altra gatta da pelare durante il weekend del Gran Premio del Belgio. L'ex-reserve driver della scuderia Charles Pic, infatti, ha deciso di adire per vie legali in quanto non gli sarebbero state concesse le giornate di test precedentemente garantitegli al momento della stipula del contratto.

In pratica, al francese è stata negata l'opportunità di prendere parte al numero di sessioni stabilito tra le parti all'inizio della stagione, con conseguente azione dei suoi legali scattata proprio durante il weekend di Spa. E non è un caso che la sede prescelta sia stata proprio la tappa belga, dove solitamente le procedure in caso di ingiunzioni sono molto rapide e snelle, tanto che la Lotus potrebbe di fatto trovarsi impossibilitata a trasportare altrove il proprio materiale una volta finita la gara, qualora non dovesse essere trovata una soluzione al caso.

Come si ricorderà, nella passata stagione la Lotus aveva incontrato numerosi problemi con la gestione della nuova Power Unit Renault, cosa che evidentemente deve aver spinto i vertici del team ad affidare il volante della vettura nel maggior numero di occasioni possibili ai titolari Maldonado e Grosjean: la cosa però non deve essere di certo andata giù all'ex-pilota di Marussia e Caterham, che si è rivolto alle competenti autorità locali per far valere le proprie ragioni. I legali di entrambe le parti sono attualmente al lavoro nel tentativo di trovare una soluzione: a tal proposito, il co-proprietario della Lotus, Gerard Lopez, ha confidato di essere fiducioso sul fatto che la situazione potrà essere sbloccata. "Siamo consapevoli del fatto che esiste una differenza tra il numero di sessioni svolte da Pic e quelle in cui sarebbe dovuto essere effettivamente impiegato - ha dichiarato - ma credo che alla fine riusciremo a trovare una soluzione amichevole".

A dimostrazione dei timori della scuderia, è emerso come nella tarda serata di giovedì tre membri del team siano rimasti a "controllare" le vetture e le attrezzature del team oltre il coprifuoco previsto alle ore 23. I Commissari FIA hanno comunque deciso di non intervenire, considerando le circostanze eccezionali che ne hanno giustificato la presenza.

Marco Privitera

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