Dieci anni fa le testate di tutto il mondo riportavano della vittoria colta da Nico Rosberg nel GP a Shanghai: in Cina la Mercedes AMG aveva fatto ritorno alla vittoria come Costruttore in F1 dopo il ritiro datato 1955. Chi avrebbe potuto immaginare i successi poi raccolti dalla scuderia di Brackley?

Andate e ritorni

La Mercedes aveva lasciato la F1, in veste di Costruttore, dopo aver presenziato nel biennio 1954-1955. I tedeschi avevano poi fatto ritorno come fornitori nel Circus, dapprima sotto le insegne Ilmor, nel 1994 con Sauber, e poi con la McLaren dal 1995 in poi. Proprio con la scuderia di Ron Dennis, i tedeschi ritorneranno in F1 con il marchio Mercedes-Benz e stringeranno una forte partnership che vada oltre il contratto di fornitura. Vinceranno il Piloti con Mika Hakkinen (1998 e 1999) e Lewis Hamilton (2008), centrando però il Costruttori solo nel 1998. Curiosamente sarà la partnership one-shot con Brawn GP che, oltre al Piloti con Jenson Button, porterà un alloro iridato nel Costruttori nel 2009.

Prima vittoria

Partendo proprio dal Titolo vinto con Brawn, in Mercedes decidono di ritornare in prima persona nel Circus. L'acquisizione della scuderia di Ross the Boss e una line-up formata dal promettente Nico Rosberg e, soprattutto, il rientrante Michael Schumacher, supportati da una squadra tecnica piuttosto interessante, formano il biglietto da visita per il 2010. Nonostante Mercedes non stia a guardare, basti ricordare lo studio di un sistema "attivo" di doppio F-Duct, la prima vittoria arriverà solo nel 2012. Il successo arriva all'indomani di un lock-out della prima fila da parte del duo delle Frecce d'argento.

Tutto oro quello che luccica?

Mercedes è una Casa che vende automobili, per cui l'investimento nella F1 deve corrispondere a "vittorie la domenica che facciano vendere il lunedì". Per questo motivo arriva un ultimatum dal consiglio di amministrazione: bisogna vedere i risultati o si cambia. Per il 2013 avviene dunque una piccola rivoluzione, che vede i nomi di Norbert Haug e Ross Brawn estromessi dall'organigramma, con l'ingresso di Toto Wolff e Niki Lauda anche nel capitale azionario della scuderia. Come se non bastasse, la scuderia convince Lewis Hamilton a lasciare la McLaren, subentrando a Michael Schumacher.

Cambio di mentalità

Da qui la storia cambia, perché la scuderia si fa più clinica nelle scelte. La quarta forza dei campionati precedenti, diventa seconda forza dietro a Red Bull con tre vittorie in campionato. Nel calderone, oltre alla bontà della vettura, va inserito anche il contributo di un test estensivo condotto sulle gomme Pirelli, mai del tutto chiarito per quanto riguarda l'accettazione, visto il numero contingentato di prove durante l'anno.

Era turbo-ibrida

Sarà l'era turbo-ibrida a vedere il grosso dell'incredibile bottino incamerato dalla scuderia anglo-tedesca fino ad oggi. Con la rivoluzione regolamentare per quanto riguarda le architetture propulsive, fondata sul concetto di motori termici sovra-alimentati e tecnologie ibride di recupero, approvata qualche anno prima, la Mercedes riversa il proprio know-how propulsivo nel Circus. Sedici vittorie su diciannove gare nel biennio 2014-2015 e diciannove vittorie su ventuno gare nel 2016 danno la dimensione del vantaggio competitivo della scuderia di Brackley.

Maturità tecnica

Vantaggio competitivo nei confronti dei rivali che consente alla scuderia di affinare meglio le proprie vetture sulla lunghezza del campionato. I titoli maturati nel 2017, 2018, 2019 e 2020 danno testimonianza di quanto detto. Nel tecnicamente "strano" 2021, Mercedes trova nel binomio Red Bull - Honda uno competitor decisamente forte. La scuderia di Milton Keynes ha un appoggio incredibile dal partner giapponese e ha la struttura per impostare ed elaborare un progetto sul lungo corso. In più dispone di una buona leva politica, che utilizza in un confronto molto aspro sulle questioni regolamentari con la scuderia di Brackley, "rompendo" il classico fronte inglese.

Il titolo Costruttori 2021 arriverà comunque nelle bacheche della Mercedes, ma non quello Piloti, spezzando una doppia winning-streak che durava dal 2014. La stagione 2022 vede la scuderia di Brackley alle prese con un progetto vettura molto ardito che per ora non sta regalando grosse soddisfazioni. Secondo una recente intervista rilasciata da Toto Wolff, a Brackley contano moltissimo sullo sviluppo durante la stagione per sbloccare il potenziale della monoposto.

Oggi come oggi

Ora come ora la scuderia siede al secondo posto nel Costruttori, ma di fatto rappresenta la terza forza nel Campionato. In tempi recenti aveva fatto un certo scalpore l'ingresso tra i partner quotati del team della Ineos e di un maggiore coinvolgimento finanziario di Toto Wolff. In un certo senso, guardando agli ultimi dieci anni, possiamo comprendere come le voci di altri cambiamenti al vertice debbano essere prese seriamente in considerazione, soprattutto se i risultati non dovessero arrivare sul breve periodo.

Luca Colombo

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